A CityLife, ai piedi della torre Hadid e nelle diramazioni che si spingono sino a piazza VI Febbraio sta sorgendo – come si sa già – un centro commerciale.
Una volta ultimato sarà il più grande centro commerciale urbano d’Italia, con i suoi 32mila metri quadri di superficie lorda affittabile. Con 100 store di cui 20 dedicati al food, il centro, sviluppato e gestito da Sonae Sierra, aprirà interamente nell’ultimo trimestre 2017.
Una parte sarà per l’appunto all’aperto con affaccio sulla piazza delle Tre Torri e sul viale pedonale che porta verso piazza VI Febbraio, e una parte sarà invece al chiuso con la presenza delle sale cinematografiche gestite da Anteo Spazio Cinema.
In pratica anche in questa parte di città ci sarà la qualità di shopping che possiamo trovare in corso Vittorio Emanuele o in via Dante.
La via pedonale che da piazza Tre Torri arriva a largo Domodossola dovrebbe aprire assieme al braccio commerciale che si unisce a piazza VI Febbraio nelle prossime settimane, mentre finalmente pare che qualche negozio inizi ad essere allestito.
Tutte bellissimo, peccato solo che in piazza tre torri non ci abbiano messo un paio di alberi per fare ombra (come era previsto dai rendering) e magari una fontana al centro al posto del ‘baffo verde’.
Continuo inoltro a non capire il perché di quelle oscene luci appese ai cavi aerei che sono quanto di più antiestetico ci possa essere che tra l’altro sono sta messe anche in Piazza Burri.
Quando aprirà il primo negozio e quando arriveranno gli impiegati Allianz?
Perché sono alberi da rendering.
È una specie autoctona che vive esclusivamente su autocad.
I preferiti degli architetti e dei progettisti.
Molto diffusa su PC e mac.
Spiazio che molto probabilmente non creerà nulla attorno, al contrario di porta nuova.
Mi sembra presto per giudicare. Già solo i dipendenti che lavoreranno nelle tre torri sono migliaia di persone: più che sufficienti per popolare la piazza, almeno di giorno.
Per popolarla anche di sera, molto dipenderà dalla qualità dei negozi, dei ristoranti e degli altri attrattori che ci metteranno. Mi sembra già un buon segno che per i cinema abbiano scelto l’Anteo, che è noto per la sua programmazione di buon livello.
Se sono furbi, per i negozi punteranno sull’alto di gamma (vista anche la zona) ed eviteranno i soliti Tezenis e Calzedonia che puoi trovare ovunque.
Comunque i giardini sono molto frequentati anche guà adesso che non c’è niente.
Ovvio che il contesto circostante Porta Nuova è tutto diverso: Isola, Corso Como…
Per CityLife il contesto è, sostanzialmente, Via Marghera, Via Belfiore e anche il bacino di Corso Vercelli.
Su Porta Nuova, c’è anche da non omettere melchiorre gioia.
Concordo.
Purtroppo city life potrebbe essere un successo enorme surclassato gae aulenti (vedi cinema e food?) Oppure una delusione planetaria.
Dipenderà esclusivamente dal mix di attività e negozi offerti.
Se ci saranno solo gli stessi mutandari di lusso di corso ve allora sarà un flop.
Dipenderà non tanto dall’alto e basso degli spazi commerciali ma quanto dal mix e dalla diversificazione dei gusti, specialmente il food.
Spero ottimista.
Ps.
Più vedo il palazzo delle stelline e più ci vedrei bene un palazzetto di pattinaggio su ghiaccio e sport del ghiaccio con ristorante libreria e caffè…
Penso alle luci e strenne sotto natale…
Speriamo non ci siano gli stessi giargiana che ci sono in corso como.
E spero vivamente che di notte rimanga una zona tranquilla con qualche localino e niente di più.
I luogi pedonali devono essere vissuti di giorno, questo deve essere l’obiettivo di tutte le pedonalizzazioni, far vivere la gente di giorno, la notte lasciamola a Barcellona e alla Terronia….ahahaha…
Dai non offendetevi giargianes….ahahahah si scherza..
