Milano | Fiera Tre Torri – E’ crollato un lato dell’insegna Generali a CityLife

Milano, Fiera Tre Torri.

Comunicato stampa di Generali:

In data odierna si è verificato un parziale cedimento dell’insegna delle Generali collocata sulla sommità della Torre Hadid, all’interno del complesso CityLife.

L’episodio è stato prontamente gestito con l’immediata messa in sicurezza dell’insegna stessa, senza che si registrassero danni a persone né a strutture circostanti.

A scopo precauzionale e a tutela della pubblica incolumità, Generali ha provveduto a delimitare e mettere in completa sicurezza l’area sottostante, ivi compreso l’edificio che ospita il CityLife Shopping District.

Tutto il personale della sede Generali continuerà a operare da remoto.

Le cause dell’incidente sono ancora in fase di valutazione. Generali fornirà tempestivamente tutti gli aggiornamenti del caso.

IL GRUPPO GENERALI

Questa mattina all’alba, 30 giugno 2025, è collassata la struttura che reggeva l’insegna rossa di Generali, per molti soprannominata il “fastidioso tappo della bottiglia”, come l’aveva definita qualcuno. Fortunatamente, l’insegna è crollata su sé stessa, rimanendo sulla sommità dell’edificio senza precipitare e causare danni a cose e persone.

La struttura tubolare, aggiunta alla torre nel 2018, non è caduta verso l’esterno ma si è accartocciata all’interno, evitando per un soffio danni rilevanti alla facciata della torre. In caso contrario, avrebbe potuto provocare gravi lesioni a sfortunati passanti o danneggiare l’area circostante. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente e l’area sottostante è stata prontamente messa in sicurezza. Per precauzione, è stata anche chiusa la fermata Tre Torri della linea M5.

Le cause del crollo non sono ancora state chiarite, ma si ipotizza un cedimento strutturale favorito dal caldo intenso di questi giorni. Le elevate temperature potrebbero aver causato un’eccessiva dilatazione degli elementi metallici della struttura, portandoli oltre il limite di tolleranza, determinandone così il distacco e infine il collasso. La struttura tubolare è aggettante e scarica il proprio peso sul ‘core’ centrale della torre.

Ora il lavoro dei tecnici sarà molto impegnativo, visto che si dovrà ricorrere allo smontaggio della struttura, alla sua rimozione, e eventualmente alla sua ricostruzione. Quindi tempi dilatati con montaggio anche di un’eventuale gru per le operazioni. Anche perché pare che già stia mettendo sotto sforzo un angolo della facciata.

La Torre Generali, conosciuta acnche come Lo Storto o Torre Hadid, progettata dall’architetta Zaha Hadid, è alta 177 metri, conta 44 piani ed è stata completata nel 2017. L’insegna rossa, alta circa 15 metri, è stata aggiunta nel 2018 (portando la torre a 190 metri circa). All’interno dell’edificio lavorano oltre 2.000 dipendenti del gruppo assicurativo Generali.

L’insegna non è mai stata particolarmente amata dal pubblico: troppo vistosa, di un rosso acceso che spiccava in modo invadente, e con una forma che molti paragonavano a un tappo su una bottiglia. All’epoca noi di Urbanfile avevamo provato a immaginare una soluzione diversa: sicuramente più costosa, ma forse più elegante. L’idea era di estendere le “vele” della facciata verso l’alto di una quindicina di metri, in modo da integrare l’insegna direttamente sulla vetrata, in bianco, con un effetto decisamente più armonico.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Andrea Cherchi, Stefano Gusmeroli, Papoff
  • CitylIfe, Fiera, Tre Torri, TorreGenerali, Insegna, Collasso, Crollo, Incidente, Torre Hadid, Lo storto

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Fiera Tre Torri – E’ crollato un lato dell’insegna Generali a CityLife”

  1. Si è lasciata andare lei stessa sotto il peso della sua bruttezza…

    Speriamo che adesso passino a una soluzione light come quella proposta da UF

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  2. Poteva essere una tragedia. Mi auguro che i progettisti dell’insegna vengano indagati e poi radiati dall’albo degli architetti.

