Milano | Porta Magenta: Santa Maria delle Grazie e l’illuminazione inadeguata

Riceviamo e pubblichiamo questo interessante reportage di Stefano Fabiani che ci mostra l’illuminazione non adeguata di Santa Maria delle Grazie

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Il complesso di Santa Maria delle Grazie, che comprende anche il refettorio del convento dove è situato il Cenacolo di Leonardo da Vinci, è l’unico sito UNESCO milanese (fu il secondo sito italiano, scelto nel 1980, dopo le incisioni rupestri in Valcamonica); non meriterebbe una visibilità migliore, nonché una illuminazione adeguata?
La facciata principale della chiesa è praticamente al buio, così come la piazzetta antistante; paradossalmente, l’unica fonte di luce è quella situata sopra l’ingresso del museo.

Un po’ poco e per nulla scenografico, per un luogo così importante.

Credits Stefano Fabiani
Credits Stefano Fabiani

 

Al contrario, sul lato che si affaccia su Corso Magenta l’illuminazione è presente, ma proviene dai fari antiestetici posizionati in cima ai pali (i quali sono, al solito, pieni di adesivi e scritte) simili a quelli che possiamo ritrovare in Largo Cairoli. Inoltre, camminando lungo il marciapiede si nota come i fari più che illuminare il complesso “sparino” in faccia troppa luce, quasi abbagliando i passanti.

L’unica illuminazione decente la si trova nella parte dell’abside laterale grazie ai fari “bassi” – di gran lunga più scenografici di quelli visti finora – alloggiati in uno spazio recintato che è stato possibile ricavare accanto alla chiesa, e nella parte del tamburo (su cui poggia la cupola), dove le bifore sono ben visibili. Perché non uniformare l’illuminazione sull’edificio con una soluzione simile a quella adottata qui?

Credits Stefano Fabiani
Credits Stefano Fabiani

Purtroppo, osservando il fianco della chiesa si nota anche una scritta lasciata dai soliti imbrattatori armati di bomboletta; stando a quanto dice Street View, quella scritta mai pulita – e ignorata pure dall’effimera pulizia dei muri cittadini avvenuta in vista di Expo 2015 – risale almeno al 2008, ovvero a quasi un decennio fa (!)
Insomma, questo luogo merita ben altra considerazione.

Credits Stefano Fabiani
Credits Stefano Fabiani

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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