Il concetto è espresso in modo un po’ “colorito”, ma è condivisibile: Non è scritto da nessuna parte che tutte le zone di Milano debbano essere brulicanti di nottambuli fino alle 2 di notte.
Credo l’obiettivo di Citylife debba e possa essere quello che era Corso Vittorio Emanuele quando c’erano i cinema: molto vivace di giorno e all’uscita dagli uffici e fin verso le 22.30.
Poi se hai voglia di continuare (o se cominci a vivere a quell’ora…), le alternative non mancano altrove 🙂
sulla fauna di corso como concordo che sia un “contesto” diverso.
Rabbrividisco alle vostre ipotesi.
Trasferitevi a Monza se volete l’eterno riposo dopo le 22.
Shopping bausciato anni craxi e poi a casa a nanna?
Brrr
Fuori dalla storia.
Meglio che Milano non si trasformino in una villetta della Brianza.
Ma in una metropoli.
Una causa del declino del centro Duomo è proprio la desertificazione dopo le 20.
Brrr.
peccato che quelli che vengono a rompere i coglioni a milano siano in maggior parte proprio di monza, brianza e altre zone di merda.
vengono a rompere il cazzo di turno, venerdì e sabato, a noi in città (che di notte gradiremmo riposare) poi pe ril resto se ne restano proprio i quei loro paeselli che tu tanto deplori.
forse tu sei uno di loro?
io al contrario spero che attiri gente dalla zona di corso sempione che è insopportabilmente piena di cani malati della peggior specie che sporcano, urlano e defecano per strada
Wf tamarro, la movida fattela sotto casa tua
ribadisco l’occasione persa di inserire il tram con un transito a gomito tra le palazzine orafi e il padiglione 3 (o delle scintille), e con una fermata sull’area di citylife…
Avranno pensato fosse inutile visto che CityLife sarà lambita dal ramo ovest della Circle Line (San Cristoforo/Farini) 🙂 🙂
Non ho detto che non ci sarà gente, ma che non riempirà attorno come ad esempio porta nuova !! Si fermerà solo al progetto! Non c’è una visione di insieme!
Si vedrà.
Pur apprezzando Porta Nuova, in linea di principio, preferisco come insieme CityLife. Dovrebbero però fare assolutamente un museo d’arte contemporanea.
Comunque, sono entrambi progetti che cambiano, per quello che possono, in meglio Milano.
Per quanto riguarda il “riempimento”, mi sembra di capire che se questo è dato dai giargianes allora non è un valore positivo.
Non capisco: la zona Fiera è la tipica area residenziale della borghesia Milanese.
Cosa doveva prevedere la “visione d’insieme?” Di trasformare Piazza Giulio Cesare o Via Vincenzo Monti nelle Ramblas di Barcellona?
Io li vedo come due progetti diversi. Belli tutti e due nel loro genere. Lato residenziale, uno da borghesone milanese e l’altro più da arabazzo/russo. Oh, prendetela nel senso positivo.
Comunque porta nuova lo vedo un progetto in fase più avanzata di citylife e quindi è più facile abbozzare un giudizio.
Ahahaha.
Scusate non prendetela sul personale ma perché non vi trasferite tutti in Brianza in villette monofamiliari chiusi dentro con cane lupo a vedere vhs con la family?
Ahahah
Scusate lo so ma non potevo esimermi.
Per il resto spero vivamente che non si realizzino le vostre ipotesi da Il condominio bellissimo racconto di j.g.ballard.
Consigliatissimo la lettura.
Guarda, anche se ormai da ex frequentatore del figodromo radetzky, sono a favore della vita notturna. In Brianza so che fanno mobili. Per il resto, non saprei. Il vhs fa tanto blockbuster, che ormai non c’è più. Fai il vintage e proponi il betamax.
Esattooo.
Quello che intendevo.
Appunto,il vhs non dovrebbe esistere più..
Like per la citazione di Ballard!
esatto.
