Milano | Comasina – L’angolo Nord-Ovest immerso nel verde: seconda parte

2016-07-23_Comasina_21

Abbiamo visto il contesto della Comasina nell’articolo precedente, adesso vi mostriamo alcuni elementi più “spirituali” del quartiere, come la Chiesa San Bernardo e il Santuario del Sacro Cuore, nella via omonima.

Il quartiere Comasina è stato all’epoca -1953/1969- uno degli interventi dall’Istituto Autonomo Case Popolari più impegnativi: 84 edifici in un contesto autosufficiente, che lo resero «la maggiore realizzazione non solo dello IACP di Milano ma di tutti gli istituti d’Italia».

C’è una chiesa moderna che sovrasta molte atre sull’orizzonte di Milano, con una buffa forma, si tratta della cupola della parrocchiale della Comasina, San Bernardo.

La chiesa è opera di Angelo Sirtori, e si trova al centro del quartiere Comasina.

Il primo nucleo del complesso parrocchiale di San Bernardo alla Comasina fu realizzato nel 1957. La chiesa, che è il fulcro del quartiere, si trova in Piazza Pietro Gasparri ed è costituita da un cilindro di mattoni a vista con un diametro di 30 metri e alto 20 metri, scandito da venti pilastri in cemento armato su cui si imposta l’enorme copertura a tenda che svetta fino a 49 metri dal suolo.

L’edificio è composto da due piani, uno seminterrato costituito da sale riunioni e ricreative e spazi deposito, l’altro piano rialzato costituito dalla chiesa vera e propria a pianta centrale.

Dalla piazza si accede al sagrato della chiesa per mezzo di un’ampia scalinata: due grandi portali al centro della facciata circolare permettono di arrivare all’interno della chiesa.

L’interno è molto suggestivo, illuminato da feritoie a colombaia e da una corona posta tra il tamburo delle pareti e la cupola. Altre vetrate colorate si trovano all’ingresso e nella grande abside dell’Altare. Al suo interno si trovano dei dipinti d’epoca (forse provenienti da altre parrocchie scomparse nella diocesi milanese), così come il coro e altri arredi.

Di fronte, nella piazza si trova una fontana. Si tratta di una fontana realizzata negli anni Sessanta, ed è un catino a perdere di circa 600 mq costituito da un bacino rotondo, rivestito internamente, con al centro una scultura astratta in bronzo e una serie di zampilli alla base di questa. Una passerella formata da lastre di cemento accostate attraversa il bacino da un lato. Completano la struttura due fioriere di forma quadrata, collocate su una piattaforma rotonda in cemento, a sbalzo sul bacino.

 

Nel quartiere si trova anche un altro edificio religioso, il Santuario del Sacro Cuore, un bell’edificio costruito nel 1955-56 da Paolo Costermanelli, architetto piacentino specializzato in edifici sacri.

Anche quest’edificio è caratterizzato da una grande cupola, al contrario della parrocchia di San Bernardo, in mattoni a vista, il santuario ha candide pareti in marmo. L’interno, suggestivo e raccolto, è abbondantemente decorato da bei mosaici dell’epoca.

Fonti:

Lombardia beni Culturali.

Fontane di Milano Comune di Milano – Direzione Tecnica

Paolo Costermanelli, Il nuovo santuario del Sacro Cuore in Milano, Milano Goerlich 1956

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