Milano | Progetti: Tante piazze da riqualificare

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A quanto pare al Municipio 1 qualcosa si muove per rendere, una volta per tutte, alcune piazze del centro (il Municipio 1 si occupa solo dell’area interna alle mura Spagnole) più belle e a misura d’uomo. Aree pedonali, arredo urbano, alberature e sopratutto riqualificazione sono gli ingredienti che dovranno finalmente dare dignità a spazi urbani spesso utilizzati solo come parcheggi o di passaggio veloce.

Già da qualche anno sono in corso alcuni cambiamenti assolutamente necessari, dove – a causa di fattori di negligenza – piazze sistemate e create nei primi anni del 1900 sono state modificate e adattate ad esigenze moderne aggiungendo e mai sottraendo.

E’ stato il caso di Piazza Missori, diventata uno slargo senza senso dopo la Seconda Guerra Mondiale e che dal 2015 ha ritrovato un po’ di dignità (progetti semplici e certo non sconvolgenti, ma di sicuro, per fare meglio di prima, bastava poco). Oppure quello che sta succedendo a piazza Beccaria, vicino a Corso Vittorio Emanuele, e a Piazza Fontana, dove sono ancora in corso i lavori per la riqualificazione (assieme a Largo Corsia dei Servi) e che stanno completamente cambiando percezione della piazza, finora utilizzata per parcheggiarvi le auto e i motorini. Rifacimento che era già stato fatto per piazza Liberty che a breve, dopo le feste, sarà nuovamente rinnovata e rifatta a spese di Apple per il nuovo super negozio che sarà realizzato in posizione ipogea, al posto del cinema.

Come abbiamo già visto, per la riqualificazione di piazza Cordusio e piazza Edison, ci pensano le società proprietarie degli immobili che affacciano e che provvederanno a recuperare questi spazi urbani oramai compromessi dal tempo e dall’incuria.

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Il Piano completo del Primo Municipio sarà consegnato in Comune a fine gennaio e comprende appunto alcune piazze del centro storico; una di queste è piazza Diaz, dove i commercianti pare vogliano una riqualificazione e una semi pedonalizzazione, dato che ritengono che, lasciata così com’è ,rimanga un luogo di transito e non di sosta. Noi avevamo già mostrato come con poco cambierebbe aspetto persino questa fredda ed impersonale piazza, valorizzando anche il monumento ai Carabinieri e al generale Carlo Alberto dalla Chiesa, oggi soffocato da cespugli e motorini. Riqualificando piazza Diaz, magari si potrebbe pensare a sistemare anche il resto delle vie limitrofe, come è successo per via Santa Radegonda e Raffaele, riqualificate prima dell’inizio di Expo dell’anno scorso.

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Stessa cosa per Piazza della Repubblica, dove gli esercenti (in questo caso gli hotel) chiedono una riqualificazione e una migliore attenzione.

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• Piazza Mentana, altra piazza centrale, nel cuore del centro storico e utilizzata come banale e disordinato parcheggio, potrebbe ritornare ad essere fruibile ai pedoni, almeno in parte. Magari con un giardinetto per il quartiere, visto che in centro di aree verdi ce ne sono veramente poche. Unico problema rimane dove mettere tutte quelle vetture, anche se basterebbe far parcheggiare solo i residenti nelle vie limitrofe.

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Altro grande cruccio del quale si è parlato diverse volte è piazza Santo Sepolcro, soffocata dalle automobili, pur essendo una piazza estremamente importante. Il suo destino potrebbe migliorare una volta terminato (deve ancora cominciare) il nuovo complesso residenziale che sorgerà al posto del Garage Sanremo. Speriamo.

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Altra piazza da sempre fonte di nostro grande malumore è la bella piazza Santo Stefano, ancora un antiestetico parcheggio, ma che meriterebbe una riqualificazione e che, assieme alla vicina via Festa del Perdono e a largo Richini, potrebbe diventare un fulcro della vita serale milanese. Noi abbiamo fatto, ormai tanto tempo fa (era il 2013), un articolo con fotomontaggi che mostra come intenderemmo noi la piazza pedonale.

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Piazza Sant’Agostino, riqualificazione a lungo invocata non solo da noi di Urbanfile, ma anche dai residenti del quartiere. Una piazza parcheggio e sede di mercato settimanale, ma che andrebbe ripensata e valorizzata, perché una colata di catrame non è mai espressione di vivibilità. Pensare che un tempo si presentava con alberature che via via hanno ceduto il posto alle bancarelle del mercato e alle auto (probabilmente durante la Seconda Guerra Mondiale gli alberi son serviti come legna da ardere per i poveracci costretti a rimanere in città).

