Milano | Quadrilatero – Via Monte Napoleone e la riqualificazione

Come ha detto il Sindaco Beppe Sala, le vie della moda devono essere assolutamente riqualificate, soprattutto perché sono una delle principali immagini turistiche della città.

Da oltre un decennio si parla di una riqualificazione di via Monte Napoleone (Montenapoleone tutto unito è la fermata della M3) se non addirittura la pedonalizzazione dell’intera via della moda.

Qualcosa si stava muovendo già qualche mese fa,  con l’annuncio che, grazie ai soldi degli oneri di urbanizzazione dell’Apple Store (ma possibile che il Comune sia così in bolletta da non poter avviare questi interventi di riqualificazione senza ricorrere a sponsor o a grandi interventi?) forse si sarebbe potuto intervenire anche nel Quadrilatero.

Adesso, come abbiamo detto, il Sindaco Sala ha ribadito la questione in occasione di un’intervento all’inaugurazione della scuola di design Raffles, così il Comune assieme al comitato di via Montenapoleone District (l’associazione che riunisce commercianti, proprietari immobiliari e residenti della zona) sta progettando un intervento che sarà esteso alle vie limitrofe di Sant’Andrea, Verri, Bagutta, del Gesù, Santo Spirito e Borgo Spesso.

Il progetto potrebbe esser presentato alla città già da ottobre prossimo e attivato il prossimo anno (speriamo).

L’associazione di via Monte Napoleone ha già trovato uno sponsor che potrebbe partecipare già con il 60%.

Unica differenza con le vecchie proposte di “pedonalizzazione” però è il mantenimento della corsia carrabile al centro (forse per permettere il passaggio dei taxi?), mentre saranno eliminati i parcheggi laterali, quindi i marciapiedi saranno allargati e piastrellati in pietra.

Esempio di marciapiedi allargati e messi in sicurezza con passaggio carrabile al centro (città di Bordeaux, Francia)
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Quadrilatero – Via Monte Napoleone e la riqualificazione”

  1. Spero bene che vengano eliminati i parcheggi che letteralmente soffocano le vetrine dei negozi e portano i clienti a camminare in mezzo alla strada senza neanche vedere cosa si propone in vetrina. Penso soprattutto alla via Borgospesso, degradata all’inverosimile, sporca e con i motorini parcheggiati quasi dentro ai negozi.

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  2. Considerando che i rappresentanti del Comune ammettono candidamente che non hanno un euro (a parte la riapertura del canalino naviglino) per l’arredo urbano (tra l’altro in questo caso per via Montenapoleone dove i negozianti pagano decine di milioni di euro di tasse ogni anno), anche perchè tutte le tasse dei Milanesi se le arraffa roma, e oltre a quelle il Comune è anche costretto per recuperare qualche euro a mettere autovelox, multe e aumentare in maniera spropositata il costo delle strisce blu dei posteggi, bene a questo punto, direi di procedere rapidamente e celermente verso il progetto che era stato esposto in un post precedente:
    “Fossi nel Comune inoltre prenderei in considerazione l’idea di creare una municipalizzata (come Sea e Atm) per gestire le vie principali di Milano come dei veri e propri centri commerciali, quindi anche con la possibilità di gestire la sicurezza, l’arredo urbano, la possibilità di costruire parcheggi sotterranei convenzionati con i negozi, iniziative di intrattenimento, addirittura realizzare coperture delle vie ecc. Anche i negozi sia del piccolo negoziante che delle multinazionali si potrebbero affiliare come i negozi dei centri commerciali. Questo anche per diminuire la pressione competitiva dei centri commerciali e dell’ecommerce nei confronti dei piccoli negozianti. Poi in futuro la stessa municipalizzata potrebbe essere privatizzata. Se non si vuole creare una municipalizzata ad hoc si potrebbe indire una gara per dare in gestione le vie alle società che già gestiscono i centri commerciali. Questo anche eviterebbe la realizzazione di nuovi inutili centri commerciali, dal momento che le stesse vie principali di Milano diventerebbero dei centri commerciali: Corso Vittorio Emanuele, la Galleria, Via Dante, Piazza Cordusio, Piazza San Babila, via Montenapoleone, Corso Buenos Aires, Corso Vercelli ecc. Questo anche consentirebbe al capitale mondialista, internazionalista, avido e famelico, sempre alla ricerca di nuove possibilità di investimento quindi di succosi guadagni, di avere una valvola di sfogo, senza dover necessariamente distruggere i piccoli negozianti.”

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  3. Peccato che non si pedonalizzi totalmente, ma che almeno questi lavori si facciano in fretta, Monte Napoleone assomiglia più a una via di periferia che a una delle vie più costose al mondo. È assurdo che per qualificare poche centinaia di metri di strada si aspettino decenni. Marciapiedi stretti, sconnessi, soffocati da motorini parcheggiati e pali di ogni tipo sono anacronistici per una zona così ricca e frequentata.

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    • Quanta verità in questa frase!
      Altro che le pseudo-riqualificazioni nostrane dove i pedoni sbattono continuamente contro un arredo urbano piazzato senza logica, i ciclisti sono costretti a vagare zigzag salendo e scendendo dislivelli in continuazione e gli automobilisti sono gli unici che non ci rimettono mai…

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  4. Senti Anonimo del post delle 16,42…guarda che ti ho riconosciuto. Scrivi sempre le stesse chilometriche stronzate, cambiando qualche virgola e invertendo qualche frase.

    Invito tutti coloro che hanno commentato questo argomento, ad andarsi a leggere l’ articolo di ieri che parlava delle celebrazioni dei 150 anni della Galleria Vittorio Emanuele, dove questa mente disturbata ha scritto un pistolotto quasi identico a questo, ma ancora più folle (la super Galleria).

    Anonimoooo….ma falla finita!!!

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  5. Ma cosa aspettano?? Fate presto!! Va benissimo anche con la sede centrale lasciata aperta alle auto (si spera solo di lusso come all esterno di Harrods a Londra o LV sugli champs elysees..) giusto anche fare i parcheggi (con servizio Car Valet possibilmente) nonostante ci sia a capo e coda M3, M1 e fra una ventina d anni (se vanno avanti con questo ritmo) M4

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