Milano | Città Studi – Cantieri vari al Politecnico: marzo 2019

Ecco partiti i lavori di restauro al vecchio Politecnico, le palazzine degli anni Venti del ‘900.

Via Bonardi, secondo le intenzioni, dovrebbe venir pedonalizzata pur mantenendo la parte centrale ad uso tranviario.

Questa invece è la situazione dei cantieri nella parte del Politecnico, la gru è dove sarà costruita la nuova palazzina al posto del vecchio “sottomarino” demolito. Progettata da Renzo Piano assieme a Ottavio Di Blasi & Partners (L’idea è stata elaborata da Renzo Piano, nella fase preliminare e definitiva il progetto è sviluppato da OTTAVIO DI BLASI & Partners, con la sovrintendenza ed esecuzione dello stesso Ottavio Di Blasi”).

Come molti ci han fatto notare, l’edificio in costruzione, altro quattro piani e che sostituisce il vecchio edificio chiamato “sottomarino”, già demolito, con ogni probabilità proietterà un po’ d’ombra sul confinate giardino di via Zanoia e sulla piscina Ponzio. In compenso l’eliminazione del “sottomarino” consentirà la nascita di un nuovo spazio aperto da vivere per gli studenti e che si andrà a sommare al restante spazio recuperato dai parcheggi.

Il resto del cantiere è per la nuova piazza ipogea che sostituisce il vecchio parcheggio e diventerà alberata e fruibile da studenti e non solo.

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5 commenti su “Milano | Città Studi – Cantieri vari al Politecnico: marzo 2019”

  1. QT8, il vincolo monumentale al Giardino dei Giusti ferma la riqualificazione della Zona 30Oltre a mettere in congelatore 60 pratiche edilizie già approvate, rischia di bloccare uno dei progetti cardine del Comune: la realizzazione di una Zona 30 in gran parte dell’area per salvaguardare la sicurezza di pedoni e ciclisti. Maran: serve una tutela soft

    https://milano.corriere.it/19_marzo_13/qt8-vincolo-monumentale-giardino-giusti-ferma-riqualificazione-zona-30-500c2fbe-4567-11e9-84eb-0118ce37142a.shtml

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  2. IL PROGETTO

    Auditorium, aule e gallerie d’arte nella «giungla» di viale JennerIl Politecnico studia il recupero dell’ex Bassi.

    Un auditorium. Un mercato coperto. Una palestra. Aule. Gallerie espositive. Spazi per il coworking. E perfino una passerella aerea. Per essere neofiti, come si è sempre al primo anno di università, gli studenti di Marco Biagi, docente di Progettazione Architettonica del Politecnico, hanno dimostrato buona dimestichezza con il linguaggio progettuale. Quando il prof li ha sfidati, nel secondo semestre dello scorso anno, su un lavoro complesso, la riqualificazione di un lotto in viale Jenner, l’ex ospedale dei contagiosi Agostino Bassi, sono riusciti a immaginare soluzioni interessanti di recupero delle architetture esistenti (con mano leggera, come era la richiesta, per rispettarne storia e stile). Non solo: una volta arrivati davanti ai vecchi edifici del nosocomio, hanno subito spinto lo sguardo oltre Dergano e immaginato più in grande. Perché hanno colto quello che, al momento, l’ente pubblico sembrerebbe non aver ancora visto. L’ultimo lazzaretto milanese, di cui oramai si è persa memoria, costruito fra il 1888 e il 1895 per far fronte all’emergenza di vaiolo, non ha solo quattro edifici in stile neoromanico, è anche posizionato in modo strategico. «A cento metri dal futuro nuovo scalo Farini, a poca distanza da Bovisa, ben collegato al resto della città da metro gialla e passante Lancetti», sottolinea Biagi.

    https://milano.corriere.it/19_marzo_13/auditorium-aule-gallerie-d-arte-giungla-viale-jenner-03864bf6-456d-11e9-84eb-0118ce37142a.shtml

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  3. Molto bene. Schifosi parcheggi trasformati in spazi pubblici fruibili e gradevoli. Uno stradone che viene in parte pedonalizzato. Finalmente si va nella direzione giusta, considerando anche il bel lavoro fatto su piazza Leonardo e giardino verso viale Romagna. Ora bisogna iniziare a promuovere di più la ciclabilita. Troppi studenti arrivano ancora in auto o in moto.

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  4. Ottimo progetto, con la pedonalizzazione di via Bonardi sarebbe fantastico.
    Il capolavoro lo si ottiene con piste ciclabili attravrtso città studi. Lo spazio tra marciapiedi e aiuole c’è, basta togliere le auto in divieto di sosta.

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