Abbiamo visto che il 14 marzo scorso erano cominciati i lavori per adeguare il Piazzale della Stazione di Porta Genova alla sua nuova veste, quella di area pedonale (o semi, visto che passeranno anche i tram), secondo uno dei progetti di Urbanistica Tattica voluti dal Comune.
L’Urbanistica Tattica è una sistemazione leggera: arredo urbano senza molti stravolgimenti e con poca spesa, si chiudono gli accessi alle auto con fioriere, parigine o panettoni e si decora con vernici. Se poi l’intervento funziona in un futuro si può intervenire con un progetto definitivo, con pavimentazione, aiuole e quant’altro.
L’intervento più “pesante” riguarda lo spostamento della postazione della sosta per i taxi, che prenderanno il posto della fermata degli autobus.
Finalmente non vedremo più auto parcheggiate alla rinfusa e un po’ d’ordine.
Questa urbanistica tattica è meglio di quella costosa tradizionale…
“Tattico” è solo un modo elegante per dire “provvisorio”… e si sa che in Italia non c’è niente di più definitivo che ciò che è provvisorio…
Ahah, “Tattico” dev’esserselo inventato Maran, cosi e’ a posto.
Maran…
Id quo majus cogitari nequit.
Ci credono lui, sua mamma ed i 4 clientes che ha su facebook
In italia nulla è più definitvo del provvisorio…
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Ottimo. Serve più spazio per i pedoni, le auto che vadano pure sulle loro autostrade e smettano di ammazzarci e inquinarci in città. Hanno rotto!
Esatto.
Bisogna farne almeno altre 100 di piazze così a Milano
Bravo!
Facciamolo anche subito con altre piazze. Possiamo farlo in poco tempo spendeno anche pochissimo. Siamo stanchi di auto, inquinamento e piazze parcheggio!
Se provvisorio vuol dire senza auto a intralciare ovunque allora ben venga il provvisorio tutta la vita! Quando ci saranno i soldi per lastricare a regola d’arte lo si farà. Ma intanto portiamoci a casa una città un po’ più vivibile e più sicura anche per i nostri figli che non si meritano di respirare veleno
Prima di spendere milioni di euro , provvisoriamente si valutano le reazioni del traffico. Poi si spendono soldi.
Mi sembra quasi un concetto rivoluzionario.
Mi piace molto il concetto dell’urbanistica tattica. A Milano non abbiamo i soldi per “sistemare” tutto e subito. Non possiamo mettere a posto 50-100 piazze con interventi tradizionali, ci mancano i soldi. Ma possiamo farlo con pochi soldi, cercando nuove strade e coinvolgendo tanta creatività e tanti giovani. Lo spazio pubblico è di tutti e spesso viene abusato come parcheggio o come discarica. Riprendiamoci la nostra città!
Bravo Pierre, basta con queste auto brutte e cattive.
Tolgono il pavé e asfaltano, immagino…L’asfalto è la “tattica” di Maran/Granelli e predecessori. Avanti così a distruggere, pezzo a pezzo e per sempre, il bello, unico e storico pavé milanese. Invece di sistemarlo e ridurre la circolazione automobilistica nei luoghi sensibili. Milano omologata.
100 piazze così.
Avanti.