Nell’ambito di iniziative in corso per migliorare l’esperienza dei visitatori presso la Pinacoteca di Brera, uno dei più importanti musei d’arte d’Italia, lo studio d’architettura Front ha completato il progetto concettuale di un nuovo ponte pedonale in vetro e acciaio strutturale che collega gli spazi espositivi esistenti della Pinacoteca con Palazzo Citterio, nuovo spazio che ospiterà le ampie collezioni di arte moderna italiana e non, in un edificio storico adiacente.
Palazzo Citterio ospiterà la collezione d’arte moderna del museo, mentre le esistenti gallerie della Pinacoteca Brera continueranno a ospitare la collezione dei capolavori dal Medioevo fino alla fine dell’800.
Front è stato lieto di fornire servizi di consulenza progettuale per aiutare la Pinacoteca a realizzare la loro ambizione di esprimere la continuità tra le collezioni storiche e moderne. Il ponte pedonale, quindi, funge da passaggio tra epoche storiche e stili, offrendo ai visitatori un’esperienza di percorso contemplativa, prima di entrare nella nuova ala.
Il ponte è delicatamente elevato al di sopra dell’Orto Botanico più antico di Milano, con pilastri sottili che toccano il sottostante giardino in una sola posizione e evitano danni a qualsiasi albero nel sito. I pannelli in vetro strutturale senza struttura e le finiture in acciaio inox dematerializzano visivamente la struttura riflette gli alberi e gli edifici circostanti mascherandosi leggermente. Questo approccio è conforme alla prassi di progettazione dell’utilizzo di interventi rispettosi del contesto storico. Front ha un’ampia esperienza in questo settore, spesso impiegando avanzati sistemi di vetro strutturale, avanzate ricerche di materiali e analisi innovative per ottenere una visione di design minimalista.
Ed ecco il video con una visione “meno statica” di quelle dei rendering fotografici. Noi la troviamo un’innovativa e molto bella soluzione, neanche tanto invasiva per un orto botanico che si vedrebbe da una prospettiva differente.
ammessa l’accettabilità di questa intrusione dell’acciaio e del vetro, guardando foto e video mi salta all’occhio un primo grande errore: se vuoi armonizzare una struttura artificiale con la vegetazione, devi creare linee curve, devi seguire le anse. Non puoi dividere in due la natura con una linea retta e squadrata che sembra una lama tagliente.
Sono d’accordo con CM. Ciao
Semplice: piu’ è dritta piu’ è minimalista e meno viibile. La passerella in sè è gradevole. Ma a questo punto voglio la stessa passarella anche tra La Scala e Palazzo Marino, tra il Castello Sforzesco e la Triennale e tra la Villa Reale e il Museo della Scienza.
Sarebbe bellissimo avere anche queste altre passerelle di cristallo che dici te.
Approvo.
Ragazzi, diamoci una calmata, mica stanno abbattendo e ricostruendo… è poco più di un prefabbricato…. se ai nostri nipoti o bisnipoti non piacerà più, la smonteranno e amen & pace.
A meno che naturalmente la sovrintendenza del 2117 non decida che sia un pregiato esempio di architettura del primo XXI secolo da conservare a tutti i costi.
Bellissima questa passerella.
Sembra un compound di fantascienza immerso in una coltura idroponica da nave stellare.
Approvato!
Compound ? Ok WF, tu ti droghi! ne sono quasi certo 😉
Ma l hai detto come se fosse una offesa, scusa?
?????
affatto, ci mancherebbe, guadagni simpatia, ma allo stesso tempo mi diventi “meno credibile” quando si parla di passerelle sospese ecc. 😉 Vabbeh, se ti candidi sindaco non ti voto, ma qui resti il mio preferito. Quanto sono diplomatico!!!
Ok allora ritiro la candidatura, basta che mi date l’assessorato ai dissuasori del traffico
?????
A me piace molto
Chiunque abbia studiato ingegneria sa che quei pilastrini sono una sfida pressoché impossibile… Non vorrei trovarmici sopra con un po’ di vento… ammesso che qualcuno ardisca nel progettarli e costruirli…
Tu che hai studiato ingegneria ti sei accorto che la struttura è ad angolo e quindi I pilastrini lavorano solo a compressione?
Orrenda. Ma invece di una passerella, un collegamento pedonale che passi attraverso l’orto botanico a livello terra, no?
Mi chiedo se sia fattibile strutturalmente una cosa del genere con quei pilastri ed elementi sottili con tali campate. Se ci riescono sono ammirevoli. Ho dei seri dubbi che finisca per apparire così leggera ed eterea.
Ma invece di farla lì non si potrebbe farla sulla martesana che unirebbe il parco di crescenzago alla pista ciclabile , l ultimo ponte é l incrocio via Adriano viale Padova , poi l altro attraversamento é a colgono , mi stupisco che chi commenta qua sopra sia favorevole alla riapertura della martesana sia poi favorevole anche alla passerella che non serve a niente , invito il signor Roberto d informarsi della domanda della zona due per il progetto del ponte
Ma qui siamo ancora fermi all’idea? O c’è stato un passo in avanti ?