Milano | Porta Nuova – Inaugurato il Parco Biblioteca degli Alberi

Oggi, finalmente, si è inaugurata la Biblioteca degli Alberi, il nuovo parco pubblico di Milano, il terzo per dimensione nel centro città, a Porta Nuova, tra l’Isola e piazza Gae Aulenti. Il parco, disegnato dallo studio Inside Outside|Petra Blaisse di Amsterdam, è stato realizzato da COIMA che, a giugno 2015, è subentrata al Comune di Milano nell’attuazione dei lavori come intervento da realizzare a scomputo del grande progetto urbanistico di Porta Nuova.

All’inaugurazione erano presenti il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran, il Fondatore e CEO di COIMA Manfredi Catella e la progettista Petra Blaisse.

Foto Andrea Cherchi

 

 

“Con il completamento della Biblioteca degli Alberi – dichiara il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – la vecchia area delle Varesine lascia definitivamente spazio a Porta Nuova divenuto, grazie ad un progetto ambizioso e vincente, un modello di trasformazione urbanistica a livello internazionale. Qui il centro direzionale si è ingrandito con avveniristici grattacieli che hanno ridisegnato il volto e lo skyline della città. Qui sono state realizzate nuove residenze e il parco, che oggi inauguriamo, è prova di una Milano che diventa sempre più verde. A Porta Nuova è stato fatto tutto all’insegna del bello, coinvolgendo architetti, paesaggisti e designer, italiani e stranieri, di livello mondiale. La Biblioteca degli Alberi, con la sua varietà, sorprenderà i milanesi e li accompagnerà in una esperienza del verde davvero straordinaria, come nelle più belle città del mondo. Succede a Milano e di questo siamo molto orgogliosi”.

“Apre oggi un parco pubblico molto atteso non solo dai residenti di Porta Nuova, che vedono completare l’intervento urbanistico sul quartiere, ma dai tantissimi milanesi che frequentano e amano questa parte nuova di città – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran -. È un parco innovativo, con caratteristiche riconducibili alle aree verdi progettate nel nord Europa  per quanto riguarda la varietà e ricchezza della vegetazione. Biblioteca degli Alberi rappresenterà una novità anche dal punto di vista della gestione, per cui il Comune ha indetto un bando pubblico con l’obiettivo di garantire elevati livello di manutenzione e sicurezza a costo zero per la collettività. È un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato che contiamo di replicare ancora nei prossimi anni, che vedranno la nascita di almeno 20 nuovi parchi in città”.

Manfredi Catella ha commentato: “Biblioteca degli Alberi rappresenta il completamento della rigenerazione di uno dei più ampi scali ferroviari trasformati dal dopoguerra ad oggi. Ci sono voluti molti anni dall’avvio – nel 2005 – e il lavoro di decine di migliaia di persone ed aziende, in un impegno comune pubblico e privato. Il parco racchiude in sé valori che devono essere propri dei progetti urbani: sviluppi che portino valore al territorio ricucendone frammenti, che siano espressione della vocazione italiana del saper fare città attraverso architetture di eccellenza, luoghi di socialità e di scambio quotidiani”.

Biblioteca degli Alberi presenta caratteristiche che lo differenziano dagli altri parchi cittadini. L’assenza di recinzioni consente una continuità degli spazi pedonali fra la sede della Regione Lombardia, Piazza della Repubblica e Piazza XXV Aprile e crea in questo modo l’area pedonale più grande di Milano con i suoi 170.000 mq e 5 km di piste ciclabili. Il parco presenta una grande varietà di essenze delicate distribuite in giardini dal design contemporaneo: una biblioteca botanica urbana con uno straordinario patrimonio vegetale composto da 500 alberi, oltre 135.000 piante di 100 specie diverse e 22 foreste circolari, disegni creati non solo dalla vegetazione ma anche dai sentieri arricchiti da frasi botaniche e poetiche che attraversano il parco, creando una scacchiera di stanze verdi.

Il risultato è una distesa di campi irregolari, campi fioriti, prati, piccole piazze e foreste circolari, un labirinto e aree attrezzate con arredi progettati su misura. Un parco caratterizzato da elevata complessità progettuale, per l’innovazione dei materiali e per la flessibilità che caratterizza l’uso degli spazi, pensati per favorire e accogliere molteplici attività. I due elementi, combinati, rendono Biblioteca degli Alberi un caso sperimentale, e un modello innovativo di parco di ultima generazione.