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Naturalmente dall’elenco di piazze da recuperare non poteva mancare piazza Castello, ma per questo importante luogo serve un progetto più importante e quindi si attenderà l’esito per l’anno prossimo del concorso di idee per la riqualificazione e i fondi per la realizzazione. Intanto il Municipio 1 ha fatto richiesta che nel frattempo venga sistemata a verde l’area occupata sino a poche settimane fa dall’Expo-Gate.

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Noi aggiungiamo e ricordiamo altri luoghi che, pur essendo nel cuore della città, sono dei veri e propri obbrobri indecenti di una cattiva gestione degli spazi pubblici, avvenuta nel corso dei decenni, specie dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando al pedone si è preferita l’automobile. Ne abbiamo scritto diffusamente anche in passato, spesso con proposte di riqualificazione, si tratta di Piazza Cavour, Piazza Baiamonti, Via Cusani e lo slargo prodotto con l’incrocio di via Ponte Vetero, il Carrobbio, Piazza Cantore (porta Genova), Piazza Medaglie d’Oro (porta Romana), Largo Marco Biagi (palazzo di Giustizia), Piazza Cinque Giornate (porta Vittoria), speriamo una volta eliminati i cantieri di M4 si ponga mano all’arredo urbano anche per Largo Augusto e Piazza Resistenza Partigiana. Di lavoro ce n’è da fare, ma quanto si prospetta è un buon passo avanti; adesso attenderemo e vedremo cosa riuscirà a portare a casa il Primo Municipio.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | Progetti: Tante piazze da riqualificare”

  1. Condivido appieno l’idea del Municipio 1 e le proposte di UF. Il Centro di Milano è stato lasciato per troppo tempo in mano all’incuria e alle automobili, è necessaria un’azione risanatrice radicale.

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  2. Sicuramente un inizio incoraggiante e degno di plauso. Sembrano comunque interventi a spot senza un vero e proprio sistmema che colleghi queste nuove piazze permettendo piacevoli passeggiate in sicurezza dal traffico cittadino.
    Se non sbaglio nel PUMS si parlava di creare veri e propri tragitti all’ interno della Zona 1 interamente a traffico pedonale privilegiato. Quel progetto esiste ancora ?

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  3. Lo stesso vale a mio avviso per i percorsi ad alta affluenza turistica. Qualcuno sa se i famosi 10 itinerari turistici presenti nel PUMS saranno riqualificati e portati avanti ? Nel caso specifico cito l’itinerario 4.
    “Itinerario 4: Piazza Cadorna – Sant’Ambrogio – Santa Maria delle Grazie
    L’itinerario conduce, a partire dalla stazione metropolitana e ferroviaria di Cadorna, ad alcuni dei più noti luoghi della città quali la chiesa di S. Maurizio, la Basilica di S.Ambrogio, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e, naturalmente, il Cenacolo Vinciano”.
    Lavoro in quella zona e vi assicuro che oltre a non essere in grado di recepire le migliaia di pendolari che la metropolitana e la stazione ferroviaria Cadorna riversano in strada nelle ore di punta a causa di marciapiedi praticamente inesistenti in via Carducci ( decine di persone camminano in mezzo alla strada ) mi capita di essere fermato ad ogni ora della giornata da turisti spaesati con mappe e I-phone in mano alla ricerca del Cenacolo, San Maurizio o la Basilica / Museo di turno. Marciapiedi piu’ larghi, cartelli con indicazioni turistiche renderebbero il tutto piu’ sicuro e piacevole allo stesso tempo.
    PS : Ogni tanto – non cosi di rado – ci scappa anche l’investito di turno pedone o ciclista che sia…

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  4. […]mi capita di essere fermato ad ogni ora della giornata da turisti spaesati con mappe e I-phone in mano alla ricerca del Cenacolo, San Maurizio o la Basilica / Museo di turno. “

    La frase di cui sopra non dovrebbe nemmeno avverarsi in una città che vuole essere ANCHE turistica. Io incomincerei a lavorare PROPRIO da situazioni come questa descritta…

    Una mare di turisti e zero retention (intercettare verso lugji porfittevoli) ndr. Bisogna lavorarci su.

    Bravissimo.

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  5. A mio parere Piazza Diaz ha grosse potenzialità – non ci scordiamo che è speculare a Piazza Scala rispetto al Duomo.

