A Milano, dal prossimo 24 gennaio aprirà in zona Scalo Romana, in via Orobia 26, l’Istituto per l’Arte Contemporanea, ICA.
ICA è una fondazione no profit, e sarà diretta da Alberto Salvadori (ex direttore del Museo Marino Marini di Firenze, tra gli altri) e Presieduta da Lorenzo Sassoli De Bianchi, imprenditore e attuale Presidente dell’azienda Valsoia.
Si tratta di un altro tassello nella sempre più composita offerta culturale milanese. Ci troviamo a due passi dalla Fondazione Prada, in quell’area industriale a sud della città che sta rapidamente mutando trainata dalla cultura contemporanea. Tra l’altro in questa zona è stata terminata non molti mesi fa, la prima parte del progetto immobiliare Symbiosis, con l’arrivo degli uffici di Fastweb nel nuovo stabile. A breve ripartiranno anche i lavori per le altre strutture di Symbiosis che ospiteranno, fra l’altro alcune accademie e università internazionali, che porteranno anche nuova vita sociale. Seguirà poi la grande trasformazione dello scalo di Porta Romana, altro punto di grande rigenerazione tanto atteso.
L’Istituto per l’Arte Contemporanea, è stato pensato sul modello di quello londinese che ha fatto scuola in molte altre parti nel mondo. Fin dalla sua fondazione nel 1946 a Londra da parte di un collettivo di artisti, poeti e loro sostenitori, l’ICA contestualizza la cultura contemporanea collocandola nella realtà sociopolitica del proprio tempo.
Non si tratta di un museo, ma di un istituto, vocato, ma non solo al contemporaneo e dedicato a tutte le arti (non una sola).
L’edificio degli anni Trenta/Quaranta, di via Orobia 26, si trova all’interno di un cortile tra capannoni di smistamento e magazzini.
“Un nuovo luogo dedicato al nostro tempo”, e ancora “un centro espositivo di incontro e di scoperta con un programma interdisciplinare”; “un modo per trovarsi nel segno della contemporaneità”
Buona notizia