Quante volte, girano per Milano ed imbattendoci in una fontana pubblica, ci chiediamo perché sia sempre spenta, asciutta, abbandonata o degradata. E’ il caso della fontana che si trova nei giardinetti del Giambellino, lungo Via Emanuele Odazio. Forse realizzata tra il 1950 e il 1960 ma che negli ultimi decenni viene azionata a singhiozzo e diciamolo, ultimamente completamente spenta.
Noi l’ultima volta l’avevamo vista in funzione nel lontano 2013. Che dire… perché costruire fontane se poi diventano delle semplici vasche abbandonate al degrado?
E’ un vero peccato che con tutta l’acqua a disposizione in falda, che molto spesso crea più danni che altro, non siamo capaci di mantenere in funzione ed in stato decoroso le nostre fontane!
Questa di Lorenteggio è l’ennesimo esempio, come visto per i giardinetti a San Cristoforo in uno scorso servizio, ma come potremmo citarne altre: dalla centralissima Centrale alla fontana di piazza Schiavone in Bovisa. Quest’ultima è si accesa ma lasciata completamente al suo triste destino: acqua sempre sporca di ogni rifiuto, piazza rovinata da tag e bombing, corpo principale dipinto da un disegno di Rebus ormai sbiadito!
Sarebbe bello che venissero proposte più fontane ad abbellire piazze e rotonde, per impreziosire alcune vedute urbane, un po come accade in altre città Italiane ed Europee. L’acqua è un simbolo per Milano e dovrebbe essere valorizzata attraverso la sua massima espressione artistica: fontane e giochi d’acqua. Però, come sempre, una volta che la fontana c’è va mantenuta attiva e pulita…perché altrimenti diventa una vasca raccogli rifiuti che anziché dare senso di ordine e bellezza aumenta il degrado esistente!
Credo che anche per queste fontane valga il discorso fatto per le fontane di San Cristoforo: finché ci saranno incivili che le utilizzano per i proprio bisogni, credo che sia meglio lasciarle chiuse…. anche se piange il cuore vederle in questo stato.