Si è tenuto ieri, martedì 2 febbraio 2015, nell’aula magna dell’Università SDA Bocconi l’incontro con l’archistar Daniel Libeskind sul tema “Milano: The Place to Be. Il cambiamento architettonico come chiave per il rinascimento culturale”.
Durante l’incontro, introdotto dai saluti del Direttore SDA Bocconi Bruno Busacca, Daniel Libeskind ha parlato del suo legame con la città di Milano che lo accolse per la prima volta negli anni Settanta e nella quale si trasferì poi con la sua famiglia nel 1986. Libeskind ha delineato la sua visione di città del futuro, che a suo parere dovrà essere caratterizzata da una forte attenzione alla sostenibilità, con edifici “intelligenti” ad alta autonomia energetica, più trasporti pubblici e infrastrutture; una città che deve mettere al centro le comunità, ponendo maggiore attenzione agli spazi verdi, al rispetto per l’ambiente e a soluzioni innovative e tecnologiche che vadano in questa direzione.
L’architetto ha dunque evidenziato il ruolo di leadership sempre più forte che Milano sta assumendo in Europa, come città internazionale e multiculturale, in pieno sviluppo architettonico. Ha sottolineato, tra gli altri, come il progetto di CityLife – di cui è masterplanner oltre che progettista di una parte dell’area residenziale e della terza Torre del Business District – sia la dimostrazione di come tradizione e futuro possano perfettamente integrarsi e siano anzi necessari l’uno per l’altro al fine di dare continuità allo spirito della città.
Nel corso dell’appuntamento, l’architetto ha anche parlato in dettaglio della Torre Curvo in costruzione a CityLife, l’ultima delle tre torri del Business District, che comprende anche gli imponenti edifici disegnati dalle Archistar internazionali Arata Isozaki e Zaha Hadid.
Rispondendo alle domande su quali fossero stati i riferimenti storici e architettonici della città di Milano ad ispirarlo nel disegnare la sua Terza Torre, Daniel Libeskind ha spiegato: “La storia dell’arte e l’architettura di Milano sono sempre stati per me un’ispirazione. La mia torre a CityLife è ispirata ai disegni del progetto mai realizzato di Leonardo da Vinci per il Duomo. Ha una forma scultorea che ricorda le curve ininterrotte dell’opera marmorea Pietà Rondanini di Michelangelo”. Assieme alle altre due, le tre torri formano una piazza che si eleva in altezza e insieme dialogano fra loro, quasi un segnale di amicizia, conoscenza e internazionalità. Le tre torri non sono state create per soffocare il quartiere, ma si trovano lontane dal contesto così da formare una sorta di scultura al centro del nuovo complesso di CityLife.
L’architetto al Corriere della Sera aveva, inoltre dichiarato qualcosa inerente al futuro del Museo d’arte Contemporanea, progettato inizialmente ma in seguito cancellato dal progetto: «Certo, sono rimasto molto deluso dalla decisione di fermarne il progetto del museo a Citylife (per mano dell’assessore-collega Stefano Boeri, ndr) ma non mi sono arreso. Anzi. Credo ci sia spazio a Milano per iniziative culturali innovative e d’impatto» ha dichiarato Libeskind senza sbilanciarsi troppo, «Nulla di concreto, per ora. Ma ci sono numerose chiacchierate in corso…».
L’architetto ha infine augurato a Milano e alle nuove generazioni un futuro in cui design, innovazione e sostenibilità possano convivere per una migliore qualità della vita e della convivenza sociale.
L’incontro si è concluso con l’intervento di Andrea Beltratti, Direttore EMF, Executive Master in Finance SDA Bocconi e professore ordinario di Economia Politica Università L. Bocconi, che ha delineato il ruolo del Real Estate nei percorsi universitari e di alta formazione.
Le foto dell’intervista a Daniel Libeskind alla Bocconi
Sembra un pene eretto
Hai un pene strano 🙂
Qualcuno\a ha bisogno di compagnia…
😉
Ahahah no, più che altro se avesse un pene cosi, consiglierei una visita da un buon urologo
il rettore della Bocconi è Andrea Sironi.
Busacca è il dean dello SDA.
ma nella parte verso la piazza, dopo aver eliminato la curvatura orizzontale adeso è scomparsa anche quella verticale? Davverò sara “scalettato” nella parte alta?