L’Amministrazione sta applicando alla viabilità del centro città un piano per mitigare lungo la Cerchia dei Navigli i problemi causati dalla presenza dei cantieri per la costruzione della linea 4 della metropolitana, in particolare all’altezza di piazza Resistenza Partigiana.
L’obiettivo è scaricare dai grandi flussi di auto, moto, furgoni e camion le vie Carducci, De Amicis e Molino delle Armi inducendo i veicoli a percorrere la circonvallazione più esterna “dei Bastioni”.
Il piano facilita il deflusso delle auto private dalle vie della “Milano Romana” (Nirone, Luini, Lanzone, Ansperto, Santa Valeria, Camminadella) attraverso corso Magenta verso l’esterno diminuendo la congestione nel centro e favorisce i mezzi pubblici e le due ruote.
“Da alcuni giorni, con la riapertura delle scuole, la mobilità dell’area è in sofferenza – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente – . Siamo intervenuti immediatamente con alcuni correttivi per favorire lo spostamento dei flussi di traffico verso l’esterno della città. Completeremo il piano con provvedimenti più importanti che diverranno operativi nel corso di 3-4 settimane”.
Sono state predisposte le ordinanze per la riapertura al traffico di via Luini verso corso Magenta con riposizionamento del semaforo, decongestionando così via Nirone. Tempi previsti, tre o quattro settimane. Avviati anche i provvedimenti per dare diritto di accesso alle moto alla ztl di via Mazzini in entrambe le direzioni a seguito della chiusura di piazza San Babila, come già previsto da una delibera del Consiglio del Municipio 1. Per quest’ultima apertura i tempi previsti sono di quindici giorni.
Da ieri sono stati modificati i tempi semaforici dell’incrocio di largo d’Ancona per favorire la direzione dal centro verso la periferia, quelli dell’incrocio di via Mellerio/Carducci per favorire l’uscita dell’autobus 58, scoraggiando invece la direttrice sud di via Carducci che porta traffico e congestione sulla Cerchia dei Navigli. In settimana sarà modificato anche il tempo del semaforo dell’incrocio corso di Porta Ticinese/via Molino delle Armi per favorire il transito dei veicoli provenienti da via De Amicis e alleggerire piazza Resistenza Partigiana.
Alcune misure sono specificamente finalizzate a mettere in sicurezza gli attraversamenti delle aree di cantiere da parte dei pedoni e delle biciclette in via Cesare Correnti, appena a nord di piazza Resistenza Partigiana. Saranno posizionati a giorni dei new jersey nel tratto privo di marciapiede, creando un corridoio protetto per pedoni e biciclette che poi potranno attraversare Cesare Correnti in direzione via Camminadella con un nuovo attraversamento pedonale e ciclabile; nello stesso punto i new jersey eviteranno che auto e moto provenienti da largo Resistenza Partigiana svoltino a sinistra in Camminadella bloccando il tram e il flusso dell’incrocio di piazza Resistenza Partigiana. Chi da sud deve entrare in centro nella “Milano Romana” potrà invece immettersi in via Ariberto, via Olona e fare un tratto di via de Amicis verso nord per poi svoltare subito a destra in via S.Vittore e di lì in via Lanzone. Per questo sarà tolta la corsia preferenziale nel tratto di via De Amicis tra via Olona e via San Vittore.
In particolare, sempre per quest’area è stato avviato uno studio per la riqualificazione e la messa in sicurezza definitiva dell’incrocio di largo Carrobbio, questo potrà favorire l’ingresso da via del Torchio nella “Milano Romana”.
Infine si stanno individuando nuove aree per la posa degli stalli del bike sharing in sostituzione delle postazioni che è stato necessario togliere per la presenza dei cantieri.
Per aiutare automobilisti e motociclisti a individuare le strade da percorrere in alternativa alla Cerchia dei Navigli in questi giorni sono presenti pattuglie della Polizia locale, anche con auto munite di pannelli con messaggio variabile che indicano le strade congestionate, favorendo così lo spostamento su altri percorsi più esterni e meno trafficati, seguendo anche i numerosi cartelli stradali posizionati a fine agosto per favorire l’indirizzamento del traffico dalla Cerchia dei Navigli sulla Cerchia dei Bastioni.
