Ci troviamo tra i quartieri Farini, La Fontana e Maciachini: in questa zona di forte sviluppo urbanistico all’inizio del 1900 vennero realizzate delle palazzine interessanti. Anzitutto le graziose case del quartiere Crespi sulla via Giulio Bellinzago, nel 1929. Il quartiere fu costruito dall’Istituto case popolari negli anni 1927-28 su progetto dell’architetto C. Leonardi. Tre corpi di fabbrica separati da una via privata che funge da cortile e e giardino. I due blocchi che si affacciano sulla via e che fingono da ingresso per il complesso, presentano un grande arcone terrazzato.
Ricordiamo che la via Giulio Belinzaghi è dedicata al sindaco di Milano che ha governato la città dal 1868 al 1892 e che ha risolto le finanze del Comune dalla bancarotta a seguito della costruzione della Galleria Vittorio Emanuele II e di Piazza Duomo.

Noi abbiamo fatuo gioco fotomontando due grandi aiuole nel grande spiazzo catramoso davanti alle due palazzine, non sarebbe più bello?
Poco lontano troviamo un altro capolavoro di architettura milanese, il gruppo di edifici per le Case Popolari costruite tra il 1927 e 1930 e che occupa un intero isolato, delimitato dalle vie Paolo Bassi, Francesco Nava e Fabrizio Mossotti. Progettato da Filippo Agostino Griffini e Giovanni Manfredi il Quartiere Alla Fontana, questo il nome del complesso, è molto suggestivo e particolare. L’edificio ha due ingressi, in via Paolo Bassi, 22 e in via Fabrizio Mossotti, 1 e un giardino interno.
Basamento in pietra scura, pareti intonacate di chiaro, decori art déco. La cosa più evidente sono le bow-windows che movimentano la facciata caratterizzando l’aspetto dell’intero edificio, terminando con una punta che ricorda un cappello cardinalizio. Altri particolari interessanti sono gli spigoli alle finestre, i terrazzini aggettanti posti agli angoli e una esuberante decorazione d’angolo in pietra.
Purtroppo gli edifici sono un po’ decadenti e andrebbero restaurati.
Segnaliamo anche questo intervento abbastanza banalotto che però ha ricucito un pezzo di tessuto urbano rimasto irrisolto per lungo tempo, edificio residenziale all’angolo tra le vie Giulio Belinzaghi e Menabrea, Costruito al posto di un palazzo industriale dismesso e di un supermercato.
Il vecchio edificio
Mi dispiace molto che il nostro progetto di Isola nel Verde in via Belinzaghi, sia stato definito “un po’ banalotto”.
Capisco che la parte estetica sia soggettiva, ma vorrei spezzare una lancia in favore di questo intervento che ho seguito per la società Gruppocasa srl; E’ stato un intervento di ricucitura urbana, dove il lato tecnologico ha indirizzato tutto l’intervento. E’ stato uno dei primi interventi a Milano ad utilizzare sistemi di trigenerazione, geotermia e sistemi di recupero delle acque piovane;
Ora soluzioni utilizzate da molti.
Capisco che il lato estetico è sempre molto soggettivo, ma mi dispiace che abbiate definito il nostro intervento “Isola nel Verde” in via Belinzaghi “banalotto”.
Vorrei pero’ spezzare una lancia in favore di questo intervento, che ho seguito per la società Gruppocasa srl;
Il lato tecnologico ha guidato tutto lo sviluppo del progetto.
Isola nel Verde è un intervento dove sono state utilizzate soluzioni tecnologiche come geotermia, trigenerazione, domotica di terzo livello, recupero delle acque meteorologiche..
Soluzioni che oggi sono di uso comune, ma eravamo tra i primi nel 2008, quando è stato ideato il progetto.