Milano Centro Storico. Ci siamo quasi, il passaggio che collegherà le stazioni M2 e M4 sembra quasi pronto per l’apertura. Finalmente non si dovrà più fare il “giro di Peppe” per cambiare metropolitana (anche se si dovrà uscire dai tornelli e “uscire” all’aperto per pochi metri).
Nel frattempo all’esterno proseguono i lavori per completare lo spazio pubblico tre via De Amicis, via Giosuè Carducci, via San Vittore e piazza Sant’Ambrogio.


In via De Amicis sono stati ripiantumati gli alberi mancanti. Noterete che, come immaginavamo, anche qui, come per via Foppa, via De Amicis sarà “bella e sistemata” solo nei tratti pertinenti alle aree che erano un cantiere per la metropolitana, mentre il resto della via rimarrà com’era, sgarruppata e nella sciatteria solita. Come ormai un mantra ripetiamo che, forse, se avessero usato un arredo urbano meno pregiato nelle are riqualificate e “spalmato” le risorse a tutta la via, avremmo una via De Amicis sicuramente più bella. Ma tant’è.






Il “fossato” della Pusterla di Sant’Ambrogio è quasi pronto per essere completamente aperto, compreso, come accennavamo poco sopra, anche il passaggio sotto via Giosuè Carducci che porterà gli utenti alla stazione della metropolitana verde M2 Sant’Ambrogio.
Altra novità in fase di istallazione, è la griglia applicata sul muraglione che servirà alle piante rampicanti di aderire meglio al muraglione del fossato.
Ancora nessuna novità per l’area della torretta dell’ascensore.


















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- M4, Via De Amicis, Via Giosuè Carducci, piazza Sant’Ambrogio, M2 Sant’Ambrogio, M4 Sant’Ambrogio, Metropolitana, Vetra, Sant’Ambrogio, Via Olona, Via San Vittore,
Vi leggo sempre con piacere ma continuate a sostenere che avrebbero dovuto usare un arredo meno pregiato per poter rifare tutta la via invece che solo un pezzettino. A parte che credo che ci siano anche dei motivi legati alla pertinenza dei lavori per cui non avrebbero comunque potuto rifare tutto, personalmente comunque preferisco che sia sistemato il tratto di competenza per bene, con bei materiali e un bel design, da cui l’amministrazione possa poi “prendere spunto” per rifare il resto in un secondo momento (il resto della città, non solo della via per quanto mi riguarda). Inutile invece usare materiali e disegni di minor valore solo per rifare un tratto di strada più grande, che quindi non sono sicuro diventerebbe “una via [] sicuramente più bella”.
Concordo
la speranza è che i lavori di riqualificazione continuino…vale anche per altre aree M4, vedi pista ciclabile di via Vincenzo Foppa. Continuiamo tutti a pressare affinchè l’esempio di Viale Argonne – Corso Indipendenza (sempre M4) si riverberi sulle altre aree!
A mio avviso sta venendo un ottimo lavoro. Non se vedono molti di accessi alla metropolitana di tale livello estetico. La rete per i rampicanti sul muro del fossato credo sia una buona soluzione anche per dissuadere i protagonismi dei soliti taggatori idioti che popolano ancora il nostro territorio
amministrazione comunale totalmente incompetente, da nove anni torturano i residenti con questi lavori e non si vede mai una fine , i marciapiedi sono tutti una buca, sulla strada appena piove si formano pozzanghere che inzuppano i malcapitati pedoni. Ciclisti , monopattini e fattorini vari sfrecciano a tutta gallara sui marciapiedi fottendosene dei pedoni, tanto i vigili non esistono, pero’ facciamo la stazione metro con materiali pregiati, inutili aiuole (futuri cessi per cani) e il tutto sarà come al solito ridotto ad una schifezza in breve tempo (graffiti, scritte, cicche ) bravo sala di palazzo marino candidati per il terzo mandato sei un genio.
Concordo. Sarebbe comunque interessante calcolare quanti mq in più di ” arredo meno pregiato” ( quali materiali si propone?) si potrebbero ottenere in cambio di quelli ora realizzati utilizzando le attuali finiture superficiali.
Passando in altro ambito, mi chiedo se Urbanfile ci possa dire quale sia il destino ( parco, parcheggio, strada, ciclabile?) della vastissima area, ora oggetto di grandi movimenti terra, posta tra la stazione Forlanini e il manufatto Sereni, di M4, zona Corsica/ Argonne
Sui materiali non mi esprimo, ma penso di essere un buon profeta se osservo quei poveri alberelli che mai nessuno annaffierà, destinati a morire entro l’estate. E per raggiungere le dimensioni di quelli abbattuti, sempre se sopravviveranno, ci vorranno 50 anni.
Non c’è bisogno di vestirsi nelle boutique dell’alta moda per essere vestiti bene. Il costo e “pregio” dei materiali non sono di per sé garanzia di qualità dell’intervento. Contano il buon gusto, progettisti capaci, Imprese esecutrici valide e direzioni lavori competenti. Idee, insomma, e si possono ottenere splendidi risultati spendendo “poco”. L’equazione costoso=bello non è scontata.
La presunta qualità dei materiali utilizzati dovrebbe essere accompagnata dalla qualità del loro montaggio. Purtroppo, questo abbinamento non si riscontra nelle stazioni della M4 e nei lavori in superficie.
Sono passati 4 mesi dalla data di “apertura completa” della M4 (“completa” secondo Comune, WeBuild e Ministero delle Infrastrutture) ma ancora il collegamento facilitato con M2 a Sant’Ambrogio non risulta aperto, del progetto pedonale facilitato per Via Pantano e velocizzare di qualcosina il passaggio in superficie tra Sforza M4 e Missori M3 neppure l’ombra … Qualche anno fa ci sarebbero state forse più proteste e prese di coscienza collettiva della popolazione milanese per questi disservizi cammuffati, evidentemente oggi viviamo tempi molto più del previsto.
Povera Milano!