Milano | Loreto – Via Rodolfo Farneti e il nuovo sopralzo

Vi ricordate le polemiche scoppiate per la scelta di colore per il palazzo di via Rodolfo Farneti 8 (Loreto), scoppiate solo poche settimane fa? La questione era quella di poter colorare le pareti di scuro. Dopo vari dibattiti nel Municipio e in varie assemblee, si è deciso di bocciare il colore scuro per uniformarsi ai palazzi circostanti, tutti più o meno del primo Novecento.

Avevamo visto che il dirimpettaio numero 11, un edificio liberty composto da due differenti palazzi, era stato sottoposto anch’esso ad un rinnovo con sopralzo. Sopralzo che in questi giorni è stato spacchettato e rivelato.

Volevamo dire alcune cose a proposito di questo intervento, che riteniamo ben più grave della scelta di colore nero per le facciate. Anzitutto le due facciate, leggermente differenti una dall’altra, potevano venire colorate in modo diverso. Ora sembra un enorme casermone.

Poi volevamo sottolineare e mostrare la scelta del sopralzo: non ci è parso un bell’intervento; certo, il giorno che avrà piante e pergolati si integrerà meglio, ma ora ci sembra abbastanza prepotente.

Come sempre, la realizzazione dei sopralzi si rivela delicata e terribilmente invasiva nella maggior parte dei casi.

Qui di seguito il palazzo di via Rodolfo Farneti 8 ancora in fase di restauro.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Loreto – Via Rodolfo Farneti e il nuovo sopralzo”

  1. Aprire un faro su cosa succeda all’interno della Commissione Paesaggio sarebbe un utile esercizio democratico.

    Purtroppo i quotidiani Milanesi sono alla frutta e non hanno le capacità. Meno male che esistono blog come questo, che tengono traccia di tutto.

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    • Non è solo una questione di commissione paesaggio. Tante imprese edili che operano a Milano fanno interventi a bassissima qualità e massimo risparmio. È assurdo visto prezzi a mq e affitti degli immobili. È spesso la ghiottoneria dei proprietari che evita fin dall’inizio un intervento decente. Siamo diventati un paese di tamarri ignoranti e si vede.

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      • I proprietari possono essere avidi finchè gli pare, ma se certi interventi non glieli approvassero fino a che non si avvicinano almeno un po’ al minimamente decente, non avremmo certi scempi.

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        • Non è un problema di sola estetica. Io lavoro a Milano nel settore e puoi fare tutte le norme che vuoi, ma se l’avidità vince sempre diventa molto, molto difficile a realizzare interventi di qualità (anche artigianale).

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  2. Inutile questionario sul fatto che l’intervento di sopralzo piaccia o meno, il compito dello sportello edilizia non è controllare la bellezza e l’estetica degli interventi (chi definisce cosa è bello?) ma verificare che siano rispettate tutte le norme urbanistiche ed edilizie.
    Altra cosa è quella della commissione paesaggio, che giustamente verifica che gli interventi all’interno del tessuto storico consolidato ben si inseriscano nel contesto edilizio, che è fatto anche di colori. Naturalmente il nero non è un colore tipico degli edifici storici milanesi, e bene hanno fatto a bocciare il colore (tra l’altro la commissione aveva solo chiesto di utilizzare un grigio di una tonalità più chiara di quella scelta da progetto, alla fine invece il committente ha optato per il bianco).

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  3. Infatti non stiamo parlando della possibilità di costruire sui tetti, che in se non è un male visto che non consuma suolo, ma di come questo viene fatto e approvato.
    Tra l’altro in palese conflitto di interessi visto che il Comune deve dare l’ok ma è anche quello che incassa gli oneri dovuti per legge da chi sopralza.

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  4. Ma secondo me non sta malissimo…ci sono palazzi e sopralzi che fanno molto più schifo..questo tutto sommato guardando la prima foto in prospettiva con gli alberi davanti non sta male…

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    • Non è solo un problema di estetica. Si vede anche che si è fatto un intervento di pessima qualità. Chi lavora nel settore lo capisce subito.

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  5. A me piace. I nostri centri storici sono famosi in tutto il mondo per le loro sovrapposizioni, e come diceva il buon Venturi non c’è niente di peggio di un gruppo di persone che deve decidere cosa sia o meno bello.

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  6. Lo ripeto da almeno 15 anni: la battaglia per i sopralzi è LA battaglia di Milano.Vi assicuro che a Vienna lo stesso problema non viene risolto in questo mondo. Purtroppo non sono mai riuscito a trovare molti alleati per combattere questa battaglia: quindi continueremo a lamentarci di nuovi sfregi consolandoci tra noi per i rari interventi passabili “beh, dai, poteva andare peggio”.

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  7. mamma mia ma fatevi una vita!!!
    Non avete niente di meglio da fare che rompere i cosiddetti al prossimo?
    La burocrazia in Italia non funziona per colpa di gente come voi che fa perdere tempo al comune per questioni veramente irrisorie quando avremmo BEN ALTRO a cui pensare.

    mi chiedo chi saranno i prossimi? vogliamo lamentarci di qualche altro palazzo in via farneti?

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