Milano | Porta Ticinese – Novità per l’Anfiteatro Verde

La Sovrintendenza, che si occupa del parco archeologico dell’Anfiteatro Romano, che si trova tra le vie De Amicis, Arena e Conca del Naviglio, ha dichiarato che i lavori, sospesi per il mese di agosto, riprenderanno a settembre e con ogni probabilità porteranno anche delle novità.

L’idea è quella di valorizzare e ampliare il parco dell’Anfiteatro proseguendo col progetto del Viridarium Amphitheatrum naturae, presentato nel 2017, ma aggiungendo delle aree abbandonate del quartiere, raddoppiando l’estensione a 22.400 metri quadrati.

La sovrintendente Antonella Ranaldi (come ha spiegato al Corriere) vorrebbe poter “aprire il cantiere in autunno alle visite e, perché no, anche per un concerto”.

Il progetto del nuovo parco, voluto dalla Ranaldi, intende dare forma ad un anfiteatro verde che ricalca l’ellisse e la pianta dell’antica struttura con siepi di bosso, mirto e cipressi disposti a ridare la forma ellittica della struttura originale, della quale si conservano alcune fondamenta visibili dagli anni Cinquanta in loco e sotto la Basilica di San Lorenzo.

L’edificio doveva essere alto circa 36 metri, e grazie alle ricerche svolte si è appurato l’orientamento esatto dell’ellisse che raggiungeva in lunghezza i 151/152 metri.

Ma i recenti scavi hanno portato alla luce altro: sono state individuate alcune strutture sotterranee al di sotto dell’arena, di cui non si conosceva l’esistenza. Come ad esempio un condotto, forse fognario, orientato lungo l’asse maggiore, un condotto abbastanza ampio da non escludere fosse utilizzato come percorso sotterraneo di servizio per gli spettacoli allestiti nell’arena milanese. Per giunta, lo scorso luglio, un altro ritrovamento nell’area un tempo occupata dal vivaio Riva di via Arena. Qui sono affiorate altre tracce dei muri radiali di fondazione delle gradonate che formavano l’arena.

Nel frattempo la Sovrintendente Ranaldi ha pensato di inserire nel progetto, recuperandoli, i due stabili (d’epoca) del Comune e in rovina di via Conca del Naviglio. Potrebbero diventare spazi espositivi, sale ristorazione e dare la possibilità di ammirare il parco dall’alto.

I lavori per l’ellisse verde potrebbero concludersi per la fine del 2021 e inizio 2022.

Qui di seguito la nostra ricostruzione in 3D dell’Anfiteatro Romano.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Porta Ticinese – Novità per l’Anfiteatro Verde”

  1. Ottima notizia.

    E spero veramente che si incominci a fare vero turismo culturale anche a Milano con questo nuovo luogo scoperto al pubblico…

    E che i cittadini si sveglino!

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  2. Una sovraintendenza che fa e che non stoppa lavori e lascia andare le cose a p…..? Fra poco nevica ad agosto. Comunque bene. Ottime notizie

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    • tranquillo in 4 anni non sono riusciti a finirlo lavorano se va bene mezza giornata al mese, i romani a costruire l’anfiteatro ci avranno impiegato di meno, peraltro il progetto dai rendering è di una bruttezza unica e forse loro stessi per primi non lo finiscono rendendosi conto di che orrendo progetto si tratta.

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  3. Molto bello ma temo che non sarà possibile ottenere il “disegno” voluto con il bosso vista la scarsa manutenzione del verde in città, sperare non costa niente comunque

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  4. L’Arena romana era sita nel triangolo dei canali -fiumi Vetabbia tanto che i materiali provengono da cave del lago di Como come le colonne romane 16 davanti a San Lorenzo Ora mi chiedo perché il Comune e Regione non valorizza la rotta romana Vetabbia lambrowser Po’ Adda e poi permette di costruire davanti alla Colonne dove una sentenza CS lo vieta.Qui si deve fare la partenza del percorso che ha una galleria in Ticinese che comunicava con l’Arena.

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  5. MI sembra ottima notizia il fatto che si sia inserito finalmente anche il restauro delle due case d’epoca.. invece di demolirle. Vediamo cosa decideranno ma vigiliamo perché non avvenga più quello che e successo a Niguarda con l’abbattimento della villa trotti.

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  6. Premesso che tutto ciò che si fa per l’archeologia, storia e arte è bene. Premesso che capisco la fame di verde in centro, e che riconosco affascinante e originale l’idea delle siepi e piantumazioni per leggere il sito. Tuttavia, se ancora esistono in parte, è un peccato per la città che non si recuperino alla vista le sostruzioni, magari scavando a un livello ben al di sotto del livello stradale. L’anfiteatro è uno dei pochissimi monumenti romani che insistano su uno spazio praticamente libero dalle abitazioni.
    Il valore del recupero anche solo delle fondamenta dell’anfiteatro è identitario, perché hanno 2000 anni e non sono un rendering, un ologramma o 100 alberi in cerchio piantati da 2 anni.

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  7. Sono totalmente d’accordo sia con “anonimo del 27 agosto 18:51” sia con PLCAFFESE, sarebbe bello che il comune e la sovrintendenza ci pensassero a queste soluzioni

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