Non lontano dal Navilgio Grande, a San Cristofor, nella via Privata Sala è stata completata Casa Tersicore, un progetto che ci piace molto dello Studio Degli Esposti Architetti
Casa Tersicore è edificata, in prossimità del Naviglio Grande, dove esso intercetta la circonvallazione. Il palazzo si attesta sul filo stradale di via Sala, in aderenza con il fabbricato più ad ovest, e si sviluppa in profondità nel lotto di progetto, con una pianta a forma di “L”.

Sulla strada il corpo di fabbrica è di quattro piani fuori terra e così esso si snoda sull’angolo, per poi alzarsi in un tipo a torretta di sette piani fuori terra. Il piano terreno del palazzo, che ospita gli atrii e gli spazi comuni, è leggermente arretrato rispetto al filo del loggiato del primo e secondo piano. Tale loggiato corre sia sul fronte strada sia sul fronte lungo ad essa ortogonale, verso l’interno del lotto. I setti del loggiato, di spessore 15 cm e larghezza variabile, sono disegnati in prospettiva rallentata, in modo che sul fronte lungo visti dalla strada essi appaiano equidistanti per via dello scorcio prospettico, quanto in realtà il loro intercolumnio è progressivamente maggiore mano a mano che essi si allontanano dalla strada. Il fronte corto è disegnato con medesimo accorgimento a partire dallo spigolo in comune. Al loggiato si sovrappongono degli esili telaietti metallici, di sezione quadrata lato 6 cm, allineati su piano sporgente rispetto al filo del loggiato e complanari con le solette dei balconi soprastanti. I moduli del telaietto sono uniformi, secondo tre misure simili tra loro sui due fronti, e coincidono con i montanti dei parapetti. Tale modulazione è dunque inconseguente rispetto al ritmo incrementale dei setti murari, le cui differenze possono così essere tramite essa misurate dall’occhio attento. I telaietti metallici avvolgono la torretta con soluzioni di continuità su ciascun lato, così che il volume possa essere letto alternativamente come un’unità o come partizione dell’uno. Simili soluzioni di continuità caratterizzano il disegno dei telaietti anche al piano terzo in arretramento su strada. Una continuità ideale è riscostruibile mentalmente proiettando le linee negli intervalli tra i tralicci posti sulle facciate e l’altanella posizionata sull’angolo. Cambiando punto di vista, ovvero quando si sta sulle terrazze degli ultimi piani avvolte dai telaietti, si ha l’impressione di stare entro un interno molto trasparente o all’esterno ma in una condizione di riparo, in ogni caso essendo all’aria aperta. Ogni unità ha parti delle terrazze o dei balconi al coperto, in modo da poter desinare all’aperto. La finitura di facciata è in intonaco color bianco. I serramenti sono in legno verniciato color bianco, con avvolgibili in allumio color grigio chiaro. I telai metallici sono in acciato zincato verniciato color bianco. La pavimentazione di logge e terrazze è in gres color grigio chiaro. La sistemazione esterna al piano terra ha percorsi pavimentati con lastre di gres posate a correre di colore grigio e zone a giardino a prato con piantumazioni. Il progetto del verde non ha interessato le parti edificate, in quanto si ritiene che il bello di questa casa sia che ogni abitante possa occuparsi della scelta e della cura delle proprie piante. Si riteiene inoltre che il disegno del palazzo sia e debba essere comunque assicurato dal planivolumetrico e dagli elementi architettonici e non tanto dal verde che dovrebbe invece essere libero, come gli abitanti, di usare gli spazi come vuole. Casa Tersicore prosegue la ricerca di alcuni edifici del Moderno milanese, tra cui quelli in via Fatebenefratelli di Guglielmo Mozzoni, in via Lanzone dei fratelli Latis, all’angolo tra via Anelli e Crivelli di Giancarlo Malchiodi, in viale Beatrice d’Este al 26 di Carlo Perogalli e Attilio Mariani.




Referenze immagini: Foto di Maurizio Montagna
San Cristoforo, Degli Esposti Architetti, Via Sala, Residenziale