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      • Le università di architettura e di ingegneria sono saldamente nelle mani dei comunistoidi. È risaputo. E non da ieri.
        Lei che da sempre vota a sinistra è parte di questo problema.
        Il non capirlo qualifica perfettamente la sua bassa levatura, praticamente rasoterra.
        Almeno abbia il buon gusto di tacere

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    • se ci sono dei responsabili (e ribadisco il “se”) non saranno certo gli architetti dato che questi aspetti non li competono e i professionisti responsabili di calcoli e certificazioni sono altri, nella fattispecie ingegneri.

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  3. …e vogliamo costruire delle centrali nucleari in un Paese che non riesce a tenere su un’insegna per più di 5 anni?
    Facciamo i seri, dai.

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    • Se è per questo costruiamo ponti che crollano. Non dimeno continuano a chiamarci a fare ponti in tutto il mondo.
      Pensa che c’è gente che paragona insegne a centrali nucleari.
      Vedi come siamo messi.

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  4. Opera voluta dall’amministratore delegato in preda a megalonamia dopo aver visto il suo grattacielo decisamente più basso di quelli vicini. Sicuramente costruita in fretta e furia al limite della legalità, chi lavora ai piani alti di Generali già sa… Nei prossimi giorni si avranno notizie più chiari sicuramente.

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  5. La cosa più inquietante è lo sforzo immane, dal punto di vista progettuale e realizzativo, che è stato fatto per realizzare questa discutibile insegna. All’epoca (inizio 2018) ho seguito giorno per giorno le fasi realizzative dell’opera e ancora oggi non mi capacito di come non siano riusciti a valutare soluzioni alternative: all’epoca anche soltanto consultando il noto forum Skyscrapercity comparvero numerose soluzioni interessanti che non richiedevano quel mastodonticamente inutile sbalzo dal nucleo centrale.

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  6. A parte qualche vecchio grattacielo a New York (H&M, Allianz, Metlife), soltanto a Milano si vedono mostruosità del genere: grattacieli che hanno sulle facciate l’insegna della società/istituzione che ospitano.

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  7. Grazie o Dio Sole che con la tua potenza ci hai liberato di quell’obbrobrio.
    E che l’esempio dei nostri profeti di Urban File possa illuminare le menti di coloro che andranno a ripristinare la scritta.

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  8. Attenzione potrebbe succedere…

    – potrebbe succedere che magari Generali decida di ascoltare tutti gli architetti, urbanisti e designers che da anni riconoscono quella scelta come sproporzionata, volgare e che rompe la verticalità del disegno.
    – ⁠potrebbe succedere che forse Generali riconosca che a suo tempo si era comportata un po’ come il padrone di casa gradasso, di fronte agli altri players stranieri: “questa e’ casa mia e qui faccio vedere chi ce l’ha più grosso e chi comanda”.
    – ⁠potrebbe succedere che decidano di sostituirla con una insegna più affine al decoro urbano e magari (…ups) alla sicurezza.

    Potrebbe succedere.
    Ma non succederà.

    La rifaranno uguale.

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  9. Speriamo siano assicurati…!

    A parte la battuta che davvero viene spontanea, nient’ altro da dire che…bravissimi, ma che bella pubblicità, veramente fornisce l’ idea di un’ azienda seria e responsabile, cui affidarsi per la propria sicurezza.
    Ma che paese è il nostro…ma in che mani siamo? Cioè qui si tratta del non plus ultra della nostrana elite economico finanziaria, eppure se solamente avessero avuto lo scrupolo di rispettare Milano e installare un’ insegna, come proposto dal sempre logico e razionale Urbanfile, meno pacchiana, tutto questo non sarebbe successo e meno male che è andata bene, si può solo immaginare cosa poteva succedere.

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