Milano | Portello – Da oggi aperto ultimo pezzo del parco Industria Alfa Romeo

Da oggi tutta l’area verde di 63mila mq è accessibile al pubblico con due nuovi campi da bocce e un anfiteatro per spettacoli all’aperto

Da oggi, giovedì 18 maggio 2017 è aperta ai cittadini anche la terza e ultima parte – quella più vicina alle nuove residenze – del parco urbano del quartiere Portello intitolato all’Alfa Romeo. La nuova area accessibile è dotata di 2 campi da bocce e di un palco con anfiteatro a verde per spettacoli all’aperto collocato al di sopra di una collinetta.

L’area verde di 63mila metri quadri complessivi si trova lungo viale Serra tra via Traiano e viale Scarampo e occupa parte dello spazio su cui sorgeva lo storico stabilimento dell’industria automobilistica che per 110 anni ha caratterizzato l’anima produttiva del quartiere, dato lavoro a decine di migliaia di persone e contribuito allo sviluppo economico e sociale di tutta la città e del Paese.

Il parco, ideato da Charles Jencks e Andreas Kipar e sviluppato dallo studio Land, è stato realizzato a scomputo oneri dal Soggetto attuatore del P.I.I. Progetto Portello, la Società Ipermontello S.P.A., e rappresenta l’area baricentrica dell’intero Piano Urbanistico che ha interessato il quartiere Portello negli ultimi anni. L’area verde inoltre, che si pone  in continuità con il Monte Stella, la storica collina artificiale realizzata nel dopoguerra da Piero Bottoni.

Il resto del parco e la porzione finalmente aperta al pubblico. Qui invece le foto della prima parte aperta circa sette anni fa.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Portello – Da oggi aperto ultimo pezzo del parco Industria Alfa Romeo”

  1. Sarebbe a questo punto bello che
    A-fosse completato anche l’angolo verso Scarampo/De Gasperi, trasformato motu proprio in deposito di scarti edili
    B-si attivasse una sorveglianza minima degli spazi, un po’ troppo spesso lasciati a se stessi, nonostante il parco si presenti “murato” verso l’esterno.
    Da questo punto di vista il modello gestionale ctylife potrebbe radicalmente cambiare la situazione, evitando pure il rischio vandalismi.

    Rispondi
    • se tutti i parchi venissero gestiti come citylife sembrerebbe di stare a singapore.Sarebbe un sogno ma purtrppo dove li metti i “pancabestia”, che non esistono più, come sono vecchio…..dove li mettiamo???tutti quelli dei centri sociali?dove vanno a fare le tag? pensa al parco delle basiliche…purtroppo i parchetti non vengono frequentati solo da famiglie e gente per bene, sicuramente la chiusura notturna di tutti i parchi può aiutare..
      speriamo che quel parco rimanga ben frequentato, per ora di giorno mi sembra ben frequentato…almeno per le due volte che ci sono stato si respira una buona aria…

      Rispondi

Lascia un commento