Milano | Bocciato l’accordo sugli scali ferroviari

Il mancato raggiungimento del numero legale ha cancellato in una notte l’accordo di programma sugli scali ferroviari che Milano aspettava da tempo e che l’ex vicesindaco e Assessore all’Urbanistica De Cesaris aveva intessuto in quattro anni di lunghe trattative con le Ferrovie dello Stato.  Un accordo, a nostro avviso, molto importante per il territorio e per la città e un’occasione di sviluppo che avrebbe portato verde, Social Housing e altri importanti servizi in aree ora dismesse e perlopiù abbandonate.

Per ciascuna Area era stata meticolosamente definita la funzione che avrebbe ricoperto all’interno del quartiere che la ospita, permettendo così una ricucitura urbana con notevoli ricadute in termini di qualità della vita, sviluppo e sicurezza.

Difficilmente si potrà ora porre rimedio a questa grave situazione, dato che le elezioni sono alle porte e il tempo rimasto è davvero poco.

Quello che viene definito un incidente di percorso costerà alla nostra città ben più di quanto si possa immaginare: Expo aveva finalmente riportato Milano al centro dei grandi investimenti e da più parti si intravedevano segnali che facevano presagire un interesse da parte dei grandi capitali italiani e stranieri a lavorare sul nostro territorio e che ora – in mancanza di questo accordo – potrebbero puntare gli occhi su altre zone del Paese e del Continente.

Scalo_Farini
Scalo Farini
Scalo_Romana
Scalo Romana

Mappa_Milano_Scali_Ferroviari

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4 commenti su “Milano | Bocciato l’accordo sugli scali ferroviari”

  1. Grandissimi ! Una cosa dovevano fare….e hanno rovinosamente fallito. Tutta la politica , con i suoi infantili giochi di potere, ha dimostrato ancora una volta che il bene di una importante città non conta nulla.

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  2. Non mi sorprende. Ma cosa ci si aspettava!!??…E’ 40 anni che seguo il susseguirsi di progetti destinati al fallimento. Finito Expo, finito tutto. Siamo ritornati alla normalità, dove ci vogliono 40 anni per costruire un marciapiede!! Per un po’ si è pensato di essere Parigi, o di essere Londra, vero? No, siamo Milano. Siamo così. Puah!

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  3. Penosi tutti, ma primo tra tutti questo sindaco imbelle che parla di “incidente di percorso”!
    Era l’unica cosa proiettata verso il futuro che questa giunta poteva lasciare (Albertini ha lasciato Porta Volta e Citylife, la Moratti Expo) e ha fallito miseramente, e solo per squllidi interessi di bottega.
    I milanesi se lo ricorderanno

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  4. La sensazione è che il progetto è troppo poco speculativo per la metalità palazzinara che è nell’italico DNA e negli interessi di chi ha fatto fino a ieri della cementificazione ottusa uno dei suoi fantastici business!

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