Bologna | Tram: presentato il progetto di fattibilità della Linea 1

Bologna torna a parlare di tram, a 56 anni dalla dismissione della rete tranviaria storica, smantellata nel 1963.

La scorsa settimana è stato presentato il tracciato della futura linea 1, che, nelle intenzioni dell’amministrazione, collegherà i quartieri periferici di Borgo Panigale e del Pilastro toccando la stazione di Borgo Panigale Scala, l’Ospedale Maggiore, il centro storico, la stazione di Bologna Centrale e la Fiera.

Sulle proprie pagine web, il Comune ha pubblicato la sintesi del progetto di fattibilità e le slide di presentazione.

La linea 1 misurerà complessivamente 16,5 km, con 30 stazioni, un capolinea ovest a Borgo Panigale (con un parcheggio scambiatore e il terminal delle autolinee extraurbane) e due capolinea est, al parcheggio scambiatore Michelino (in zona Fiera) e alla Facoltà di Agraria, nel quartiere Pilastro.

A intera rete in esercizio, sulla linea 1 si stima una frequentazione media di 105.000 passeggeri al giorno.

Ancora in corso di valutazione i due possibili itinerari nel centro storico: lungo le centralissime via Ugo Bassi e Indipendenza, con contestuale pedonalizzazione 7 giorni su 7, oppure lungo via Marconi e via Amendola.

Attualmente è in corso lo studio di fattibilità tecnica ed economica, la cui approvazione è prevista entro l’autunno.

Il cronoprogramma di massima prevede l’approvazione del Progetto definitivo entro l’estate 2020 e l’approvazione del Progetto esecutivo entro l’estate 2021; la gara di assegnazione dei lavori dovrebbe avvenire nel 2021, con lavori nel quadriennio 2022-2025 ed entrata in funzione della nuova linea a gennaio 2026.

Secondo il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, adottato il 27 novembre 2018, le principali linee urbane radiali sono destinate a essere progressivamente sostituite da quattro linee tranviarie, da realizzare in più fasi.

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1 commento su “Bologna | Tram: presentato il progetto di fattibilità della Linea 1”

  1. il progetto del comune per il Tram a Bologna sta facendo molto dfiscutere.La prima delle contestazioni è perchè tram e non filobus elettrici (considerando costi di struttura infinitamente minori e grande elasticità del sistema). Il secondo punto la necessità di chiudere al traffico veicolare grandi pezzi di strada (ad esempio TUTTO il tratto che da Borgo Panigale porta in centro). A seguire poi la riduzione del numero di parcheggi, l’abbattimento di alberi e costi sostenuti. Se da un lato questi problemi riguardano tutti c’è una categoria ancora più sofferente e sono i COMMERCIANTI che , a causa della riduzione dei parcheggi e delle corsie auto nonchè della minore numero di fermsate, prevedono una riduzione fi fatturato insostenibile . a Firenze ad esempio in Via Monaci a causa del tram ha chiuso l’80% dei commercianti. Una viabilità moderna serve ma non per forza deve passare attraverso il tram o sulla pelle dei commercianti

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