Milano | Zona Duomo – Il rinnovo dell’aiuola in piazza Duomo

2017-01-26_Aiuole_Duomo_1

I lavori alle tre piccole aiuole poste a ponente di Piazza del Duomo, come ormai risaputo, stanno subendo un nuovo riordino dal punto di vista del giardinaggio.

Saranno piantate palmette (nome botanico Trachycarpus fortunei) e alcune piante di banano (Musa ensete), creando uno scenografico gioco di vegetazione di grandi foglie sempreverdi. Saranno inoltre piantati arbusti, graminacee e piante perenni con fioriture alternate durante le stagioni in varie tonalità di rosa: in primavera avremo un tappeto di bergenia, durante l’estate i grandi fiori di ortensia in varietà ‘Vanille Fraise’ e di ibisco, in autunno le infiorescenze delle canne giganti cinesi (Miscanthus floridulus).

Un tappeto di ghiaia scura infine esalterà per contrasto il sistema del verde, che sarà alimentato da un impianto di irrigazione automatica.

Questa decorazione dovrebbe rimanere per tre anni ed è stata progettata dell’architetto milanese Marco Bay, laureato presso il Politecnico di Milano e già autore del giardino per lo spazio museale dell’Hangar Bicocca e delle aree verdi per le sedi della Deutsche Bank in zona Bicocca e della “Serenissima” in via Turati.

Il progetto ha ricevuto il benestare della Soprintendenza, la sempre controversa Soprintendenza che spesso viene percepita come distante dal pensiero dei cittadini.

L’intervento, come abbiamo raccontato in un precedente articolo sarà realizzato grazie al contributo dello sponsor che in questo caso è la catena di caffè americana Starbucks, che a breve aprirà in città e in Italia.

Se ben ricordiamo, anche l’allestimento che sta per essere smantellato del boschetto di carpini, clerodendri e ortaglie, realizzato solo nel 2014 era stato criticato (gli alberi saranno ripiantati in un altro parco milanese).

Per decenni, da dopo la Seconda Guerra Mondiale (che ha segnato non pochi cambiamenti in questa città) le aiuole erano state decorate sempre alla stessa maniera, con prato, qualche alberello, cipresso e fiori (gardenie, gerani, ecc.), perché in quegli anni, l’arredo urbano era l’ultimo dei pensieri per le amministrazioni comunali, così ce le ricordiamo più o meno tutti.

Ma se andiamo a spulciare le foto d’epoca, quando vennero realizzate nel primo decennio dello scorso secolo sia nella prima versione, quando cingevano il monumento a Vittorio Emanuele, sia nella versione del 1928, realizzata da Piero Portaluppi, spesso troviamo le oggi tanto contestate palme.

Forse ci si abitua a tutto e la “novità” a volte ci spaventa o ci lascia perplessi. Intanto noi rimaniamo sempre abbastanza indignati e stupiti che i lampioni della piazza non siano mai aggraziati da piante fiorite, cosa che avviene solo nel periodo delle commemorazioni dei morti, mentre una volta i fiori comparivano in ogni stagione negli appositi contenitori.

Di seguito alcune immagini d’epoca dove si vedono benissimo le aiuole di Piazza del Duomo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Zona Duomo – Il rinnovo dell’aiuola in piazza Duomo”

  1. Nelle foto d’epoca si vedono anche le panchine.. che secondo me oggi mancano. Piazza del Duomo non deve essere solo un posto di passaggio, ma anche di sosta… e le panchine ci starebbero benissimo

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    • Metterebbero quegli orribili parallelepipedi di pietra e non quelle bellissime panchine da città elegante.. 🙁
      quella sì che era una piazza da vivere, con tram, panchine, e poi le quattro aiuole intorno alla statua! ora è solo uno spiazzo di passaggio in cui sostano solo i piccioni per imbrattare monumenti

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  2. I gusti sono gusti, però speriamo che l’Architetto faccia meglio di quel che c’è di fronte ed intorno all’Hangar Bicocca (io ho sempre pensato fosse incuria…)
    http://marcobay.it/?p=188

    Non esiste il “falso storico” anche nella progettazione dei Giardini, per pietà? 🙂

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  3. Non so che tipo di panchine potrebbero mettere, spero anche io quelle storiche ( Non diamo per scontato che la scelta delle panchine debba essere per forza votata al brutto) ma è importante affermare il concetto che Piazza del Duomo deve essere una piazza viva e vissuta e non più di solo passaggio.

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  4. Ho qualche perplessità sulla scelta delle essenze, più che sulle palme (ideali a causa del ridotto apparato radicale – li sotto c’è la fermata della M3) sui banani, che qui al nord, anche ai laghi, crescono alquanto spelacchiati, e le ortensie, piante da fresco, umido e ombra, che in quella posizione saranno esposte al sole per tutto il giorno. Perfetta la bergenia, tappezzante molto robusta che sopporta il freddo e il caldo, ma che per farla rifiorire va spuntata di continuo. Mi auguro che lo sponsor provvederà anche alla manutenzione, che non sia limitata, come al solito, ad un intervento al mese quando va bene.

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