Il primo lotto del parco era stato inaugurato a marzo 2017: un’area verde di 7.500 metri quadrati in via de Castillia intorno alla Fondazione Riccardo Catella e all’Incubatore per l’Arte, con 3 tipologie di alberature, 44 alberi, due campi da bocce, giochi d’acqua e un parco giochi accessibile anche a bambini con disabilità. Il progetto ha previsto in quest’area anche orti didattici (circa 260 mq), che ospitano sempre un programma di laboratori di orticoltura urbana aperti alla cittadinanza gestiti dalla Fondazione Riccardo Catella. Durante le fasi di cantiere, nell’ambito del programma Porta Nuova Smart Community, l’iniziativa MiColtivo nel Parco ha coinvolto oltre 2.700 cittadini nella semina collettiva dei prati, piantumazione delle aiuole fiorite e degli alberi e nel programma culturale do concerti, laboratori negli orti e laboratori creativi.

Il Comune di Milano pochi giorni fa ha aperto un bando per individuare un soggetto privato che si occupi della gestione, manutenzione e sicurezza del parco. In questo modo sarà garantito un elevato standard manutentivo, specifico e adeguato al suo concept, le cui spese gestionali sarebbero superiori al costo medio di gestione delle aree verdi cittadine. Al bando, che sarà aperto fino al 19 novembre, ha partecipato Fondazione Riccardo Catella – diretta da Kelly Russell Catella – insieme a COIMA SGR.

Biblioteca degli Alberi, il polmone verde di Porta Nuova, è da oggi un nuovo spazio pubblico per la città: elemento centrale in tutto lo sviluppo dell’area, anello di congiunzione fra gli spazi pubblici del progetto – come Piazza Gae Aulenti, ormai vera e propria agorà per cittadini e turisti – le infrastrutture, le architetture verticali e orizzontali dei quartieri circostanti. Con la realizzazione del parco è così sostanzialmente ultimata Porta Nuova.

E il verde continua a crescere in città. Tra meno di un mese, sabato 24 novembre, verrà inaugurata una nuova porzione di 70mila mq del parco di Cascina Merlata, che si somma agli 82mila mq già realizzati nel 2015.  Proprio a ridosso della nuova area verde verrà realizzato anche un grande plesso scolastico pubblico con scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

 

“La scuola aspetta il cortile!”. Questo era lo slogan della protesta di alcuni genitori della scuola primaria Confalonieri, nel quartiere Isola presenti per far sentire la loro voce e armati di cartelli, al sindaco presente per l’inaugurazione del nuovo parco di Porta Nuova. “Da oltre due anni i nostri bambini non possono fare attività in cortile perché è inagibile”, dicono i genitori.

I lavori dovrebbero partire finalmente settimana prossima – così li ha rassicurati il Sindaco – ma anche all’interno dell’edificio scolastico ci sarebbero alcuni interventi da fare. Naturalmente ha protestato anche il comitato di Quartiere Isola, contento solo a metà per l’inaugurazione del Parco botanico che completa un altro tassello della riqualificazione dell’area posta tra l’Isola, Porta Garibaldi e le Varesine: “Chiediamo attenzione, perché aumenteranno sempre di più la movida, i turisti e i parcheggi selvaggi, dato che manca un piano di nuovi posti auto. Bene che il nostro quartiere sia vissuto, male se è usato e abusato”, sono le conclusioni dei residenti che chiedono regole chiare all’amministrazione comunale.

Foto Roberto Arsuffi

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20 commenti su “Milano | Porta Nuova – Inaugurato il Parco Biblioteca degli Alberi”

  1. Comunque bisogno dire che l’italiano medio è veramente difficile da accontentare. Gli abitanti del quartiere isola hanno visto negli ultimi anni raddoppiare il valore m2 delle loro abitazioni e la creazione di un bellissimo parco in un quartiere che era pressoché senza verde, bruttino ed infestato di Viados.

    Cosa fanno per ringraziare ? Protestano perché preoccupati da una possibile futura movida…

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        • Ma cosa ci voleva ad evitarsi la figuraccia dei genitori della scuola elementare con giardino inagibile da due anni mentre si inaugurava il mega parco a gestione privata?
          Cioè son cose che capitano, ma ad essere più sul pezzo bastava velocizzare i lavori un mese fa e si faceva figura migliore. Non tutti son sul pezzo in Comune, come se viaggiassero a due velocità.

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    • Abito all’Isola da 15 anni e chi ha protestato per i posti auto non mi rappresenta.
      Oltretutto la richieste di un “piano” per i parcheggi non significa nulla perché posto per nuovi parcheggi all’Isola non ce n’è.
      D’altra parte se il costo delle case è lievitato è anche perché l’Isola è un quartiere dove, grazie a trasporto pubblico, isole pedonali e piste ciclabili, oltre a scuole, negozi e servizi di ogni tipo a portata di mano, si può fare veramente a meno dell’auto.

