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Milano | Castello – Piazzale Cadorna: primo intervento al decoro

Dunque, nel settembre scorso, avevamo notato quanto fosse indecorosa piazzale Cadorna, piazza frequentatissima dai cittadini che la attraversano per recarsi nei posti più disparati, utilizzando la rete di trasporti che qui è molto importante, vista la presenza della stazione ferroviaria e di due linee della metropolitana.

Come avevamo fatto notare, la sciatteria di questa piazza era evidente anche nella trascuratezza dei vasi lasciati al loro destino con le piante oramai secche da diversi mesi. Ora il Comune è finalmente intervenuto spiantando gli alberelli in attesa di ripianterai qualcosa nei mesi appropriati. Almeno è un passo avanti, sperando che i vasi non rimangano “vuoti” a lungo.




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Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


11 thoughts on “Milano | Castello – Piazzale Cadorna: primo intervento al decoro

  1. P. Zambusi

    Tranquilli, si riempiranno presto.. Di Rifiuti!! Noi tutti aspettiamo ancora gli interventi di ripulitura e manutenzione straordinaria (ammesso che vi sia quella ordinaria) promessi dalla Rozza ad inizio 2015..

  2. Renato S.

    E magari hanno cambiato i filtri e l’acqua alla fontana che puzza di putrido peggio dell’Olona quando aprono la tombinatura?

  3. -Ale-

    Bene che si muovano.
    Però questi vasi giganti non mi sono mai piaciuti. Perchè mettere dei vasi giganti anzichè piantare degli alberi? Lo spazio c’è, soprattutto in via Minghetti.
    Ho sempre la sensazione che siano temporanei.
    Piuttosto potrebbero essere usati al posto dei jersy di cemento come protezione dei luoghi sensibili della città.

    1. Anonimo

      Sotto Via Minghetti non c’è la MM2?
      Il vaso gigante è veramente il minimo sindacale ma è sicuramente meglio di niente (specie se ci mettono dentro qualcosa), anche se sarebbe stato bello togliere il bitume, insomma non si mandava in bancarotta il bilancio comunale!

  4. Nicola

    Ottima la proposta di Ale, anche secondo me lì sono ingombranti. Al loro posto si potrebbe pensare a un breve itinerario ciclabile che dalle stazioni del Bikemi possa portare verso il Castello. Ora se si prende una bici condivisa si deve fare il giro dell’oca per andare nell’area pedonale del Castello, basterebbe 1 m di spazio o poco più (proprio quello dei vasoni) per creare un passaggio sicuro.

  5. Wf

    I vasi di bronzo sono belli
    Ma cosa sono quelle schifezze rosse e verdi che si vedono sullo sfondo.
    Sembra una bidonville rosso verde.

    Non è che uno va li a dormire e monta su qualsiasicosa…
    Toglietele subito.

    1. Anonimo

      Ci sono un centinaio di Piazze di Milano in condizioni miserevoli prima di demolire il lavoro di Gae Aulenti (che puo’ anche non piacere ma che a differenza di tante delle chiacchiere odierne, e’ stato fatto)
      Sistemiamo la viabilita’ piuttosto che in bici rischi la vita tra cadorna e via Carducci…

  6. ...

    Quella piazza va rifatta completamente a misura di pedone. La stazione dei treni e quella della metropolitana in ora di punta vomitano centinaia di migliaia di persone che poi non hanno uno sbocco perché soffocate da tre strade incomprensibilmente ultra trafficate per essere in pieno centro città. Vanno creati sbocchi pedonali con marciapiedi allargati e ridotto in traffico veicolare. Per quanto riguarda un passaggio in bicicletta concordo in pieno con anonimo. Lì si rischia la VITA e la ciclabile di via Carducci equivale ad una roulette russa. Speriamo che questa amministrazione ci metta la testa perché prima o poi il morto ci scappa di sicuro.

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