Ma stiamo scherzando? Togliere corsie protette e riaprire strade chiuse al traffico? Che si intervenga a eliminarle le auto, non a favorirle. Il traffico privato deve essere ostacolato, non favorito. Se ci sono cantieri impattanti bisogna favorire solo i mezzi pubblici e le bici, e far capire ai milanesi auto dipendenti che se vogliono muoversi devono usare mezzi alternativi al loro suv
E I monopattini, gli skate e I rollerball no? Mica vorra’ ostacolare anche questi mezzi di socialità?
L’Amministrazione deve fare i conti con la realtà oggettiva, proporre di eliminare le auto rasenta, con tutto il rispetto, un populismo un po’ facilone.
Corollario: non possiedo un’auto privata e ogni giorno ho un tragitto Atm casa-lavoro e viceversa di quasi due ore, ma la moda di inserire la parola suv in ogni commento relativo alla mobilità sta diventando stucchevole
Concordo. L’utilizzo dell’auto privata va regolato, punendo comportamenti irrispettosi delle regole od incivili, non ostacolato a tutti i costi.
è vero anche però che in centro non è possibile concedere sempre alternative in caso di ogni singolo cantiere (parcheggi temporanei su marciapiedi, riapertura al traffico di strade ex ZTL residenti ecc.)
C’è poco da girarci intorno, chiudere le vie in centro porta disagi.
E’ anche chiaro che al primo tentativo il piano fatto sulla carta può avere dei difetti. E’ positivo che lavorino per migliorarlo dovo averlo misurato con la realtà. Ma più di tanto non si potrà fare…
Poi, dopo 4\5 anni di cantieri, qualcuno comincerà a valutare che usare sempre l’auto non è poi così comodo. Diciamo che sarà anche un po’ educativo…
Il traffico delle auto è causato dalle auto stesse.
Molti non vogliono capirlo.
Le statistiche ci descrivono che siamo uno dei paesi nei quali si prende l’auto anche per fare 500 metri.
Fatto 100% il circolante totale di auto a Milano in un giorno il 50% sono cosiddetti culi di pietra, ossia gente che potrebbe benissimo e sottolineo benissimo lasciare l’auto è prendere il tram.
Ora se anche solo il 30% di questo 50% di culi di pietra fosse gentilmente obbligato da disagi e tariffe a lasciare l’auto a casa il restante 50% di automobilisti obbligati a prendere l’auto si ritroverebbe Milano libera come lautodromo di Monza a natale.
Questo è quello che gli autodrogati non capiscono.
Che limitare e rendere sconveniente l’uso dell’auto conviene a tutti.
Win win.
Solo che l’auto non è una razionalità, è una dipendenza e come tutte le dipendenze diventa irrazionale.
I disagi sono per tutti, culi di pietra e non. Creare disagi per combattere il traffico non mi sembra una grande idea.
Ciò detto, i marciapiedi non dovrebbero essere occupati da macchine e motorini ma lasciati ai pedoni, e le piste ciclabili dovrebbero essere dedicate ai soli ciclisti.
Gli automobilisti incivili sono pericolosi per i ciclisti, così come i ciclisti incivili sono pericolosi per i pedoni (ed a volte anche per gli automobilisti).
Sei fuori argomento.
Non hai capito il punto del mio discorso.
Il punto non era lincivilta o meno ma proprio il numero esagerato di auto in possesso e circolanti, compresi i culi di pietra.
Discorso numerico e non moralista.
Matematico.
Verde Matematico.
Tu hai scritto:
“Ora se anche solo il 30% di questo 50% di culi di pietra fosse gentilmente obbligato da disagi e tariffe a lasciare l’auto a casa il restante 50% di automobilisti obbligati a prendere l’auto si ritroverebbe Milano libera come lautodromo di Monza a natale.”
Quindi per te la presenza di disagi e di alte tariffe sarebbe un deterrente per il traffico.
Ma le tariffe alte ed i disagi come fai ad applicarle ai culi di pietra solamente ?
Non puoi. Quindi…. disagi per tutti e 30% di culi di pietra con auto a casa !
Se vuoi fare corrente a casa tua che fai ? Sfondi i vetri o trovi il modo di aprire le finestre ?
Sì, è vero. È difficile filtrare i culi di pietra da quelli con reale necessità.
Si suppone che quelli cui la macchina serva meno la lascino a casa di fronte a tariffe salate.
Purtroppo non è sempre così.
Resta il nodo del ragionamento che dissaduendo anche solo una parte dei culi di pietra Tutto il traffico diminuirebbe di molto.
Verde Matematico.