Milano | NoLo – Davanti al Trotter si sperimenta l’Urbanismo Tattico

Genitori Antismog e FIAB Milano Ciclobby, su progetto dell’architetto urbanista Matteo Donde’, in collaborazione con il Comune di Milano, presentano l’iniziativa “TréntaMi IN VERDE”: una nuova sperimentazione di “Zona 30”progettata e realizzata con la collaborazione dei cittadini di NoLo Social District e gli attivisti del collettivo MoBì.

·         in zona NoLo,  fra viale Monza e parco Trotter, quattro giorni di eventi da 4 al 7 aprile 2019 per illustrare gli effetti benefici della “Zona 30” (velocità max 30 km/h)

·         le associazioni insieme ai cittadini e al Comune hanno progettato le modifiche alle strade e riqualificato gli spazi pubblici liberandoli dalle auto in divieto di sosta con arredi autocostruiti dai residenti

·         il tema di questa edizione sarà il ‘verde’: portare la natura fuori dal parco Trotter dando continuità al verde nel quartiere con il supporto di Core-Lab

·         il Comune di Milano ha appoggiato l’iniziativa con una specifica delibera di giunta e ha dato il supporto tecnico al progetto

Dopo il successo della prima edizione nel maggio 2018 a Corvetto, le associazioni Genitori Antismog e FIAB Milano Ciclobby con l’urbanista esperto di moderazione del traffico Matteo Donde’ hanno progettato e realizzato insieme ai cittadini e attivisti del NoLo Social District un nuovo intervento di urbanismo tattico, questa volta per tre mesi fino a luglio 2019. Il Comune di Milano con l’Assessorato alla Mobilità ha dato piena collaborazione al progetto fornendo assistenza tecnica.

Il progetto prevede di restringere la carreggiata di via Rovereto in modo da dare spazio a piante in grandi vasi, che potranno in futuro diventare alberi e nuove aiuole, e luoghi di aggregazione. Gli incroci con viale Monza e via Giacosa sono stati resi più sicuri grazie all’ampliamento dei “golfi” dei marciapiedi e all’accorciamento degli attraversamenti pedonali. Infine la zona antistante l’ingresso del Parco Trotter, da sempre oggetto di sosta selvaggia, viene riqualificata con nuova asfaltatura, disegni colorati, panchine e piante.

La più grossa critica, se così di può chiamare, ricevuta a seguito della prima sperimentazione che abbiamo realizzato nel 2018 al Corvetto è che era durata troppo poco!” –  ha dichiarato l’architetto urbanista Matteo Donde’, consulente e progettista delle associazioni per questo progetto. Dondè che per primo ha portato le sperimentazioni di zone 30 partecipate in Italia, ha aggiunto “così quest’anno a NoLo, anche grazie alla grande collaborazione ricevuta dai cittadini del quartiere, abbiamo progettato l’intervento per una durata di 3 mesi. L’obiettivo di questi interventi di urbanismo tattico è di far “toccare con mano” i vantaggi della velocità ridotta e della riqualificazione dello spazio pubblicocreando il consenso necessario alla buona riuscita dell’intervento finale”.

Fra le modifiche sperimentali proposte dall’architetto Donde’ c’è la riduzione della sezione della carreggiata al minimo consentito dal codice della strada (5,5 metri), in modo da disincentivare la velocità dei veicoli e consentire recupero di spazio per il verde. Vengono inoltre ridotti i raggi di curvatura agli incroci attraverso l’ampliamento dei “golfi” dei marciapiedi, per evitare che le auto svoltino troppo velocemente e così da ridurre anche il tempo di attraversamento della da parte delle persone e aumentare la visibilità reciproca tra automobilisti e pedoni.

L’Assessore alla Mobilità Marco Granelli conferma: “secondo le linee guida dettate dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile stiamo estendendo le Zone 30 in città. Alcune di esse assumono un valore fortemente simbolico, diventano il nuovo centro di un quartiere o ne rafforzano le qualità. L’impegno dei cittadini è fondamentale per individuare questi luoghi e per crearli com’è accaduto qui. Oggi le Zone 30, superano i 350 mila metri quadri, tutte zone che salvaguardano e privilegiano la mobilità di pedoni e ciclisti“.

