Milano | Porta Volta – Cantiere Museo del Design: febbraio 2019

Milano conferma la sua fama di “capitale del design” con l’inaugurazione nel 2020 del più grande museo del design in Europa, un futuro punto di riferimento a livello internazionale per tutte le sue attività correlate: creativa, produttiva, economica, professionale e sociale.

Come ben sappiamo la vecchia centrale Enel di Porta Volta vivrà una nuova vita. Il nuovo spazio di 5.135m² sarà pronto ad accogliere la nuova sede dell’ADI (Associazione di disegno industriale) e del Museo del design del Compasso d’Oro, il più prestigioso premio di design italiano e probabilmente al mondo, nato nel 1954.

Nel 2020, anno della prevista inaugurazione, il museo ospiterà un’esposizione permanente che raccoglierà tutti gli oggetti premiati dal 1954 ad oggi con oltre 2.300 oggetti da collezione. Inoltre verranno allestite mostre tematiche, spazi per incontri di lavoro ed eventi pubblici, ma anche una biblioteca e gli archivi ADI che raccoglie oltre 70 anni di documenti storici legati al design italiano. E come nella maggior parte dei musei, un’area sarà dedicata al restauro.

Chiaramente, l’obiettivo è creare un enorme centro culturale dedicato al design e aperto al pubblico. Il progetto è nato grazie alla collaborazione del Governo con la Regione Lombardia e la città di Milano.

Questo nuovo spazio espositivo si affiancherà a quello allestito alla Triennale, formando una nuova sinergia che renderà ulteriormente attrattiva la scelta culturale della città.

Di seguito le ultime immagini dal cantiere di via Ceresio 7, dove sono in corso i restauri e le trasformazioni dei vecchi edifici Ex-Enel.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

14 commenti su “Milano | Porta Volta – Cantiere Museo del Design: febbraio 2019”

    • Perchè questa inutile acredine?

      Non sarà il Vitra Museum o la collezione permanente del MoMa, ma è un passo nella giusta direzione per una città come la nostra!

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  1. Veramente sembra un fabbricato anonimo e bruttino tipico del brianzolo. Capitale del design sulla carta, poi Milano da’ sfogo a progettisti e progetti da terzo mondo. Questo progetto sembra nato negli anni ’90 ma viene inaugurato nel 2020. Con 30 anni di ritardo! Se andrà bene lo apriranno per il salone del mobile, e poi non ci andrà più’ nessuno. Bella Milano! Occasione sprecata.

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    • In effetti visto così non sembra ‘sto gran capolavoro di architettura, ma è tutto il piano di intervento dell’area che è veramente datato. L’hotel sembra progettato negli anni 80 e il condominio d’angolo con via Procaccini… beh, no comment.

      In particolare, mi lasciano molto ma molto perplesso la tensostruttura e la scelta del bianco per le parti metalliche dell’ex deposito tram a cavalli. Forse il grigio, o il verde scuro caratteristico dell’architettura industriale 800esca a Milano, sarebbero stati filologicamente più adeguati ed esteticamente meno kitsch.

      Probabilmente non diventerà un’attrazione turistica di massa, ma la collezione è talmente importante che, credo, architetti, designer e appassionati di design ci andranno comunque, a prescindere dalla bruttezza del contenitore.

      Comunque, giusto per fare un confronto su come si fa un recupero intelligente di un’area industriale salvaguardando l’antico e integrando il moderno, basta guardare alla Fondazione Prada.

      Che abisso fra la torre bianca di Koolhaas e quella schifezza di parallelepipedo vetro e acciaio, che sembra il Centro Colleoni ad Agrate Brianza (ca. 1980).

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  2. Speriamo che facciano una bella caffetteria ristorante aperta anche all’esterno.

    Di certo un museo del design italiano pubblicizzato a livello internazionale richiamerà un sacco di turisti sttanieri, che nel male e nel bene identificano Milano con moda e design.

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  3. Non si capisce bene ma quindi dal piano volumetrico il museo è spalmato su 3 lotti distinti?

    Viene a formare una specie di cittadella?
    Con diversi e piu edifici su piu blocchi di isolati.

    È piu una micro università del design che un museo edifico compatto..

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    • Se ti riferisci alla planimetria dell’immagine 7, è un piano di TUTTO il PII.
      Il museo del design è solo il lotto a destra. Quello al centro è l’hotel e quello a sinistra l’orribile condominio grigio-su-grigio all’angolo con via Procaccini.

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      • Ommaronna…
        Se diviso in una soecie di cittadella magari magari poteva avere un senso di hub del design industriale ma allora…

        Sperem sia meglio dal vivo.

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  4. Speriamo, perchè l’attuale sedicente Museo del design in zona Navigli (via Borsi) è impresentable : ingresso carissimo per pochi pezzi esposti senza spiegazioni… Una trappola per turisti !!!

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    • Ci sarebbe il museo del design alla Triennale che è molto bello, ma è veramente piccolo, e infatti i pezzi della collezione vengono esposti a rotazione.

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  5. Ma tutti gli scienziati che commentano qui sanno solo criticare qualsiasi cosa?????
    Fosse per voi ci sarebbero ancora le giostre alle Varesine e la Milano dei Pillitteri/Ligresti ….quelli si che erano tempi di grandi opere ….

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