Milano | Rogoredo – Al via il “bosco della musica”

Vicino al famigerato “bosco di Rogoredo” sorgerà la nuova sede del Conservatorio, ricavata dall,ex palazzina Chimici dell’ex Acciaierie Redaelli prorrio a Rogoredo.

Quella che vedete in foto qui sopra, è la palazzina ex chimici di Rogoredo.
Da lungo tempo in abbandono e degrado ma tra qualche anno diventerà la sede del campus del Conservatorio, che alla sua sede storica in centro aggiungerà questa con aule studio, auditorium e appartamenti per gli studenti.
Un importante progetto di recupero dove una grande istituzione culturale Si impegna nel riqualificare e ringiovanire un quartiere che oggi è spesso immeritatamente nelle pagine di cronaca.

Durante l’estate sono andati avanti pratiche ed impegni riuscendo anche a superare i problemi di vincoli che erano stati sollevati dal Ministero dei Beni Culturali, anche perché questo è un progetto di una forza tale, come ha ribadito l’assessore Maran, per la quale tutti gli interlocutori devono mettersi a disposizione e dare una mano alla sua riuscita.

Il masterplan firmato dal Politecnico dovrebbe essere pronto tra due settimane, mentre il progetto definitivo entro la fine dell’anno.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Rogoredo – Al via il “bosco della musica””

  1. Poveri musicisti! Già non se la passano bene nel settore.. li spediscono pure via, lontano e nel degrado.

    Non era più logico mandarli a città studi che tra poco senza la statale diventerà un deserto?

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      • I tossici se ne andranno semplicemente perché la zona non sarà più abbandonata.
        Nell’immediato, asfaltiamo il viottolo che inizia al Cavalcavia Pontinia e pubblicizziamolo come ingresso del Parco Avventura. Già è servita a qualcosa la festa dell’Unità 2019

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  2. Ottima iniziativa, non può essere tutto concentrato in centro città. Inoltre è un altro tassello x il recupero della zona. Se togli il degardo, togli la criminalità. Il contrario non funziona.

    Comunque la battuta di wf ci sta…

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  3. mah, francamente non vedo il nesso tra la palazzina della chimica e il bosco della droga (conosco bene la zona perché ci ho abitato 9 anni), poiché quest’ultimo è separato dalla ferrovia che fa da spartiacque tra il boschetto e la palazzina (che dista centinaia di mt. dal bosco), semmai il problema o meglio la soluzione è smantellare in modo risolutivo il bosco (ahimè anche ricorrendo al taglio degli alberi) allontanando una volta per tutte i soggetti che lo frequentano; detto cio’ non vedo come quella palazzina (insignificante) modesta anche come superfici e volumi possa accogliere una sede distaccata del conservatorio (anche pensando ad un ampliamento della stessa); l’unico pregio forse è la struttura semicircolare dell’edificio che le conferisce un certo interesse, ma il suo utilizzo dovrebbe semmai essere finalizzato a qualcosa di utile e concreto per il quartiere (anni fa si parlava di ambulatori medici); una sede del conservatorio li mi pare insensata, tutt’al piu’ un centro civico per giovani e anziani che in quella zona non hanno grandi spazi a loro dedicati.

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  4. Caro Anonimo, aspetta di vederlo il progetto del Politecnico prima di sparare a zero. Da rogoredese dal 2000 spero vivamente che il nostro quartiere possa diventare sempre più attrattivo e Conservatorio 2 potrebbe essere la punta di diamante. Non dimentichiamo che intorno all’area della palazzina ex-chimici, c’è l’area del Rebuscin che potrebbe essere integrata nel progetto, la Cascina Palma la cui proprietà potrebbe svegliarsi da secolare torpore, l’area Colombo (Risanamento/Lend Lease) in cui si spera non realizzino un ennesimo SparkOne, SparkTwo, ConnectoCenter, ma servizi connessi al Conservatorio, esercizi commerciali, mercato comunale settimanale, palestra, servizi di vicinato e dulcis in fundo: ALBERATURA DI VIA MONTE PENICE, VIA PIZZOLPASSO, VIA SAN MIROCLE. Sperèm!!!

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