Milano | La Maddalena – Via Washington: quel piacevole verde

Il lungo viale alberato dedicato a George Washington che unisce due grandi piazze (Piemonte e Napoli) può essere considerato uno dei più monumentali di Milano.

La grande via venne realizzata secondo il piano Beruto di fine Ottocento per l’espansione della città verso ovest. Le sue architetture variano dall’eclettismo a cavallo dei due secoli Ottocento e Novecento fino alle architetture anni Quaranta e Cinquanta più anonime. Oggi la via è trattata alla stregua di una qualsiasi strada di periferia, con pochissimo arredo urbano e lampioni alquanto brutti, come al solito, nonostante l’imponenza del vialone (Perché via Washington e non Viale Giorgio Washington?).

Per fortuna, buona parte della lunga via è stata sistemata sistemata grazie all’intervento dei cittadini e del piano del Comune che prevede “il verde adottato dai cittadini”.

Infatti a Milano il verde ‘bene comune’ piace, sempre di più. Sono 151 i condomìni che hanno scelto di “adottare” le aree verdi della città, liberando in molti casi i marciapiedi dalle auto per trasformarli in nuove aiuole ben curate. Un fenomeno in costante crescita da quando, nel 2012, il Comune ha semplificato le procedure per ‘adottare’ il verde pubblico con appositi bandi bimestrali in modo che, chiunque lo desideri, possa prendersi cura di una fetta di città.

In questi casi, così come in tutta la città, l’effetto ‘emulazione’ funziona molto bene. L’esempio dei residenti di via Washington–via Ravizza, infatti, è seguito da molti altri cittadini che abitano nelle vicinanze.

Chiunque può diventare sponsor o partner dell’Amministrazione per il verde cittadino, in 4 diversi modi:

1) La sottoscrizione di un accordo di collaborazione tecnica con il Comune per intervenire in modo diretto per rendere più bello un pezzo verde di Milano.
2) La sponsorizzazione tecnica, in cui ogni privato interessato può presentare un progetto e il relativo preventivo per migliorare e mantenere un’area verde pubblica.
3) La sponsorizzazione finanziaria per la manutenzione ordinaria, che prevede il versamento di una somma di denaro da destinare alla cura e alla manutenzione dei parchi storici di Milano.
4) La sponsorizzazione finanziaria per sostenere principalmente interventi di realizzazione o riqualificazione di aree gioco.

Tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.comune.milano.it, nella sezione ‘Cura del Verde’, dove si possono trovare anche le notizie delle manutenzioni sulle alberature.

 

 

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Via Washington 1-3-5 Via Washington 7 Via Washington 9a Via Washington 10 Via Washington 11 Via Washington 12 Via Washington 13 Via Washington 14-16-18-20 Via Washington 15 Via Washington 17 Via Washington 48 Via Washington 60 Via Washington 71 Via Washington 72 Via Washington 78 Via Washington 79 Via Washington 89 Via Washington 91 Via Washington 94 Via Washington 98 Via Washington 102

 

Di seguito alcuni tratti ancora non coinvolti dall’effetto verde e i soliti furbi che parcheggiano l’auto al centro della carreggiata.

 

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | La Maddalena – Via Washington: quel piacevole verde”

  1. E’ impressionante come aiuole verdi, niente auto sui marciapiedi, piante e fiori tri cambino in positivo una via, ci vorrei quasi abitare 🙂

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  2. In Via Washington tutto è iniziato qualche anno prima. Esattamente nel 2009 quando hanno modificato i marciapiedi ampliandoli per le fermate dell’autobus.In quell’occasione chiesi al geometra che eseguiva i lavori e che doveva posare i “dissuasori” di posizionarli al passo carraio del civico 5. In quella maniera le macchine non sarebbero riuscite più a salire sul marciapiede. Inizia poco dopo a bonificare l’aiuola davanti al mio negozio al numero 3. portai dei sacchi di terra e incomincia a seminare, a raccogliere giornalmente le cicche e i regalini dei cani e a tagliare l’erba.Le persone che passavano mi chiedevano se ero il portiere oppure se fossi uno del comune e, in quel caso, quando sarebbe stato fatto anche davanti al loro palazzo. Qualche mese dopo il comune faceva il censimento delle aree a verde e quando trovarono l’aiuola con un prato all’inglese vennero da me e mi dissero che era necessario regolarizzare quello che facevo “abusivamente”. Così feci il primo contratto di sponsorizzazione delle aiuole. Poco dopo vennero da me un architetto che abita al numero 1 e una coppia che abita sull’altro lato chiedendo di aiutarli a fare la stessa cosa. Insieme riuscimmo a coinvolgere i palazzi dei due lati da piazza Piemonte fino a via Ruggiero Settimo. Il Comune ci appoggiò e riuscimmo a fare questo primo pezzo con non poche opposizioni di persone che preferivano avere il posto per laloro macchina sotto casa. La prima mattina che i lavori erano stati completati un SUV iniziò su due ruote a segnare tutte leaiuole nel lato dei numeri pari. ma andammo avanti. Le foto fatte da un balcone quelle mattine sono stupende. Il comune mi ha premiato nel 2009 e ancora nel 2010 con due targhe ma il premio più bello è stato dare l’esempio a tutti gli altri che come a macchia d’olio hanno seguito l’esempio.
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