Milano | Verde Pubblico – Sedicimila nuovi alberi in città

Saranno piantate in parchi, aiuole, viali e parcheggi. In via Assiano il primo intervento di Phytoremediation. Maran: “Verso una Milano 2030 sempre più verde”. E sabato si inaugura un nuovo lotto di Parco di Cascina Merlata

Pioppi, aceri, frassini, querce. Ma anche liquidambar, tigli, robinie e sophore. Sono sedicimila gli alberi che verranno piantati a Milano nei prossimi mesi, a fronte di una stima di bambini nati nel 2018 che ammonta a 10.200 (erano 8.537 a ottobre). Una tendenza, quella sulla piantagione, in crescita rispetto agli anni passati: nel 2017 erano stati 14.921 i nuovi alberi mentre nel 2016 circa 9.200 (+ 74% di interventi in due anni).

A dare il via ufficialmente alla stagione agronomica 2018/19 è stato oggi, Giornata nazionale degli alberi, l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran, collaborando alla piantumazione delle otto lagerstroemie che da oggi rinverdiscono le nuove aiuole di via Bernina, riqualificata anche con un intervento di allargamento dei marciapiedi.

“È un piano ricco e diversificato che comprende sia parchi e giardini sia viali, filari e parcheggi della città – dichiara l’assessore Maran -. Da un lato quindi rafforziamo il patrimonio arboreo nelle grandi aree verdi, dall’altro rendiamo più belli e sostenibili dei luoghi urbani di passaggio. Anche il numero delle alberature cresce, e lo farà maggiormente nei prossimi anni con il piano di forestazione su scala metropolitana cui abbiamo iniziato a lavorare insieme al Politecnico per costruire insieme la Milano del 2030. Una città molto più verde, con almeno venti nuovi parchi, la realizzazione del grande Parco Metropolitano e tre milioni di nuove aree agricole. E sabato 24 è già tempo di inaugurare una nuova porzione di parco a Cascina Merlata”.

I sedicimila nuovi alberi (compresi quelli in sostituzione di tutti gli alberi abbattuti perché malati o caduti a causa del maltempo), insieme ad oltre 4.900 arbusti, andranno ad arricchire il patrimonio di 464.761 esemplari in città, di cui 234.437 gestiti direttamente dal Comune attraverso il Global Service di MIAMI scarl.

In particolare, gli interventi saranno sviluppati secondo cinque direzioni:

• Creazione di nuovi filari alberati: nasceranno in diverse aree della città tra cui via Missaglia/via Pienza – area Velodromo (14 alberi), via Missaglia/De Ruggiero (16), via Ferrari/Antegnati (57), via Sant’Abbondio (39), via Cermenate/Aicardo (16), via Morlotti/Senigallia (22), via Balsamo Crivelli/Tre Castelli (24, più 14 disposti in gruppi);
• Filari alberati, aiuole stradali e aree lungo le infrastrutture: nuovi alberi andranno a rinverdire arterie stradali della città come via Zama (30 esemplari), Piazzale Bologna (30), Largo Ascari (29), Cavalcavia Molino del Dosso (60), via Jona (20), la rotatoria e i parterre laterali di via Rombon (25) e la ciclabile di via Rizzoli (30);
• Piantumazioni in zone a parcheggio esistenti: gli alberi renderanno più vivibile ed ecologiche alcune aree di parcheggio come quelle di via Palatucci (4), Molino Dorino (70), via dei Missaglia/Curiel (24);
• Interventi con elevato valore ecosistemico: molto consistente l’intervento al Bosco in città, dove verranno piantati oltre 760 alberi e siepi, con un’azione di elevato valore ecologico promossa dall’Amministrazione che si è aggiudicata i fondi del bando regionale per le infrastrutture verdi, e l’intervento al parco della Cava di Muggiano dove vengono sviluppati e valorizzati gli aspetti rurali e naturalistici peculiari del contesto (90 alberi + 722 piante forestali e altri arbusti).
• Phytoremediation: ENI bonificherà un’area di via Assiano attraverso un intervento di phytoremediation, la tecnologia che sfrutta la naturale capacità depurante delle piante per estrarre dal suolo sia i metalli sia i composti organici. L’intervento, che è stato presentato nel corso della Milano Green Week, è il primo progetto di phytoremediation a Milano e prevede la piantumazione di 325 pioppi;
• Interventi su parchi esistenti: il parco Adriano sarà ampliato con la posa di 106 nuove alberature al confine con Sesto San Giovanni. Sono 191 quelli previsti al parco Martiri della Libertà (ex parco Martesana). Nuovi alberi in arrivo anche al Parco Galli (39), Parco Cassinis (110, oltre a piantumazioni forestali che verranno effettuate da Italia Nostra nell’ambito del progetto di rigenerazione dell’area), parco Vettabbia (50), parco Segantini (115), Parco delle Cave (100), parco di Villa Sheibler (210), parco dei Fontanili (57) parco Verga (179), Parco Nord (123).
Dei sedicimila nuovi alberi, oltre tredicimila e più di duemila arbusti saranno piantumati da Miami scarl. Molti gli interventi che derivano da richieste dirette dei cittadini dei quartieri: alla scuola di via Baroni ad esempio arriveranno dieci tigli, altri dieci nella scuola di Val Lagarina, nell’area recentemente riqualificata di via Zoia 105 ci saranno 14 nuovi esemplari e nell’area cani dei giardini Bazlen tre nuove piante. Al Giardino Ezio Lucarelli invece arriveranno inoltre i 46 alberi donati da Yamaha nell’ambito della campagna di lancio dei nuovi scooter del nuovo scooter TreeCity.