I risultati attesi di questa sperimentazione sono: migliore vivibilità delle strade a velocità moderata, riduzione del rumore e dello smog, maggiore sicurezza e migliore qualità dello spazio pubblico. Nello spazio pubblico recuperato vengono introdotti elementi di verde: fioriere e vasi, che saranno curati dal Nolo Social District e Core-Lab. Verranno inoltre inserite delle sedute per favorire l’aggregazione e la socialità in strada.

Doretea Satey responsabile del progetto per i Genitori Antismog sottolinea che “questa volta abbiamo voluto dedicare lo spazio recuperato al verde, in modo che la bellezza della natura del Parco Trotter non sia ridotta entro i confini dello stesso ma possa ‘uscire’ e diffondersi nel quartiere. Immaginiamo quindi via Rovereto come un nuovo asse verde fra il Trotter e viale Monza dove ci si possa sedere all’ombra di un bel albero”.

Guia Biscaro, presidente di FIAB Milano Ciclobby, chiede che le Zona 30 siano estese fino a coprire tutta la città, ad eccezione delle vie di scorrimento: “la riduzione della velocità della auto e la moderazione del traffico, sono un elemento indispensabile per incentivare le persone ad usare la bicicletta. Tante persone ci dicono che vorrebbero usare la bici a Milano, ma che hanno paura perché i veicoli corrono troppo”.

Davide Fassi, animatore del progetto MoBì del NoLo Social District racconta come si sono uniti all’iniziativa: “come MoBì abbiamo presentato all’ultimo bilancio partecipativo un sistema di soluzioni per la mobilità attiva all’interno del quartiere che, anche se non ha vinto, era stato apprezzato dall’assessorato alla mobilità. Quando le associazioni ci hanno proposto TrentaMi IN VERDE abbiamo aderito con entusiasmo, partecipando attivamente all’elaborazione del progetto della Zona 30, degli arredi, del verde. Sono previsti venti eventi nei primi quattro giorni di lancio organizzati dal Nolo Social District insieme ad altri attori locali e poi altri a seguire per tutti i tre mesi della sperimentazione. Ci auguriamo quindi che grazie alla sperimentazione il progetto possa poi prendere forma e venire realizzato”.

Fra gli eventi previsti: laboratori per bambini di Nolo4Kids, colazione di quartiere di Nolo Plastic Free, trasmissione live di Radio NoLo, visite guidate di GiraNolo e poesia in strada.

I bambini della scuola elementare “Casa del sole” di via Giacosa visiteranno la zona dalla sperimentazione; questo in continuità con il progetto dei Genitori Antismog Siamo nati per camminare (giunto quest’anno alla 8° edizione con 15000 alunni delle elementari partecipanti in tutta Milano), che si svolge proprio dal 1 al 5 aprile.

“La scuola che esce nel quartiere, il quartiere che entra nella scuola. Una ‘linea verde’ porterà un po’ di Parco Trotter sulla strada grazie a questo progetto meraviglioso che coinvolgerà direttamente i piccoli alunni del complesso scolastico di via Giacosa insieme a tutti i cittadini che frequentano la zona e che si sposa perfettamente con l’idea di Scuola Aperta che stiamo portando avanti e che vogliamo rendere sempre più concreta proprio con iniziative come TréntaMi, dichiara l’assessore all’Educazione Laura Galimberti.

“TréntaMi IN VERDE” è stato realizzato anche con il contributo di Patagonia – l’azienda di abbigliamento e prodotti per la montagna che ha scelto di destinare l’1% del proprio fatturato a sostegno dei progetti ambientali – e con i finanziamenti del bando #noPlanetB di punto.sud.

Per ulteriori informazioni:

Dorotea Satey, responsabile progetto – 339-4060365 – dorotea@genitoriantismog.it

INFO E BIO PROMOTORI

Da oltre 15 anni l’associazione Genitori Antismog conduce campagne di azione, per spronare l’amministrazione a mettere in atto e perseguire una vera politica ambientale, e di cultura, per toccare quei luoghi che possano dare un contributo al miglioramento del traffico e dell’inquinamento attraverso iniziative e progetti (scuole, istituzioni comunali, aziende e attività commerciali). I Genitori Antismog fanno politica ma sono apartitici, perché tutti i cittadini hanno diritto a vivere in salute in città più belle e libere dallo smog.

Dal 1986 FIAB Milano Ciclobby si batte perché finalmente anche a Milano sia restituito a ciascuno il diritto di scegliere una mobilità sostenibile e sicura.

CICLOBBY è una associazione cicloambientalista aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB onlus) che riunisce più di 170altre associazioni simili sparse in tutta Italia.