Eppure pare che per qualcuno avere gente di fuori che viene a milano di sera – in auto – sia l’unico scopo dei progetti residenziali e non di milano.
o se vi piace tanto veniteci ad abitare invece di starvene a biandrate o a robecco su stocazzo.
ma sono gli stessi personaggi che, appunto, a barcellona vanno a disfarsi sulla rambla o al porto olimpico e pensano che quelli siano i quartieri top di barcellona invece che aree per turisti.
non prendiamoli come esempio
Ma lo sai che invece esiste ancora? Per gli amanti del genere, ovviamente. Infatti, io che non tengo sky, ma che da vero feticista ho una tessera di una videoteca, ho notato che noleggiano, e addirittura vendono – e qui devi essere veramente malato – , i cassettozzi.
Siamo o.t…..
Ok,lorenzo.
Il mio feticismo videocinefilo mi costringere a depprre le armi polemjco urbanistiche.
?
Godo.
Se ancora cè chi vende e compra i cassettozzi la morte della civiltà puo ancora aspettare…
Ecco adesso laver tenuto il mio vecchio 4testine ha finalmente trovato un senso nella vita.
Grazie.
puoi chiamarmi Reno. Reno raines.
Passo spesso da city life, quasi ogni sera…
Linciatemi pure se sbaglio ma…mi sembra una Piazza Portello bis con qualche spruzzata di finto radical chic qui e là….
bo ! spero vivamente di sbagliarmi
Ammetto che come @SestoHokage ho avuto la sensazione in alcune foto, di vedere Piazza Portello… poi però il Dritto e lo Storto ti fan capire che sei a CityLife.
@wf facciamo una cosa trasferisciti tu a New york o Barcellona e lascia che Milano abbia degli spazi differente per gente differente.
Ad esempio:
– Per la gente che non fa un c…o e che può permettersi di stare fuori fino alle 2 di notte tutte le sere lasciamo corso como e navigli.
– Per la gente che lavora e si fa un culo e alla sera dopo una cena fuori o un cinema vuole riposarsi city life via marghera e dintorni e duomo.
Quindi lascia Milano ai Milanesi, quelli che abitano in “Forlanini” (ogni riferimento e puramente casuale) vadano sui navigli, in corso como e nei centri sociali, e chi vuole e fare qualcosa di tranquillo tipo gente dai 30 anni in su abbiano più spazi nella città puliti, ordinati con un urbanistica di livello vedi city life.
Non siamo tutti uguali e le città non devono essere tutte uguali, per fortuna che in tanti voglio che ci siano spazi per tutti e non solo per “tamarri” e “giargiana”…
In Brianza!
Subito!
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/20/news/cancelli_mura_di_cinta_e_telecamere_le_citt_con_il_ponte_levatoio-11435031/?ref=HREC1-3
@adriano.
Vedi che c’è ancora posto.
SICUREZZA
Cancelli, mura di cinta e telecamere
Le città con il ponte levatoio
Viaggio tra le ville di Vione, comunità lombarda chiusa al mondo da un muro di cinta e sorvegliata dalle telecamere ventiquattr’ore su ventiquattro. Qui entrano solo i residenti che pagano a peso d’oro la garanzia di sicurezza per sé e per la propria famiglia
di JENNER MELETTI
BASIGLIO (MILANO) – Sembra lontano, il mondo degli altri. È là in fondo, oltre il muro di cinta, oltre la nebbia. Questo è “un luogo magico e nascosto”, un rifugio scelto da chi vuole “cambiare vita e proteggere i propri figli”. Piazza del Duomo è appena a quindici chilometri, ma sembra in un altro continente. “Qui ci sono sicurezza assoluta, tranquillità, silenzio”, dice Stefano Fierro, che cura la vendita di 146 case e appartamenti in questa cascina Vione, gated community – ovvero comunità chiusa da cancelli – sulla strada che porta a Pavia. “Ci sarà vigilanza armata, ci saranno telecamere sul muro di cinta e sensori elettronici antintrusione. Potranno entrare solo i residenti e gli ospiti dei residenti, dopo l’identificazione”.
wf, non far ridere!!
