Milano | Forlanini – Fanti 11, insomma, poteva esser meglio

Che dire, hanno spacchettato il palazzo di via Mezzofanti 11, un palazzo senza arte nè parte in zona Forlanini.

Si tratta di un edificio di 5 piani con giardino condominiale interno e 6 villette con accessi indipendenti e giardini privati sempre all’interno. Edificio in Classe A ed in Classe B, sinonimo di comfort abitativo e di un considerevole risparmio energetico. Non c’è che dire, ma dall’aspetto poco moderno, dove si è preferita un’architettura quasi classicheggiante e rassicurante piuttosto che qualcosa di nuovo e più impegnativo. I vicini palazzi realizzati negli anni Trenta e Quaranta ci sembrano più belli.

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12 commenti su “Milano | Forlanini – Fanti 11, insomma, poteva esser meglio”

  1. secondo me non volevano lasciarsi scappare l’occasione di fare una gigantesca bandiera italiana e questo è il risultato: anonimo, ma del tipo che si mimetizzerà nel tessuto urbano senza far troppi danni..

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  2. Allora, sicuramente più belli i palazzi accanto. Comunque ho visto sicuramente di peggio, e pure in zone con mercato più alto.

    Per quello che si può capire dalle foto, nulla di particolare ovviamente.

    Molte finestre, e questo è bene, anche se potevano essere fatte leggermente più grandi. La scelta del tipo di infisso potrebbe comunque far peggiorare o migliorare il complesso.

    Nota personale, bene che non abbiano piastrellato tutta la facciata con il gres.

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  3. non male invece, non tutto deve essere una fuga in avanti. questo sicuramente va catalogato fra le realizzazioni “in stile” e con questa ottica se la cava benissimo, se eccettuiamo le ringhiere su cui però le norme di altezza minima e non scalabilità non consentono troppi voli pindarici.

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  4. E neutro,ne bello ne brutto.
    Per questo e stata unoccasione mancata.

    Io continuo a non sopportare pero il bianco e il grigio…
    Non ci posso fare niente. E un mio limite.
    Ma continuare con le cromie di via faceva cosi schifo?

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  5. io non capisco perché facciano tutti i terrazzi con una parte o tutta in muratura, quando la ringhiera da cima a fondo darebbe una valangata di respiro in più…hanno paura che la gente spii? ma chi ve guarda??

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  6. Credo che a Milano sia giunto il momento di avere un gruppo di Architetti indipendenti ed autorevoli che valuti i progetti e dia un parere da esperti su inserimento nella zona, valore del progetto e dignità in una città come Milano.

    Se un progetto ha il loro bollino, va avanti. Altrimenti si torna a disegnare, senza storie trucchi e compromessi grigi.
    I progetto dovrebbero essere pubblici, per scoraggiare di “provarci-magari-son-distratti” e responsabilizzare maggiormente i membri della Commissione: Se approvassero degli obbrobri, se ne prenderebbero la responsabilità (professionale).

    (Disclaimer: ogni riferimento alla cosiddetta “Commissione per il Paesaggio”, suoi compiti e composizione è puramente casuale e assolutamente non dovuto/voluto)

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    • Ma l’immobiliarista c’ha la tangente facile. Non è colpa sua se deve spendere tutti i soldi che guadagna speculando in palazzine di terza categoria. La commissione sarebbe il suo primo obiettivo, e addio sani principi.
      Comunque nella sua banalità non è poi cosi’ brutto. ‘Sta cosa del tricolore fa subito simpatia …

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  7. Non capisco le critiche…è un palazzo che richiama le linee dei palazzi adiacenti e non “sminchia” l’allineamento di gronda (né quello delle finestre degli altri palazzi); pulito, semplice ed essenziale. Non è neanche grigio topo né pesante, architettonicamente parlando. Ce ne vorrebbero di più di interventi così…perché avrebbero dovuto “osare” in una via cosi? E lo dice uno a cui piacciono le stramberie in architettura…

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  8. In effetti ha un aspetto molto “understatement”, ma si inserisce con garbo nel contesto.
    Non si può aspirare sempre a edifici appariscenti e poi magari lamentarsi che siano fuori contesto..

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