Da quanto tempo gridiamo con articoli che le autorità dovrebbero ripulire l’Arco della Pace? Da mesi scarabocchi dei soliti bimbiminkia hanno deturpato il monumento e nessuno pare ancora occuparsene. Certo, i marmi preziosi dell’arco sono delicati e ripulirli è complicato, ma un simile monumento (e non solo) dovrebbero essere sempre ripulito.
Questa libertà di non venire puniti se si scarabocchia la propria tag o altro su qualsiasi edificio (anche quelli privati) dovrebbe essere tenuta sotto controllo, ed invece siamo invasi da scarabocchi ovunque. Palazzi storci e non imbrattati da far schifo.
Ed ecco il risultato, ieri sera quattro ragazzine italiane si sono dilettate a lasciare la loro firma sui bianchi muri dell’arco un po’ per noia e un po’ per divertimento. Ora per le quattro ragazzine è scattata la denuncia a piede libero per deturpamento e imbrattamento. Ma basterà a fermare questo fenomeno dilagante? Non crediamo.
Se l’arco fosse stato ripulito subito, forse le quattro ragazzine non avrebbero osato scrivere neanche con una matita.
Questo è un tipico caso per la teoria delle finestre rotte. La teoria afferma che mantenere e controllare ambienti urbani reprimendo i piccoli reati, gli atti vandalici, la deturpazione dei luoghi, il bere in pubblico, la sosta selvaggia o l’evasione nel pagamento di parcheggi, mezzi pubblici o pedaggi, contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi.
Lo sfregio all’Arco è davvero orrendo ma quello che colpisce di più è il silenzio tombale delle istituzioni. Ma ci sono? E soprattutto servono a qualcosa? Non lo dico per fare del qualunquismo ma è davvero esasperante assistere al loro non intervento. Possibile che non si degnino di rispondere neppure a Urbanfile?
Mi sembra ormai chiaro che bisogna trovare una nuova strategia, i post su urbanfile vengono ignorati anche se so che diversi politici meneghini vi seguono.
L’unica è contattare repubblica e corriere. Se uno dei due giornali fa un articolo poi come per magia si risveglierà la sovrintendenza dal letargo.
Comunque che vergogna! Anche se non è responsabilità del comune la voce per farsi sentire ce l’ha.
Queste notizie escono regolarmente su Repubblica Milano e Corriere Milano senza che succeda un’emerita mazza.
Io ho visto spesso articoli sui graffiti della Darsena, la cui manutenzione è responsabilità del comune, e che con molta calma giorni dopo venivano tolte.
Hanno fatto articoli sull’arco della pace? Perché non è responsabilità del comune, deve intervenire la sovrintendenza. Così come quando fanno le scritte sul duomo interviene la sovrintendenza che le fa togliere subito.
Ma voi cosa pensate che la sottointendenza e il ministero dei beni culturali abbiano a cuore Milano? Sono entrambi dè roma, bizantini, spesso mettono i bastoni tra le ruote, fanno il minimo indispensabile, e anche quel minimo lo fanno al minimo…
Il Comune sul tema graffiti è inqualificabile da almeno vent’anni, anche se ultimamente sembra che la situazione gli stia sfuggendo ancora più di mano.
Io mi domando, è normale che 4 ragazzine di 15 anni vadano a spasso di pomeriggio con l’armamentario per vandalizzare i muri? (Repubblica parla di uno stencil che io non so che sia, ma immagino non sia un pennarello).
Non vorrei fare il tipico lamentoso da web, ma se non troviamo un modo per ghettizzare ed umiliare chi vandalizza i muri, poi non lamentiamoci se viviamo nel lerciume o se girano cafoni prepotenti come quelli di questo articolo (dal Corriere di oggi)
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_maggio_23/monza-collettivi-imbrattano-2c70c98c-3f2b-11e7-a386-529fb6dcf067.shtml
E mi dica, lei come li umilierebbe?
Sarei interessato anche a sapere come li vorrebbe ghettizzare.
Seriamente eh, si sfoghi che qui su internet non la legge nessuno
Me l’ero già detto da solo che stavo facendo il vecchietto lamentoso da tastiera, comunque grazie per averlo rimarcato con tale squisita simpatia e signorilità! 🙂
Io, io ! Allora….. il Purple Predator credo sia uscito dal commercio perché produceva allergie alla pelle. Quindi, se avete visto Top Secret, sapete allora che c’è un gingillo svedese…… credo sia a presa rapida.
Prego, e si ricordi che voler vedere la gente umiliata è una patologia riconosciuta dal SSN, le consiglio di prendere appuntamento.
“Umiliare” è un semplice riferimento alla gogna elettronica che è un modo per stigmatizzare e marginalizzare i comportamenti antisociali (ad esempio è usata per esporre i nomi di chi è sorpreso a guidare ubriaco in molti paesi ed ha funzionato bene) – ma non son sicuro sia il sistema migliore contro i graffiti.
PS mangiato pesante ieri sera o litigato col capufficio?? 😉
@ lluca, al di la delle battute, ammetto che il mio post di ieei sera non fosse molto chiaro e anche un po’ infelice, mi spiace se l’hai preso male, non voleva essere lo spirito.
Le ribadisco che proporre di umiliare delle quindicenni è un comportamento deviato.
Credo che sia anche reato e di certo non si sognerebbe di farlo in un luogo pubblico. C’è anche il rischio che Urban File sia soggetto a cause legali inoltre.
Saluti
Suvvia, era palesemente un discorso in generale sui writers e come toglierseli di torno, non specifico sulle 4 ragazze.
Luca Molteni, non penso robertoq sia un BTK milanese. Poi tutto può essere per carità.
Grazie Lorenzo… ho capito solo dopo il tuo post cosa intendesse dire Luca!
Ho scelto un vocabolo che si presta a interpretazioni sgradevoli, scusatemi (e spero che comunque cosa intendessi veramente dire si sia poi capito). Ciao
Basterebbe far pagare a papino e mammina i costi ingenti di ripulitura maggiorati di multa circa 2000 euro a testina di min…
Poi ci penseranno i loro genitori a farle stare un Po contrite…
Lo stencil è un cartoncino che si taglia per creare una scritta o un disegno. Poi lo si appoggia sul muro e si passa lo spray per lasciare la scritta o il disegno sul muro. Una specie di normografo per chi fa street art