Milano | Porta Volta – Rinnovo in stile per Montello 6

Un vecchio caseggiato di fine Ottocento, composto da più parti e da due cortili e fortemente degradato sta per avere vita nuova. Si tratta di Viale Montello 6, stabile che si affaccia sui caselli di Porta Volta e adiacente a Chinatown di Paolo Sarpi. Gli edifici si snodano attorno a due cortili interni, con la conformazione tipica degli stabili di ringhiera e presentano un’altezza variabile dai quattro piani per gli immobili sul fronte strada o rivolti verso l’esterno su Via Sarpi, ai due piani fuori terra per gli edifici ubicati all’interno della corte, permettendo anche alle unità con affaccio interno di godere di una buona luminosità e conferendo particolare ariosità all’intero complesso.

Il fabbricato che dà su Viale Montello è composto di quattro piani più un sottotetto parzialmente recuperato, mentre quelli disposti intorno al cortile principale interno sono ad uno e due piani oltre al piano terreno. Sul cortile secondario si affacciano fabbricati a uno, due e quattro piani fuori terra.

L’intervento che CDP Investimenti prevede di realizzare sull’immobile di viale Montello è quello di un risanamento conservativo volto a rivedere la suddivisione interna degli alloggi e a intervenire laddove necessario con dei consolidamenti strutturali degli elementi portanti orizzontali e verticali. Parallelamente si può immaginare un recupero dei sottotetti e un ripristino della facciata su strada. La pratica potrà essere una semplice Dichiarazione di Inizio Attività con i canonici 30 giorni per il silenzio assenso prima di poter dare l’inizio lavori.

 

 

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13 commenti su “Milano | Porta Volta – Rinnovo in stile per Montello 6”

    • giallo e grigio nelle case di ringhiera é un classico.
      credo che anche l’edificio appena prima, verso paolo sarpi sia così.
      e tra l’altro non possiamo prendere come riferimento per l’originale la facciata odierna perché potrebbe benissimo non esserlo (originale).

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  1. Sì agli interventi che salvaguardano l’identità e la storia della nostra città. Naturalmente sperando che l’esito finale sia in linea con quanto dichiarato e quanto illustrato nei rendering.

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  2. Non amo i lotti sghembi ed eccessivamente densificati tipici della speculazione edilizia di fine Ottocento primo Novecento, ma questo caseggiato conserva un sapore di Vecchia Milano che è giusto conservare e valorizzare.
    Nota tecnica: l’intervento mi risulta in mano ad un Fondo con a capo Beni Stabili a cui Cdp ha venduto l’immobile di Montello 6 insieme a Canonica 77 e altre aree.

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  3. Ma come…dopo quello che abbiamo scritto in tema di salvaguardia e tutela degli stabili della Milano storica, oggi si legge sul Corriere della Sera che lo stabile in questione verrà demolito. Ovviamente vengono portate le solite giustificazioni tipo era irrecuperabile… ma intanto un altro pezzo della nostra città scompare. Lo si chiede per l’ennesima volta: ma le istituzioni pubbliche cosa tutelano? E inoltre è possibile conoscere attraverso quali procedimenti e quali gradini certe operazioni immobiliari riescono a concretizzarsi? Magari Urbanfile potrebbe accedere ai dati e poi pubblicarli.

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  4. Stesso sconcerto di Claudiogi. Si parla di rinnovo edilizio ma sul Corriere di oggi si dice che in realtà è la solita demolizione con una ricostruzione che non ha niente a che fare con la milano di ringhiera.
    Andiamo avanti così… Ci sarebbe da incatenarsi all’edificio

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