Milano | Tre Torri – Che meraviglia gli Orti Fioriti di CityLife

Dobbiamo dire che l’area dove dove sorgere la torre residenziale Libeskind, la Park Tower, temporaneamente allestita con degli orti in attesa di tempi migliori per poter costruire l’alta residenza, è stata una bella idea. E’ molto piacevole vedere, in piena città, degli orti ben tenuti.

Il progetto delle grandi aiuole disposte tra loro a comporre un percorso spezzato e all’interno delle quali si alternano coltivazioni orticole e piantagioni ornamentali. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’associazione Orticola di Lombardia secondo un progetto ideato dall’architetto paesaggista Filippo Pizzoni, vicepresidente dell’associazione e realizzato da Susanna Magistretti di Cascina.  Si tratta di uno spazio all’aperto a disposizione della città in cui colori e sapori permettono di riprendere contatto con la campagna.

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10 commenti su “Milano | Tre Torri – Che meraviglia gli Orti Fioriti di CityLife”

    • Mi sa che per bloccare la realizzazione della Park Tour dovrete impegnarvi un pò di più che solo un semplice orticello… Minimo ci vuole qualche scheletro di dinosauro sottoterra, tipo un trolliteco…

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  1. L’effetto è bellissimo, mi piace.

    In generale, va apprezzato come, nonostante City Life abbiagrossi ritardi e abbia avuto cambi di programma (inevitabili con progetti così grossi a ridosso di una crisi economica), si è cercato di dare un senso ad alcuni “buchi”. L’orto, il campo da golf, i campi da tennis (in arrivo), si vede che c’è attenzione.

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  2. Bellissimo. Speriamo cancellino la Park Tower! Probabile, visto il progetto fallimentare della Societá City Life, ormai alla canna del gas

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  3. A me l’orto piace (è testimonianza delle radici agricole delle nostre terre) ma delle due l’una: o hanno una deroga alla disinfestazione antizanzare che è obbligatoria nel territorio del Comune di Milano (nel qual caso in bocca al lupo coi residenti quando se ne accorgono) oppure quelle verdure non ho moltissima voglia di assaggiarle (per quanto a basso impatto siano i prodotti che usano)

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  4. E poi chi vorrebbe abitare sul rumorosissimo viale Eginardo a prezzi folli come quelli delle residenze gia’ costruite e ancora mezze vuote?

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