Milano | Duomo – Riproporre il primo semaforo d’Italia per il centenario

Qualche anno fa avevamo proposto un idea che potrebbe deliziare un incrocio e ricordare un evento che ha rivoluzionato i comportamenti umani qui e in tutto il mondo. Nel 1922 si assiste alla prima installazione europea a Parigi, seguita dalle installazioni nelle più grandi città come Amburgo, Berlino e Milano (1925), seguite poi da Roma, Londra e Torino effettuate entro il 1926.

Infatti proprio all’incrocio tra le vie Orefici, Torino e Mazzini, nel lontano 1925 venne istallato il primo semaforo stradale di Milano e d’Italia.

Ora al suo posto c’è una banalissima isola spartitraffico centrale in cemento e catrame piena solo di cartelli che per giunta si piazza in bella mostra se si guarda il Duomo da via Torino angolo Orefici.

Spesso abbiamo pensato che, se ci fossimo trovati in qualche altra città straniera, qui ci sarebbe almeno una bella aiuola come nel fotomontaggio da noi realizzato, magari anche ridimensionando i cartelli stradali.

Ma vista l’importanza del luogo, vista anche la necessità della memoria e il turismo incalzante, oltre all’imminente centenario dell’evento, perché non riproporre una copia del vecchio semaforo e collocarla all’incrocio storico, visto che a breve (speriamo) via Orefici sarà riqualificata?

Una specie di “memoriale” per quest’evento straordinario che ci ha rivoluzionato la vita sin da allora. Magari con sponsorizzazione e sicuramente non più utilizzato come semaforo, ma semplice monumento.

Un po’ come il famoso semaforo che possiamo ammirare e fotografare in Potsdamer Platz a Berlino, una versione moderna del vecchio semaforo collocata semplicemente come ricordo.

Di seguito la nostra elaborazione senza e con l’eventuale semaforo al centro dell’incrocio moderno.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Duomo – Riproporre il primo semaforo d’Italia per il centenario”

  1. È una bellissima idea, ma già sento il coro degli ipercritici che paventa il “falso storico”.

    Ho visto semafori d’epoca anche In centro a Barcellona e Madrid, molti dei quali sicuramente copie (come del resto quello di Berlino che avete mostrato).

    Non so perché solo in Italia ci sia questa idiosincrasia, che trovo scioccamente materialista. Se il progetto e il disegno sono identici all’originale dov’è il “falso”? Solo nel fatto che il materiale è di fattura più recente?

    Falso storico si ha secondo me quando si crea da zero un oggetto o un edifico “in stile” di un’epoca ormai finita, non quando si riprende un oggetto originale di quell’epoca. Al massimo sarà una copia, ma non un falso.

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  2. Il problema che il centro di Milano non è ancora all’altezza di quello che Milano vuole diventare….bisogna ripensare il tutto. Il semaforo potrebbe essere una parte dell’intero progetto.

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  3. non vedo problemi nel falso storico quando già metà del duomo è un “falso storico”. in questo caso poi, andando l’installazione in un luogo sostanzialmente ad oggi lasciato vuoto, non penso nemmeno qualcuno se ne avrebbe più di tanto a male. sarebbe bello che il comune facesse scouting alla ricerca di qualche sponsor per l’installazione, magari da ripagare con una discreta scritta pubblicitaria ove in origine erano le frecce del senso di marcia (all’epoca a Milano si teneva ancora la sinistra).

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