Milano | Porta Volta – Ennesimo annuncio per il completamento del progetto Feltrinelli

A quanto pare ci risiamo, ennesimo annuncio dell’avvio dei lavori per il completamento del progetto Fondazione Giangiacomo Feltrinelli dello studio Herzog&de Meuron a Porta Volta. Sì, perché l’edificio principale venne terminato e inaugurato nel dicembre 2016, ma il resto del complesso, un giardino e una palazzina più piccola, sono ancora in alto mare.

Infatti è notizia recente che i lavori per completare la promenade pedonale lungo viale Francesco Crispi, ci è stato assicurato (sicuri? Visto che da dicembre scorso sarà già il quarto annuncio), partiranno il prossimo settembre.

Per completare il progetto di Porta Volta mancano due grossi tasselli, come dicevamo, il giardino-promenade di viale Crispi e soprattutto il secondo palazzo a “piramide allungata” su viale Montello.

Dei due edifici che dovevano affiancare gli storici caselli del dazio di Porta Volta se n’è realizzato solo uno, dove oggi si trova Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Microsoft, mentre l’altro è rimasto sospeso nel limbo della burocrazia e di chissà cos’altro.

Prima il ritardo dovuto alla rimozione del distributore di benzina e poi al ritrovamento dei reperti archeologici delle antiche mura del ‘500, che hanno bloccato l’intervento per tutto questo tempo.

Per il giardino, come dicevamo, a breve forse si parte. Nei mesi scorsi sono state completate le operazioni per bonificare il terreno e sono arrivate le certificazioni di Arpa e Città metropolitana. È stato anche superato lo stallo seguito alla scoperta, anche in questo tratto di area del cantiere, delle fondamenta dei bastioni del XVI secolo spuntate fuori durante le bonifiche, con annesse indagini archeologiche. A quanto pare la Sovrintendenza ha dato il via libera perché venissero ricoperte (pare che lasciarle alla luce, se rimaste così a lungo sepolte, comporti rischi di sfaldamento). Il disegno del giardino comunque ne terrà conto e si vedranno le tracce riprodotte a terra.

Novità recente riguarda anche il versante di viale Pasubio: dove si sta infatti ragionando – rivela l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran – sull’opportunità di innestare un filare di alberi anche lungo il largo marciapiede che si sviluppa a lato della “Piramide”. 

Noi avevamo fatto un rendering nel 2016 che proponeva la piantumazione di alberi lungo viale Pasubio.

A quanto pare non solo il giardino sta per essere avviato e completato, ma anche il secondo palazzo (molto più corto), quello che si affaccerà su viale Montello, è in fase di ultimazione progettuale. Infatti è stato riprogettato perché dove vi era il distributore, sono state ritrovate le mura dei bastioni e perciò non sarà più realizzato il parcheggio sotterraneo previsto. L’edificio, che sarà costruito su un terreno comunale, avrà il piano terra ridisegnato per mantenere visibili le testimonianze rinvenute. Dopo l’estate si ritenterà la strada per il bando, in precedenza andati sempre a vuoto.

Come ha riferito l’assessore all’Urbanistica al Corriere della Sera: «In questi mesi ci sono stati alcuni soggetti che hanno mostrato interesse, e credo che i tempi siano maturi». La stecca ospiterà uffici privati «e gli oneri di urbanizzazione saranno reinvestiti per riqualificare il quartiere». 

Speriamo anche in un completamento dell’infinita ciclabile di piazzale Baiamonti e magari anche un ritocco estetico tanto necessario.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

26 commenti su “Milano | Porta Volta – Ennesimo annuncio per il completamento del progetto Feltrinelli”

  1. Come in Corso di Porta Romana in Viale Pasubio manca una ciclabile, che va collegata con quella di piazzale Baiamonti. Concordo con Gabriele: + alberi, + verde, + ciclabili, – auto. Si abbia un pò di coraggio! Grazie.

    Rispondi
    • esattamente. La via è quasi fatta apposta per farci una ciclabile per senso di marcia e tra l’altro collegheresti Sarpi con Porta Garibaldi e corso Como. Sembra una cosa ovvia, ma non la faranno.

