Dopo anni di travagliato cantiere e anni di abbandono, ha riaperto, lo scorso 3 settembre (2019), la Casa degli Artisti di corso Garibaldi 89/A: la settimana scorsa è avvenuta infatti, la consegna dell’immobile alle cinque associazioni che hanno vinto insieme il bando del Comune di Milano: la capofila Zona K e poi That’s Contemporary, Atelier Spazio Xpo’, Nic Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, come impresa sociale.
Ci sono voluti ben 4 anni e mezzo per riqualificare questo stabile costruito nel 1909 per passione e volontà di una famiglia di mecenati, i fratelli Bogani, che lo destinarono ad atelier per talenti artistici di Brera. Negli ultimi anni di vita fu anche quartier generale del maestro d’Arte Povera Luciano Fabro e altri artisti di fama internazionale. A partire dagli anni Settanta, lo spazio precipitò nel degrado e nell’abbandono.
Così la riqualificazione iniziata nel 2015 ad opera di La Ducale, a scomputo di oneri di urbanizzazione per la realizzazione del vicino complesso residenziale di Corso Garibaldi 95, da poco terminato, e la cui società immobiliare ha aggiunto una sua donazione.
La Casa degli Artisti conta 1.250 metri quadrati di spazi interni e 450 metri quadrati esterni, tra cui una parte a verde. I lavori sono stati effettuati su indicazioni della Sovrintendenza, che ha chiesto per gli interni di mantenere i mattoni a vista e le strutture originali in cemento armato (uno dei primi utilizzi di questa tecnica).
La riqualificazione è avvenuta su progetto di Arassociati.
L’edificio sarà presto riutilizzato con le nuove attività: al piano terra verrà allestita una zona espositiva e di ristorazione, mentre il primo e il secondo piano, suddivisi in undici atelier modulabili, ospiteranno gli artisti in residenza.
La Casa degli artisti si appresta a diventare un luogo prezioso per la cultura della città, aperto agli artisti e ai cittadini.
Qui di seguito invece la nuova torre residenziale del complesso, oramai quasi terminata.
Molto bella. Lavoro be fatto.