Tutta la discussione è nata da considerazioni su come Porta Nuova e City Life siano progetti diversi inseriti in contesti diversi. E con target di frequentatori e abitanti diversi.
Nessuno dice che Citylife sarà una “gated community” all’americana, ma sarà sicuramente vivace in modo diverso e in ore diverse da Porta Nuova. O meglio dalle aree limitrofe a Porta Nuova, che vivaci lo erano anche prima.
Al di la del fatto che nessuno di noi è un dittatore e che quindi City Life diventerà quel che diventerà a prescindere, non credo sia tremendamente simpatico spedire in “una villetta in Brianza col Cane Lupo” chiunque sostenga che City Life non sarà mai Barcellona e soprattutto che è giusto che non lo sia! 🙂
Robertoq perdi tempo, lui è uno che vive in Forlanini e non capisce minimamente le problematiche che la movida incontrollatra crea ai residenti.
Probabilmente si diverte ancora come i ragazzini, non capisce che c’è gente che vuole vivere tranquillamente anche in città, non tutte le città si devono trasformare in New york.
Probabilmente insiste su questi aspetti perchè in Forlanini si sente tanto solo e ha pochi mezzi per spostarsi, quando apriranno la M4 starà sicuramente meglio.
E’ inutile tra l’altro che vuole spedire i Milanesi fuori Milano perchè vogliono tranquillità e allo stesso tempo divertirsi.
Purtroppo gli estremi esistono, basta parlarci e alla fine capirà, forse quando avrà 40 anni che ci si può divertire senza stare in mezzo alla movida, ma in locali tranquilli e con la giusta quantità di gente.
Saggio nonno Adriano.
Come nonno Ugo.
Non mi conosci non parlare.
@roberto.
Ovviamente iperbolizzavo e riducevo al minimo per una provocazione culturale appiattendo le persone a figurine, daltronde non ho iniziato io il discorso girgiana, borghesoni e milanesi doc.Rovesciavo semplicemente i pre-giudizi.
Abbiamo (ho) trasceso.
saapevo che Adriano aveva la flessibilità mentale per comprendere la differenza tra una iperbole e un discorso rigido e serio.
poi abbiamo punti di vista differenti. ovvio.
Cmq per riportare il discorso sul condivisibile, dico solo che Citylife NON deve essere come Corso como(che aborro direbbe Mughini) ma neanceh come il cimitero monumentale nè il cortile per far pisciare i cani ai borghesoni milanesi, dovrebbe essere della città intera.
Non rispondo alle provocazioni di nonno adriano.
lo invito a farsi un giro al monumentale un posto bellissimo.PAce e tranquillità.
Figata eh? Non dice però nulla sul vhs… e poi, magari , una volta al mese liberano un giargiana all’interno della gated community e i residenti con la vigilanza armata lo inseguono con dei gipponi.
Scusate la febbre mi stimola la fantasia….
@wf Grazie che alzi il livello di cultura.
Se vai a rileggere i tuoi commenti partivano come al solito rispondendo a chi chiede ordine pulizia tranquillità e allo stesso tempo divertimento e condivisione degli spazi che deve trasferirsi fuori milano e tutte le volte parti con questo discorso e dopo un po’ fai girare le palle al nonno Adriano che vive vivrà e continuerà ad amare questa città.
Quindi in maniera colorità ti ho risposto che che o te ne vai tu oppure ti rendi conto che non tutti gli spazi devono per forza essere occupati allo stesso modo.Fine.
Come sempre utili e interessanti articoli, ma non sopporto più l’uso esagerato di termini stranieri. Ci sentiamo così in inferiorità verso tutti che dobbiamo dire parole come ‘district’, ‘center’ ecc. perché fa tanto ‘internescional’. Ma non mi va proprio giù ‘FOOD’. Siamo in cima sul mondo per quanto riguarda cibo, cucina, convivialità e da qualche mese ormai anche cibo è diventato desueto e dobbiamo sorbirci pure FOOD. Che usino piuttosto gli altri ‘cibo’ anche all’estero, visto che almeno su questo, come sulla musica lirica, siamo noi a dettare legge.