Ogni volta che cerco di andare in Centrale mi pongo sempre la stessa domanda, domanda che nasce nel vedere le condizioni di degrado in cui versa piazza Duca d’Aosta, piazza Luigi di Savoia, piazza IV Novembre e via G. B. Sammartini, riusciremo a ripulire questo pezzo di città? Non sarebbe meglio tenere il più possibile pulita una zona come questa? Non sarebbe meglio anche evitare di collocare cartelloni, orpelli, chioschi e ogni tipo di oggetto superfluo che crea solo nascondigli per fare altro?
Qualche giorno fa siamo andati a fare un giro attorno alla centrale, anche per vedere come procedevano i lavori alla stazione della metropolitana e a piazza IV Novembre.
Dobbiamo ancora dire che i lavori alle nuove uscite procedono troppo lentamente, tanto da creare così degrado per via delle cesate di cantiere che si trovano rifiuti di ogni tipo tutt’attorno, per non parlare dell’odore insostenibile di urina.
Il Comune ha permesso lo stazionamento di un mercatino proprio ai lati della piazza, un po’ per camuffare il disordine del cantiere infinito, ma anche il mercato contribuisce alla sporcizia e al disordine della piazza.
Entrando nella sala delle Carrozze della Stazione Centrale come sempre si è aggrediti dalla puzza di urina e dal disordine visivo creato da quei MOSTRUOSI cartelloni pubblicitari che creano veri e propri angoli bui utili per nascondersi e fare i propri affari. La sovrintendenza è possibile che intervenga a volte per cose futili e per questa “violenza” visiva su una delle stazioni più belle al mondo non dica nulla.
Uscendo verso piazza IV Novembre e via Sammartini, ci si imbatte ancora nel cantiere della piazzetta laterale, possibile anche qui, che i lavori siano così lunghi? A guardare pare siano conclusi o quasi, eppure la piazza è ferma in questo stato da mesi. Mentre via Sammartini finalmente è tornata a risplendere meglio di prima. E’ stato istallato anche un chiostro in stile davanti alla fermata dei bus. Altro piccolo particolare, mantenere i muri della Stazione Centrale puliti pare sia un utopia.