Milano | Porta Genova – Riqualificazione di piazza Sant’Agostino: fine ottobre 2019

Abbiamo visto che ad agosto sono partiti i cantieri per la riqualificazione di piazza Sant’Agostino. Occorrerà un anno e mezzo per completare l’opera, consegna prevista per la fine del 2020.

Una trasformazione da 1,5 milioni di euro: questo è l’importo dei lavori necessario per portare a termine il progetto.

Qui di seguito alcune immagini scattate in questi giorni.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Porta Genova – Riqualificazione di piazza Sant’Agostino: fine ottobre 2019”

  1. Andava fatta una copertura fissa per il mercato come a Parma o meglio come a Barcellona come avevate pensato già voi di urban file, magari con boeri e piano si poteva fare il tetto verde. Peccato ennesima occasione sprecata

    Rispondi
    • In effetti Urbanfile ha smesso di occuparsi dello scempio creato dalle malfatte ciclabili in via Stendhal.

      Ricordo un articolo anni fa, poi è calato il silenzio. Peccato perchè è una situazione paradigmatica di come sia Milano ultimamente.

      Rispondi
    • Il problema che vogliono proseguire con la ciclabile monodirezionale (scomoda e utilizzate sempre come doppio senso) proseguendo in giambellino, io sto cercando di capire perchè vogliono proseguire con queste realizzazioni al ribasso.
      Cioè se tu devi rifare tutta una via ripensa a tutta la mobilità, dicono manteniamo 400 posti auto, allora pensi ad un bel posteggio sotterreaneo pagato dai NON residenti quando entrano in città con l’auto, a quel punto i residenti mettono la macchina nel posteggio interrato, la via si fa carico tutta insieme della manutenzione, ovviamente NON BOX ma posteggi come quelli dei centri commerciali e puoi ripensare tutta la via come una vera zona 30 con ALBERI e senza piste ciclabili con pochi posteggi solo per sosta breve.
      Insomma questo farebbe un amministrazione con visione a 30 anni invece qui si fa il compitino senza considerare la mobilità all’interno delle zone. si creano un sacco di cordoli per tutelare i ciclisti e poi si lascia tutta la strada alle auto.
      Insomma visioni da paesino. Un vero Peccato.
      Ma scusate i raggi verdi come avevano immaginato l’ingresso a milano dalla zona 6? sarebbe interessante rivederli

      Rispondi
        • Si ma bisogna capire come vogliono creare questi posteggi interrati, perchè se l’idea è fare dei box allora sarà una speculazione come è successo con Albertini.
          Io ribadisco che chi non risiede e viene in auto deve pagare queste infrastruttire per liberarci dalle auto in superficie.
          Tu mi rubi spazio a casa mia e quindi paghi. Questo deve essere il ragionamento, se invece è facciamo i box, allora meglio di no così ci perdiamo tutti. perchè poi sopra ci saranno solo le auto dei non residenti e i residenti dovranno pagarsi un box, invece se si creano dei posteggi interrati tipo esselunga costruiti con i soldi dei non residenti abbiamo vinto NOI residenti che paghiamo lo stipendio a questi geni.
          un posto macchina in città al massimo deve costare 100 euro al mese non di più.

          Rispondi
          • Se il Comune adottasse un meccanismo simile a quello del social housing per i box, potresti costruire grossi gruppi di box sotterranei a un prezzo calmierato (come nel social housing)

            Se un box costa 30.000 euro, detratto l’anticipo di 5.000 la differenza è una rata di mutuo ventennale da 120 euro al mese, che è del tutto accettabile per non occupare suolo pubblico con l’auto.
            A 50.000 euro si fa più impegnativo, ma son pur sempre meno di 8 euro al giorno (che comunque recuperi con gli interessi il giorno che non avessi più l’auto e vendessi il box – non sono soldi buttati)

            I problemi coi parcheggi sotterranei di Albertini fu l’esecuzione, i prezzi spesso troppo alti e le società che costruivano che fallivano, ma son passati 20 anni e son stati fatti passi avanti da gigante nei regolamenti comunali per evitare o ridurre grandemente i problemi.

            In ogni caso l’idea di fare i box sotterranei è per cancellare parcheggi in superficie, non per facilitare il parcheggio dei non residenti, anche in questo abbiamo fatto passi avanti.

            Sempre che i parcheggi sotterranei li facciano sul serio e non sia uno scherzo…

Lascia un commento