Matteo Dondè è architetto urbanista, esperto e progettista di pianificazione della mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici. E’ consulente per diversi comuni e provincie nella redazione dei piani della ciclabilità (Biciplan). Pioniere nell’introduzione in Italia delle sperimentazioni di Zone 30 dal basso (Terni, Reggio Emilia, Casalmaggiore e Milano). Sugli stessi argomenti conduce corsi universitari e per amministratori locali. Contatti: matteo.donde@gmail.com

Nolo Social District è una social street allargata ad una quartiere intero, fondata nel 2016 ha come obiettivo creare connessioni tra le persone che vivono NoLo (quartiere a Nord Loreto) e hanno voglia di conoscersi e aiutarsi. Con più di 7400 membri che animano il gruppo Facebook, il Nolo Social District ha al suo interno una serie di sottogruppi attivi sul territorio: dalle colazioni di quartiere, al gruppo Nolo Plastic Free, dal Nolo4Kids a Photonolo, dai tour di quartiere di GiraNolo a il knitting di Lanolo. Nel 2018 si forma il gruppo Nolo Partecipa che presenta “Mobì- la mobilità lenta passa di qui” un progetto per il Bilancio Partecipativo che propone un sistema di soluzioni di rallentamento del traffico in corrispondenza delle scuole presenti nel quartiere. Contatti: nolosocialdistrict@gmail.com

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | NoLo – Davanti al Trotter si sperimenta l’Urbanismo Tattico”

  1. Bellissimo.
    Benissimo.

    Tutti interventi che dovremmo adottare a largo raggio.

    Modifiche concrete efficaci e soprwttutto fisiche e non solo cartelli di divieto di velocità per limitare le auto.

    – Riduzione della larghezza della strada al minimo consentito.
    – eliminazione dei rettilinei pe rallentare il piu possibile e impedire laccelerazione dellauto.
    – ridisegno del raggio di curvatura delle curve

    Tutte cose fisiche che funzionano per costringere un automobilista a percorrere l’area a bassissima velocità.

    Così si deve fare.
    Bravi.

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  2. Questa è la Milano che mi piace. Pronta a cambiare le cose e a riprendersi lo spazio pubblico. Una città meno inquinata e più vivibile ci rende tutti più felici e sani.

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    • non commento…..
      tram non funzionano ,le metro poche e limitate nell’orario e poi quanti scioperi dei mezzi pubblici….
      implementare i treni ? progettare nuove linee con servizio pieno e passante?????

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        • I tram non funzionano bene, questo è un dato di fatto. E oltre a tutte le sfighe strutturali, hanno anche i problemi di frequenze che non si sono adattate ai tempi che cambiano, la gente esce dall’ufficio tardi, gira di più la sera e soprattutto il sabato e la domenica non va più in centro in macchina.

          La metro purtroppo ha ultimamente dei problemi (specie la 2) con frequenze e rallentamenti (non sto parlando delle frenate improvvise di cui tanto parlano i giornali).

          Se abbiamo poche metro è da vedere. Fino a pochi anni fa quando si usava molto di più la macchina, andava bene ma adesso che spesso la macchina non si ha nemmeno più (è il mio caso al momento), la rete potrebbe essere molto meglio e visto l’affollamento che c’è sulle linee esistenti, sarebbe sfruttata comunque al massimo.

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  3. Bello davvero. Bravi tutti!
    Da estendere un po’ ovunque.
    Perché non si fa qualcosa anche sul viale Monza che fa schifo e è una autostrada?

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  4. Bellissimo intervento, complimenti a Matteo Dondé. Mancano solo gli attraversamenti sopraelevati all’altezza del marciapiede e il voto dell’intervento definitivo sarebbe 10 e lode.

    Ma davvero gli uffici tecnici comunali hanno bisogno di un “architetto urbanista” esterno per restringere la carreggiata e utilizzare con buon senso lo spazio recuperato?

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  5. “Genitori antismog” è purtroppo (mia opinione personale) un nome ridicolo 🙂 , ma l’iniziativa è bella. Anche perchè le zone 30 son quelle che possono cambiare la vivibilità si Milano. Più delle pedonalizzazioni integrali che oggettivamente si posson fare in zone molto più limitate.

    Però cambiate nome!! Fra pochi anni le auto saranno elettriche (cioè NO SMOG) ma il problema del traffico e della mobilità privata non sostenibile rimarrà tale e quale…

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