Come più volte detto, l’eleganza di questa torre è veramente senza tempo, realizzata nel 1959 nell’international style, è stata ora rigenerata dall’architetto Maurice Kanah dello studio BG&K associati cui la nuova proprietà Unipol ha affidato questo interessante caso di restauro moderno monolite.
La Torre Galfa venne progettata dall’architetto Melchiorre Bega, e realizzata dal 1956 al 1959 per ospitare gli uffici milanesi della società petrolifera Sarom. Il nome GalFa è da ricondurre alla sua collocazione: l’edificio si trova infatti all’incrocio tra via Galvani e via Fara (Galvani + Fara), nel cuore del centro direzionale fra il grattacielo Pirelli e via Melchiorre Gioia.
Finalmente è stato liberato il piazzale d’ingresso da via Fara, dove è stato posizionato il cubo di vetro. Come si vede, sono ancora in corso i lavori per completare la posa delle piastrelle in pietra.
Un piccolo sguardo anche a Gioia 22, la vicina torre che sta salendo sempre più.
Si parla tanto di superfici da “inverdire” per contrastare il fenomeno dell’isola di calore ma poi si pavimenta con asfalto, porfido o pietre ogni metro quadrato di superficie. Il centro direzionale poi é scandaloso per l’assoluta mancanza di alberi. Unica eccezione la sede della Regione che ha 4 alberelli in croce sul lato verso via de Castilla. Nei nuovi progetti e nei revamping si dovrebbe tenere conto di questa esigenza…
viale della liberazione e la biblioteca degli alberi si raggiungono a piedi da via Galvani in meno di 10 minuti. dove è il problema?
così a occhio e croce non sembra neanche pietra ma autobloccanti in cemento