Milano | Porta Tenaglia – Le Porte di Milano: piazzale Biancamano e Lega Lombarda

Milano Porta Volta. Dodicesima “Porta” che prendiamo in considerazione, dopo aver visto Porta GenovaPorta TicinesePorta LodovicaPorta VigentinaPorta RomanaPorta VittoriaPorta Monforte, Porta Venezia, Porta Nuova, Porta Garibaldi e Porta Volta, giungiamo nel nostro percorso in piazzale Biancamano e piazza Lega Lombarda, dove si trova il vecchio varco di Porta Tenaglia.

Ennesimo e veloce riassunto per capire di cosa stiamo parlando: dove si trovano le porte realizzate nei varchi delle mura cinquecentesche della città sono in genere caratterizzate da una piazza di grandi dimensioni con, in alcuni casi, un arco o un grande monumento centrale, realizzato in varie epoche. Le 13 porte (e portelli) sono, in senso orario partendo dal Castello Sforzesco: Porta Tenaglia (Piazza Lega Lombarda); Porta Volta (Piazzale Baiamonti); Porta Garibaldi (Piazza XXV Aprile); Porta Nuova (Piazza Principessa Clotilde); Porta Venezia (Piazza Oberdan); Porta Monforte (Piazza del Tricolore); Porta Vittoria (Piazza V Giornate); Porta Romana (Piazza Medaglie d’Oro); Porta Vigentina (Via Ripamonti); Porta Lodovica (Piazzale di Porta Lodovica); Porta Ticinese (Piazza XXIV Maggio); Porta Genova (Piazzale Cantore); Porta Vercellina (Piazzale Baracca). Aggiungeremo all’elenco anche Piazza Cavour dove si trovano gli archi antichi di Porta Nuova, da sempre nella totale sciatteria.

Tra tutte le porte storiche di Milano, Porta Tenaglia è probabilmente la meno nota e la meno importante, soprattutto oggi. Scommettiamo che molti lettori si staranno chiedendo persino dove si trovi. A ricordarne l’esistenza restano una via omonima, una piccola parallela di via della Moscova, e il piazzale un tempo occupato dalla porta stessa, oggi suddiviso in due spazi distinti: piazzale Biancamano e piazza Lega Lombarda.

Una porta secondaria nelle mura spagnole

Porta Tenaglia era uno dei varchi minori aperti lungo la cinta muraria dei Bastioni, costruiti tra il 1548 e il 1562 per volere di Don Ferrante I Gonzaga, governatore della città sotto il dominio spagnolo e l’imperatore Carlo V d’Asburgo. Questa porta metteva in comunicazione la città con il Borgo degli Ortolani e con le strade per il Gallaratese e Varese.

A differenza di altre porte storiche milanesi, Porta Tenaglia non vantava archi monumentali o caselli di rilievo. Il suo nome deriva dalla caratteristica forma “a tenaglia” dello sperone delle mura difensive, demolito in seguito per creare un vasto piazzale. Purtroppo ci sono poche foto d’epoca o disegni dello spazio urbano di Porta Tenaglia.

L’ombra di Porta Volta

Già in secondo piano rispetto ad altre porte, Porta Tenaglia perse ulteriore importanza con la costruzione di Porta Volta, aperta a fine Ottocento a soli 300 metri di distanza. L’area circostante si trasformò in un semplice incrocio tra via della Moscova, viale Montello e via Bramante, a breve distanza dal Parco Sempione e dall’Arena Civica (da cui il nome “zona Arena” che ancora oggi identifica il quartiere).

Tra Porta Tenaglia e Porta Volta, i resti dei bastioni furono convertiti in una passeggiata sopraelevata, adornata con alberi e scalinate, simile a quella ancora visibile lungo viale Vittorio Veneto presso Porta Venezia.

Un nodo cruciale per il traffico urbano

Con l’espansione della città, il piazzale di Porta Volta (oggi piazzale Biancamano) divenne un punto nevralgico del traffico cittadino lungo la circonvallazione delle mura spagnole. L’area subì profonde trasformazioni per adattarsi alle esigenze di mobilità: qui fu collocato il capolinea dei tram extraurbani, fondamentali per i pendolari dell’epoca.

I tram attraversavano Porta Tenaglia, percorrendo l’attuale via Montello e via Farini. Quest’ultima presentava un sottopasso noto come “della Sorgente”, per la presenza di fontanili. Altre linee correvano lungo viale Pasubio e viale Elvezia, creando un carosello attorno a piazzale Baiamonti.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i bastioni e le passeggiate sopraelevate furono demoliti per far spazio ai binari della tranvia Milano-Carate/Giussano. Nel 1951, l’architetto Arrigo Arrighetti progettò una semplice pensilina per il capolinea tranviario, ma già nel 1960 i tram extraurbani furono spostati in via Valtellina, lasciando spazio a parcheggi per autobus e automobili.