      Ma qualcuno ha idea del perchè la ciclabile in Baiamonti sia finita e chiusa da mesi?

      Rispondi
    • Li fortunatamente c’è un grossissimo parcheggio sotterraneo, quindi vietare il parcheggio in strada sarebbe doveroso e da fare immediatamente, mettendo alberi e ciclabili.

      Un modello che poi sarebbe da replicare altrove (parcheggio compreso, però)

      Rispondi
  2. Un boulevard guardando le best practices di francia per viale Pasubio…

    Non solo ciclabile.
    Non solo qualche albero.
    Ma portare bellezza.
    La bellezza salverà Milano.

    È strategico collegamento pedonale tra il monumentale riqualificato con la fabbrica del vapore e le piaramidi e la zona turistica…

    Valore al turismo e alla bellezza.

    Rispondi
    • Ma tu per scrivere “la bellezza salverà Milano” ti ispiri a qualche telenovala brasiliana opppure peschi a caso tra gli slogan dei santoni che girano in bicicletta con cartelli addosso, pantaloni stracciati e naso indicatore perenne delle notevoli quantità di “succo d’uva” introdotte in corpo?
      Ma roba da matti. Proprio non hai altro da fare…

      Rispondi
  3. Senza sognare troppo, togliere il bitume dal marciapiede ed i binari in disuso dal pavè sarebbe già un inizio da città civile.

    Rispondi
        • Caro Joe.
          Appieno, con doppia P, è l’unione di A e Pieno, con la formula dell’univerbazione per raddoppiamento. Si tratta di un fenomeno che si trova molto spesso nella grammatica italiana, soprattutto quando la A preposizione viene coinvolta nell’unione. Ergo, anche oggi hai imparato qualcosa di nuovo.

          Resto a disposizione.

          Un saluto

          Rispondi
          • Con tutto l’affetto per l’Accademia della Crusca in trasferta su Urbanfile, “appieno” ultimamente suona molto come “agratis” o “perdippiù”…

            Poi l’avrà anche usato Dante e sarà su tutti i dizionari, ma “in pieno” suona meno espressione da talk show, almeno nella mia modestissima opinione.

        • Ci facciamo tante menate per la moda provinciale dei nomi in Inglese degli edifici e poi se arriva uno che stigmatizza una (della tante) espressioni che van di moda di questi tempi, lo sbertucciate senza pietà??

          Rispondi
          • Van di moda? Italiano, se e’ italiano e’ lingua italiana, forse andava di moda ai tempi di Dante.
            .

          • Ah ok, guai a chi usera’ “perdippiu’”(il correttore me lo da buono, va be pazienza, sara’ un correttore da talk show) Quindi PER DI PIU’ e occhio a non raddoppiare le P. Poi e’ ininfluente se Dante utilizzasse o meno la parola “appieno”, intendevo che la lingua italiana forse era di moda ai suoi tempi. Ah un’altra mia curiosita’, quando uno deve mandare af*****lo qualcun altro, una o due effe?

          • Se scrivi in endecasillabi come Dante, puoi scrivere “aff***lo” oppure “a far in c*lo”. Dipende da quante sillabe ti servono nel verso.

            Però poi non so come chiudi la terzina, visto che in Italiano di rime in -ulo ce ne sono poche.

  4. Che senso ha rinunciare al parcheggio per salvare quattro mattoni sepolti delle vecchie mura spagnole? Se non possono essere esumati perchè si dissolverebbero, allora è come se non ci fossero. A volte si esagera con la cautela.

    Rispondi
  5. Scusate ma che fine fara’ il giardino comunitario Lea Garofalo e il giardino della combattenti e reduci oggi presenti vicino al secondo casello?

    Rispondi
  6. La cosa che mi basisce è che non avevano previsto che ci fossero le mura spagnole lì sotto.. Esattamente come la sorpresa dovuta al ritrovamento di tombe romane e paleocristiane davanti a San Vittore e Sant’Ambrogio, per i lavori della M4..
    Ma ci vuole molto a leggersi 3 libri sulla storia della città e guardare una mappa dell’età moderna?!

    Rispondi

Lascia un commento