Dopo alcuni mesi di lavori (cinque mesi abbondanti) il cantiere di piazza Wagner è terminato. La chiesa di San Pietro in Sala ha finalmente un sagrato e non più un brutto parcheggio.
Ecco le immagini che abbiamo scattato qualche sera fa e che mostrano l’intervento alla piazza. Noi però, come da nostra consuetudine, andiamo a cercare il “pelo nell’uovo”:
L’intervento, tutto sommato, non è male: nella parte pedonale, davanti alla chiesa, sono state posizionate pietre del pavé “rubato” ad altre vie; è stata aggiunta un’aiuola a sinistra della facciata ed è stata ingrandita quella che già si trovava a destra col grosso platano; le aiuole sono contenute in parte da una lastra metallica colorata di grigio scuro, usanza adottata negli ultimi interventi d’arredo urbano. Peccato però che le pietre siano state distribuite solo nella parte anteriore della chiesa, fino all’incrocio con Via Piero Capponi. Per il resto troviamo l’asfalto di sempre.
Nelal parte centrale sono state posizionate delle sedute formate da grossi blocchi di pietra. Carine, ma nulla di speciale, benché indubbiamente di discreta utilità.
Siamo sempre un po’ perplessi dal nuovo corso intrapreso dai giardinieri comunali, che hanno abbracciato una soluzione che, se pare bella all’inizio, col tempo si rivela a nostro avviso poco convincente: cespugli e piante che riproducono i bordi di una spiaggia o di un fiume dove la ghiaietta fa come da letto all’aiuola. La classica aiuola verde non sarebbe stata meglio? Come si vede dalle foto, la ghiaietta in alcuni punti è già uscita dalla sua sede e ha invaso i marciapiedi; senza contare che spesso, tra quei cespugli, si raccoglie facilmente l’immondizia, non solo quella “volontaria”, ma anche quella che il vento porta naturalmente qui. Staremo a vedere.
Anche sul marciapiede opposto è stata sistemata un’aiuola, proprio all’imbocco di Via Belfiore. Anche qui la ghiaietta è già uscita dai margini e ha invaso il marciapiede.
Molto bene! La piazza l’ho vista dal vivo e l’intervento va nella direzione giusta di mettere ordine ed evitare la sosta selvaggia. E’ coraggioso perchè toglie decine di posti auto caotici in una zona molto frequantata e dove il parcheggio selvaggio regna (puoi trovare auto letteralmente in mezzo alla strada). Prima si aveva un senso di totale anarchia, ero prorprio brutto!
Difetto da correggere al più presto: la ghiaia che inevitabilemente si sparge sul maciapiede. Non sono per il prato a tutti i costi (molto oneroso da mantere sempre bello), ma i sassolini proprio non funzionano.
Next step: il mercato comunale di fronte e più in generale tutta l’area di corso Vercelli e via Marghera. Invito UF a farci un giro… è un disastro!
Decisamente meglio di prima.
Non c’è traccia di percorso ciclabile, mancano i parcheggi per motorini e scooter (a meno che non sia la piazza stessa il parcheggio), i parallelepipedi bianchi mi sembrano una lavagna per writer, i posti bici sono di vecchia generazione (non ci puoi legare il telaio) e la vegetazione stile duna di sabbia nel Sahara occidentale non credo sia molto igienica a Milano, ma è meglio di prima e tanto mi basta.
Ma scusa che catena hai per non riuscire a legare il telaio della bici?
ma infatti, a me quel modello sembra tra i migliori in circolazione…
Si è quello nuovo, l’avevo scambiato per quello vecchio. In effetti sarebbe stato assurdo dopo che han lavorato per anni alla definizione, meglio così!
Finalmente abbiamo dichiarato guerra alle macchine! Il prato non funziona, sarebbe già morto ancor prima di nascere, anche perché gli italiani appena lo vedono ci vogliono camminare sopra… La ghiaia è carina assieme alle erbacee, uniche essenze che resistono all’arsura e alle erbacce, ma subisce lo stesso problema: quelli che ci camminano sopra per accorciare la distanza che separa la loro auto in doppia fila dalle sigarette o dal caffettino…E’ un problema di cultura e rispetto, non è un errore del giardiniere.
E pensare che in Inghilterra i prati li fanno apposta per camminarci sopra. Sic!
Ah sì? E come mai nei parchi inglesi ci sono i vialetti allora?