    Però non credo che basti farci l’isola pedonale e/o cambiare la pavimentazione, ma serva qualcosa di più radicale ed innovativo. Tra l’altro il parcheggio sotterraneo oltre che un (bel) po’ fatiscente sembra pure obsoleto: è strettissimo. Quando scade la convenzione e si può demolire? 🙂

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  6. E piazza Affari? Non verrà mai più liberata, vero? Ci terremo per omnia saecula l’opera iconica del maestro Cattelan, difesa a spada tratta dalle supercazzole dei critici d’arte e dell’Intelligencija di tutto l’orbe terracqueo.
    Peccato, perché si potrebbero ipotizzare usi più proficui del L.O.V.E.

    Scusate pev questa pvovocazione, ma con un artista pvovocatovio come il Maestvo, ci sta accidevba, pevbacco che ci sta!

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  7. Ancora con questa storia!!!
    La si legge ovunque…
    io non capisco come non sia evidente a chiunque che il dito e’ meraviglioso proprio perche’ si inserisce a perfezione nella piazza, anche a livello estetico (oltre che semantico).
    Cio’ di cui la piazza ha bisogno e’ semplicemente essere pedonalizzata.
    Il dito non va toccato ne’ ora, ne tra trent’anni quando scadra’ il vincolo, ne’ mai

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    • Sì, ancora e poi ancora e ancora, usque ad mortem! O, almeno, finché lo sciacquone dei water d’oro (modello americano) non travolga i provocatori promossi al rango di artisti con le loro “merde” (français) sia a livello semantico sia fisico. Tralascerei il livello estetico. Non trascurerei, invece, il livello volgarmente monetario. Qualche bella decina di milioni di bucks (biglietti verdi: non importa se questi non sono d’oro) per un’istallazione non sono malaccio.

      Mio caro omonimo anonimo, non sono però sicuro di cogliere correttamente la cifra del tuo intervento: in un primo momento l’avevo letto come argomentazione seria e positiva.
      Solo ora, rileggendolo, ne colgo lo spirito ironico e beffardo. Specialmente quando dici che “il dito si ‘inserisce’ a perfezione nella piazza” Ahahah! Veramente canzonatorio e dissacrante!! La dissacrazione di una dissacrazione!

      P.S. Un piccolo e cordiale suggerimento: usa il correttore dello smartphone, così eviterai di scrivere “ne” per “né”. Non è bello.

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    • C’è un contratto che garantisce il posto in piazza al dito, ma dice 40 anni, non 30.
      Non so se sia la prima volta che un’opera d’arte ha il suo posto in una città per contratto e non per semplice volontà dei cittadini, ma tant’è.

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  8. Concordo con Ale, il vero problema della Mialno Romana è che pur trattandosi di una zona unica è meravigliosa non è per nulla valorizzata e sconosciuta ai più dei turisti. Andrebbe ripulita da auto e motori e e andrebbero creati percorsi pedonali che favoriscano in tutta sicurezza il godimento di tale meraviglia. Oggi a passeggiare in quella zona si rischia la vita e se hai dei bambini al seguito il tutto diventa una esperienza al cardiopalmo. La statua di Cattalan a mio avviso sta bene dove è’. C’è molto di peggio a Milano. E per choosers rilancio con il carico da briscola. In una delle piazze della Milano Romana andrebbe piazzato il cavallo di Leonardo e per decongestionare tutta la zona aumentato il costo di ingresso in area C delle auto. Mi spiegate che effetto deterrente hanno 5 € se per venire ed uscire dal centro con in mezzi nel pago 3€ ? Non parlatemi che del costo del posteggio auto perché tanto la posteggio ” ad cazzum ” sul primo marciapiede o aiuola che trovo sicuro di prendere al massimo 1 multa al mese…

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  9. io ribadisco, come in un’altra discussione, che prima bisogna riqualificare, dove serve, le vie di scorrimento dove transitano i mezzi pubblici (tram), mettendo come priorità l’aumentare in maniera decisa la loro velocità commerciale che attualmente è perlomeno imbarazzante. Fatto questo si ha una valida e seria alternativa all’uso dell’auto e si può lavorare per eliminarle da parcheggi da pedonalizzare.
    Liberare oggi una piazza significa solo spostare il parcheggio selvaggio da un luogo all’ altro, con nel frattempo il traffico privato che aumenta e l’ Atm che a quanto pare, ha cominciato a tagliare delle corse per contenere le spese di servizio, senza costi aggiuntivi (vedere il 12).

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