Quasi mille gli alberi che verranno piantati da operatori privati a scomputo, tra cui 407 esemplari al nuovo quartiere in costruzione a Merezzate, 77 nella nuova piazza asservita di via Ceresio nell’ambito del PII Porta Volta-ex Enel, quaranta in via Einstein vicino alla nuova residenza universitaria, 62 tra via Ampère e piazza Leonardo da Vinci, 102 a Famagosta in zona Cascina Monterobbio e 31 alberi in viale Crispi, nell’area adiacente Fondazione Feltrinelli.

I nuovi alberi in gestione a Miami appena eseguito il censimento, dopo la conclusione del periodo delle piantumazioni, saranno visibili sul geoportale del Comune di Milano, con informazioni su specie, altezza, età, circonferenza, beneficio ambientale ed economico.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Verde Pubblico – Sedicimila nuovi alberi in città”

  1. Io a primavera vado al Parco Segantini a contare quanti alberi hanno realmente piantato, visto che 115 sono una enormità (se sono alberi veri e non cespugli) rispetto a come è strutturato al momento il parco.

    Poi vi dirò 🙂

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  2. 30 alberi in piazzale Bologna?
    A parte che voglio proprio vedere dove li mettono che il piazzale è un cerchio di 10m di raggio, ma la domanda è: allora ci teniamo quello schifo di svincolo in uscita dal raccordo autostradale così com’è in eterno?? Bleah (per lo svincolo, non per gli alberi virtuali)

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    • per non dire di 40 alberi in via Einstein di fianco alla residenza universitaria. O io ho un concetto sbagliato di “albero” e delle sue dimensioni oppure mettono nel conto totale anche le sostituzioni di quelli che non attecchiscono…. 🙂

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  3. Ma perché sempre quegli orrendi tubi di plastica che spuntano dal terreno? Non c’è un un sistema meno sciatto? Io li vedo solo a Milano…

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    • MI sono sempre chiesto cosa siano, li vedo sempre e non capisco la ragione di quel tubo (e a dirla tutta non li vedo solo a Milano).
      Comunque… perché quei tubi?

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      • Ci sono anche a Torino e in altre città della Lombardia. In teoria servirebbe per bagnare gli alberi: il tubo bucherellato gira attorno alle radici e, inondato d’acqua, irrora le piante in maniera efficiente. In teoria, perché poi questi alberi non li bagna nessuno e spesso seccano.

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  4. PHYTOREMEDIATION??

    Qui siamo ai confini della realtà con l’uso inutile dell’iInglese per che fa figo! Sembra di essere in un cinepanettone con Boldi e De Sica (o meglio ancora all’Asta Tosta di Ezio Greggio a Drive in…)

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  5. Anche quest’anno il nostro assessore si è dimenticato del cento città che di alberi ne ha 3 in croce.

    Assessore la circonvallazione interna è paragona un deserto come nilumerosi viali del centro e visto il numero di automobili che ci transitano con conseguente smog e lo spazio a disposizione che questi viali offrono, qualche alberello farebbe Comodo anche lì.

    Non è che sta dando per scontato i voti del Municipio 1 alle prossime elezioni ? Se continua così noi cittadini del Municipio 1 non avremo molte motivazioni per confermarla.

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  6. Si ma nei viali pieni di asfalto e non nei soliti parchi esterni!

    Cribbio!
    Al monumentale!
    In zona farini!
    in zona piramide feltrinelli!
    In via larga!

    Cribbio!

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    • Di posti dove mettere alberi difficili ma di grande impatto ce ne sarebbero a decine ad aver voglia di lavorarci:

      Via Tortona davanti al mudec
      Porta Romana dove c’è la stazione M3
      Via Cristoforo Colombo, Corso Genova e Cesare Correnti al posto delle auto (per cui costruire parcheggi sotterranei)
      Via Vigevano pedonalizzata
      Corso Europa
      Via Durini
      Largo Augusto
      Corso Italia
      Ripa Ticinese
      Via Antonini
      Via Quaranta
      Via Imbonati
      Via Farini
      ecc ecc

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  7. Come sempre ci prendono per il C… ! Sarebbe interessante capire di quei 16.000 alberi quanti saranno realmente piantati nelle vie e viali del cento città che di alberi ne ha un disperato bisogno e quanti saranno piantati nei campi ai bordi delle tangenziali. Diciamocela tutta: piantare 16.000 alberi ai lati delle tangenziali è un gioco da ragazzi che chiunque potrebbe fare. La vera sfida sta nel dare verde e decoro al centro città. Ma si sa anche su questo i nostri governanti, nonostante le numerose promesse, ciurlano nel manico e anche la prossima estate milanesi e turisti si troveranno a camminare sotto il sol leone.

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  8. si è sempre bello vedere gente che a malapena riesce ad usare un computer fare discorsi molto al difuori delle loro competenze senza fermarsi un’attimo a riflettere partendo dal fatto che alberi non significa meno inquinamento (il massimo che possono fare è assorbire co2 per dare o2,gas tossici e polveri sottili rimangono) perchè altrimenti delhi ,dalla quale sono tornato dopo un mese di lavoro sarebbe la città meno inquinanta al mondo e non il contrario visto che praticamente si trova dentro ad una giungla, piantare alberi nelle vie centrali non è così facile c’è da fare il progetto e un restringimento della carreggiata ciò comporta problemi non da poco non solo per le auto ma anche per i tram/bus che si ritroverebbero a dover condividere la carreggiata con auto a meno che non si chiude la strada al traffico ma per ciò è necessario anche riprogettare la viabilita con costi e tempi non irrisori(anche se per me andrebbe fatto)

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