Oggi, la pensilina, maltrattata e anche abbandonata da mesi, appare così, se questo vi sembra un luogo del centro città?

Due piazzali, un disordine urbano

Oggi, l’ex area di Porta Tenaglia è suddivisa in due piazze: piazzale Biancamano, dedicato al capostipite della dinastia sabauda, e piazza Lega Lombarda, intitolata all’alleanza medievale.

Piazzale Biancamano, situato alla fine di via della Moscova, è caratterizzato da due grandi aiuole laterali. Un tempo ospitava due distributori di benzina, uno dei quali progettato dall’architetto Mario Bacciocchi. Di quest’ultimo resta la struttura sotterranea, ormai in stato di abbandono, con scale pericolanti transennate in modo precario. Le aiuole, spesso trascurate, sono accompagnate da altre due isole verdi sul lato opposto, una delle quali alberata ma utilizzata come caotico parcheggio.

Su entrambe le piazze domina la mole del Grattacielo Baselli, noto come Torre Biancamano, costruito nel 1952 su progetto di Guido Baselli con il contributo di Piero Portaluppi.

A seguire alcune immagini dell’aiuola di sinistra (entrando in via Moscova), dove si trova la struttura sotterranea

Mentre queste sono le immagini dell’altra aiuola… messa un po’ meglio, anche se spesso è una selva selvaggia, come nell’ultima foto dell’estate scorsa (l’albero secco è rimasto per lungo tempo a memoria, solo recentemente è stato rimosso).

Piazza Lega Lombarda

Piazza Lega Lombarda, più ampia e caotica, è attraversata da automobili e tram che si muovono in un ordine quasi miracoloso, grazie all’efficienza della gestione del traffico. Qui si trovano rare tratte parallele di binari tranviari, che si dividono in direzioni opposte.

Di seguito le immagini dell’area interdetta alle auto e protetta da paracarri di granito istallati all’inizio del 2000 e molto efficaci. Area che forse andrebbe curata meglio, ma che consideriamo decente per l’insieme delle due piazze.

L’altro lato, ai piedi del grattacielo per intenderci, è utilizzato come parcheggio selvaggio, senza alcuna regola e senza rispetto. Mai compreso il perché, visto poi che in zona i parcheggi sono regolamentati da strisce blu e gialle. Chi parcheggia sul marciapiede, che paga?

Stessa cosa dovremmo chiedercelo per chi lascia l’auto ai lati dello spartitraffico lato viale Montello, spesso utilizzato come parcheggio selvaggio, senza che il Comune agisca?

Anche qui, come in piazzale Baiamonti, sono presenti vecchie rotaie dismesse e spesso anche pericolose, per moto e cicli.

Verso viale Elvezia e via Carlo Maria Maggi si estende un’area pedonale con giardini, relativamente ben tenuti. Tuttavia, il pavé della piazza è in gran parte sostituito da asfalto a causa di interventi poco curati, creando un insieme di rattoppi che ne deturpano l’aspetto. Peccato poi che il proseguimento di via Carlo Maria Maggi non sia pedonale ma un parcheggio disordinato e neanche tanto “autorizzato”.

Una necessità di riqualificazione

Nonostante il potenziale di queste aree, disordine e parcheggi selvaggi continuano a deturparle. Sarebbe sufficiente un intervento minimo di riqualificazione e riordino generale per trasformare questi spazi in aree urbane più accoglienti, valorizzando la storia e l’identità di Porta Tenaglia.

  • Referenze immagini: Milano Sparita, Milàn l’era inscì, Roberto Arsuffi
  • Ringraziamenti: agli amici di Skyscrapercity esperti di linee tranviarie; Gabriele dell’Oglio
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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Porta Tenaglia – Le Porte di Milano: piazzale Biancamano e Lega Lombarda”

  1. A pensilina di Arrighetti e il distributore di carburante di Bacciocchi erano due capolavori dell’architettura. Come ha potuto la sovrintendenza lasciare trasformare la pensilina in quel modo?

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  2. Ma il Sindaco leggera’ questi bellissimi articoli? Mai una reazione? Tutto resta inerte. Insopportabile.
    Grazie sempre per quanto riportate con dovizia di foto e informazioni.

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  3. vedere parcheggi completamente asfaltati cosi mi fa venire il vomito e voglia di mettergli i paletti… diciamo che se partissimo con il mette la pavimentazione permeabile (il grigliato erboso) potremmo aiutare gli alberi ed evitare di cercare di ammazzarli in estate… così eh

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