Trent’anni fa, il 17 gennaio 1985, ci fu la grande nevicata che ancora viene ricordata da chi la visse. Una gran quantità di neve che bastò per abbattere capannoni, alberi e pensiline ma anche uno dei vanti di Milano, il Palasport. Venne inaugurato nel lontano 1976 il palazzetto dello sport, una delle arene coperte più grandi al mondo, a pianta circolare e con profilo a doppia curvatura (a sella di cavallo) edificato a fianco dello stadio Giuseppe Meazza. L’impianto polifunzionale poteva accogliere fino a 18.000 spettatori per competizioni di atletica leggera e di ciclismo, oltre che manifestazioni e spettacoli di vario tipo come concerti e altro ancora, e fu anche l’arena casalinga della squadra di pallacanestro Olimpia Milano.
Il crollo della copertura, sotto le tonnellate di bianca neve, lasciò, e lascia ancora oggi, la città priva di un palazzetto dello sport degno per una metropoli come Milano (il Forum è una sostituzione, ma non della stessa portata). Lo spazio, una volta ripulito dalle macerie (che si poteva riutilizzare ma che speculatori e altri vollero cancellare per ricostruire un nuovo edificio) rimase inutilizzato per decenni. Poi 5/6 anni fa venne trasformato in cantiere logistico e stoccaggio per la Metro 5. Ora è tornato inutilizzato e gli abitanti del quartiere assieme al Consiglio di Zona 7 hanno pensato al suo riutilizzo.
Così l’area tra via Tesio e via Patroclo sarà riqualificata diventando uno spazio verde con al suo interno un parco tematico dedicato allo sport, con attrezzature e percorsi vita e un’area cani, visto che nel quartiere scarseggiano.
Il progetto elaborato non sarà definitivo, ma un “tamponamento” in attesa di eventuali sviluppi futuri. Infatti per questo parchetto non ci saranno spese eccessive ma verranno privilegiate soluzioni di piante e arbusti economici. Il parco sarà recintato per evitare che fruitori del vicino Stadio Meazza lo possano invadere in maniera incontrollata creando possibili inconvenienti, quindi avrà l’ingresso solo su via Tesio, evitando che d’estate diventi un camping abusivo per gli spettatori dei concerti ad esempio. Nel progetto rientrerebbero anche i lavori di ripristino e adeguamento lungo la via Tesio, dagli anni Ottanta in forte degrado.

Era meglio costruire qui, assieme al parco, un nuovo palazzetto anziché piazzare un ecomostro come il nuovo Palalido in un posto dove non ci sono spazi adeguati.
Fu uno dei motivi x cui si cominciò a pensare male di Craxi &Co.
Vero che fu una nevicata impressionante x Milano, ma un palazzo dello sport situato in una città del nord, notoriamente molto fredda d’inverno, doveva contemplare nel progetto anche una supernevicata. Ho fatto tempo a vedere un concerto di Vasco Rossi, era bello, si vedeva bene anche dalle ultime file, buona acustica.
Ps X i +giovani: sì a Milano e dintorni erano normali tra dicembre e febbraio, intere settimane tra i -5/-10°, non come adesso che vedo persone che girano con parka o piumino d’oca con + 7/10° ( temperature anomale colpa del cambiamento climatico).