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  2. Wow psettacolare.
    Bravissima la giunta sala che al contrario di altre giunte i lrogetti li chiude e conclude.

    Così come in darsena che si era arenata in un Pantano, come mo,tissi altri progetti bloccati e arenati, qui ha condotto e concluso tutti i lavori.

    La milano del fare… e finire.
    ??
    Bravissimi e pragmatici.
    Onore al merito.

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    • Wf se vuoi far polemica falla meglio…la Darsena era ferma per il ricorso al Consiglio di Stato del costruttore dopo che il Comune gli aveva tolto parcheggio (ed appalto).
      Cioè sulla storia del concludere i lavori ci abbiamo (giustamente) vinto una campagna epica nel 2011, ma adesso son passati 8 anni.
      Tra l’altro siamo ormai talmente sbilanciati sui privati per i nuovi progetti ed iniziative che al primo che fallisce o se ne va, scoppia la rivoluzione.

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      • Le cose è più importante saperle gestire e portare a compimento piuttosto ché pensarle.

        Non è che se io penso di scoprire l America mi chiamo cristoforo colombo.

        Mi chiamo cristoforo Colombo perché l’America la ho scoperta andandoci con le caravelle… mica a casa con le idee e le mappe..
        ??

        Sulla luna ci deci riuscire ad andare non dire prima che vuoi arrivarci.
        Lo deci fare e realizzare. Portare a compimento.
        Chiacchiere stanno a zero.
        Fare fare e completare.
        No blavlvabla

        Serenase e supercazzole

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        • Qualcuno dica a Wf che il progetto di Porta Nuova, di City Life, della M4, della M5, dell’Expo, di Cascina Merlata e di decine di altre cose sono frutto delle giunte di centrodestra (Albertini e Moratti).
          Qualcuno gli dica anche di scrivere in maniera più comprensibile senza errori di sintassi e grammatica, perché quanto ha scritto qui sopra è veramente frutto di un analfabetismo funzionale da far paura in un utente con accesso a internet.
          Un’ultima cosa: l’area è formata da grandi prati e da pochi alberelli in fieri. Come hanno contato 135mila piante? Dove sono? Avranno mica contato i fili d’erba, spero…

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  3. il parco in sé non mi ha entusiasmato e non comprendo la necessità di rivolgersi ad un archistar per un progetto del genere. Ciò detto, attendo con curiosità la crescita degli alberi e lo sbocciare dei fiori.
    Bellissima invece la vista a 360° di tutta la zona e la continuità con Piazza Gae Aulenti

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  4. Veramente un pessimo risultato, come volevasi dimostrare hanno piantato tre alberi in croce. Comunque un progetto completamente ERRATO, li dovevano metterci le tre torri di Citylife, il parco lo si faceva allo scalo Farini.

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    • Quella di Porta Nuova è un’operazione urbanisticamente riuscita perché fatta nel posto giusto.
      Tuttavia l’architettura non sempre entusiasma.
      Anche questo parco ha alcune cose belle ma molte altre criticabili, a cominciare dal fatto che non invita a fermarsi in nessun punto; inoltre che l’eccesso di prospettive in tutte le direzioni nessuna delle quali chiude su qualcosa che funga da fondale fa sembrare il parco più piccolo di quello che è. Si potrebbe proseguire con la dimensione eccessiva di certe distese erbacee per finire con la mancanza d’ombra e la sovrabbondanza di superfici pavimentate.
      Infine il tutto appare assai fragile sotto il profilo manutentivo, soprattutto in considerazione della grande quantità di persone che è prevedibile si riverseranno su questo parco.

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      • Il mio commento era riferito alla decisione di creare un parco in quell’area, non al progetto di Porta Nuova in toto. In quasi tutte le grandi città i grattacieli sono concentrati in un’unica zona, l’impatto visivo e di skyline sarebbe stato nettamente migliore se fossero stati concentrati tutti li. Sopratutto in una città come Milano che non avrà mai la quantità di grattacieli come NY, Shanghai o Londra.

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  5. wf non conosce la storia di milano perchè è un giargiana, cosa vuol dire bisogna portarli a termine, se i contratti sono già fatti e le scelte sono già prese quale sarebbe il valore aggiunto della giunta pisapia e sala?
    Per la milano del 2030 per ora questi due sindaci non hanno prodotto nulla.
    Nemmeno deciso cosa fare….

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