Piranesi 18, un bell’intervento di CCL – Consorzio Cooperative Lavoratori e Cooperativa Solidarnosc Piranesi (promosso da: ACLI Milanesi + CISL Milano Metropoli) per 99 appartamenti e 111 box (7.694 mq) a Porta Vittoria, è stato completato.
Il progetto, che oltre all’edificazione di tre edifici di nuova costruzione ha previsto anche il recupero della facciata d’epoca (primo Novecento) prospiciente via Piranesi, naturalmente realizzato secondo i canoni della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Gli alloggi sono stati realizzati in classe energetica A. Come accennavamo, ci troviamo nel territorio orientale di Porta Vittoria, lungo via Piranesi e con l’affaccio meridionale verso l’area verde ancora in attesa dello sviluppo ormai bloccato da oltre 15 anni (qui dovrebbero sorgere campi sportivi, di tennis e aree verdi atrezzate).
L’architettura del progetto è curata dallo Studio di architettura Barbieri & Negri con la collaborazione dell’ing. Vittorio Brugola ci soddisfa molto. Troviamo l’intervento degno di nota, dove possiamo ammirare la vecchia e graziosa facciata eclettica di inizio Novecento. Un vecchio complesso industriale dismesso da anni del quale sono state salvate solo le due facciate storiche composte da una parte più bassa di due piani, dove si trova l’ingresso, e dove le finestre sono tripartite e sormontate da un piccolo timpano. Mentre la facciata del palazzo più alto è caratterizzata da uno zoccolo ad intonaco due marcapiano (primo piano e terzo piano) e pareti in mattoni a vista.
La facciata recuperata e restaurata su via Piranesi è stata profondamente modificata mantenendo e integrando magnificamente le parti antiche con le parti moderne.
In pratica la parte centrale con l’ingresso, è stata rialzata a 4 piani. La parte aggiunta ha riprodotto il vecchio stile senza strafare e senza sembrare Disneyland, così come la parte aggiunta a sinistra, che ripropone in maniera moderna gli stessi materiali della vecchia facciata posta invece a destra. Il tutto è stato bloccato da un tetto a mansarda in metallo.
Cisana Srl ha compiuto un’operazione molto delicata, ovvero ha rimosso i vecchi balconi in cemento tagliandoli con cavi in diamante (un taglio lineare e perfetto) per poterli ricollocare una volta ultimati i lavori strutturali e delle nuove solette, un’operazione documentata in un video nell’Instagram di Cisana Srl.
Sul retro, dove vi erano i vecchi e ormai inutili magazzini e depositi (vi aveva sede una nota industria alimentare), gli architetti si sono sbizzarriti realizzando due torri di 9 piani che si distinguono per forma e composizione pur rimanendo coerenti, risultando originali e movimentate. Le facciate riprendono in un certo modo la vecchia facciata su via Piranesi. Un picoclo giardino condominiale separa le due torri e il palazzo di via Piranesi.
Milano – Porta Vittoria, Via Giovanni Battista Piranesi, 18 (retro: Via Valentino Mazzola / Via Azzurri d’Italia) > CCL > Cooperativa Solidarnosc Piranesi (nella mappa Urbanfile codice: PTV13) (uffici residenziale) (nuova costruzione ristrutturazione)
Complesso residenziale di nuova costruzione con recupero della sola facciata su via Piranesi, formato da 3 edifici per 99 appartamenti (111 box) (7.694 mq)
- progettista architettonico/DL: Studio di Architettura e Design Barbieri & Negri
- progettista/DL opere in CA: ing. Vittorio Brugola – Abbiategrasso, MI
- CSP/CSE: Romeo Safety Italia srl
- RL: per. ind. Fernando Carbone @ Romeo Safety Italia srl
- coordinamento generale: CCL – Consorzio Cooperative Lavoratori // promosso da: ACLI Milanesi + CISL Milano Metropoli
- esecutore delle opere: Devero Costruzioni spa – Vimercate, MB
- link: Piranesi 18 – CCL
Referenze immagini: Duepiedisbagliati, Roberto Arsuffi
Porta Vittoria, Senavra, Cantiere, via Piranesi, Cooperativa Solidarnosc Piranesi, via Piranesi, The Hug, Nexity,
Madonna, manco le vele di Scampia fanno così schifo….
E dopo 3 anni di ritardi su lavoro e consegna.
Complimenti!
😀
Beh non mi sembra proprio uno schifo a dire il vero.
Ragazzi, un intervento magistrale. Recupero rispettoso e conservativo nelle facciate, con linee moderne ed eleganti nel lato interno. Questo permette alle strade di essere sempre interessanti, con edifici tra loro diversi e non riproposti con lo stampino.
Alcuni studi di architettura hanno meritatamente una marcia in più. Bravi.
A me non dispiace il progetto, però mi sento di dire che tutti questi sviluppi residenziali senza commercio al piano terra sono destinati a creare dei quartieri dormitorio! BASTA!
Ottima operazione! Eccellente esempio di valorizzazione dell’esistente e nuova costruzione. Dovrebbe essere portato ad esempio per tutti coloro che intervengono sul tessuto edilizio consolidato soprattutto per gli speculatori dalla “ruspa facile”. Bravi
Per carità, a Milano spesso si distrugge impunemente e si vedono orrori inenarrabili, però questo NON è un grande intervento. Apprezzo il fatto che il rialzo della parte centrale sia stato fatto con un minimo di decenza e un tentativo decorativo, per il resto il piattume e l’anonimato regnano sovrani. Per fare un esempio, non si può modificare un bel palazzo, aggiungendo un ‘tettaccio’/sottotetto che non c’entra nulla e stona con l’estetica dell’edificio (ovviamente non mi esprimo sulle altre parti ‘moderne’, tutte in stile ‘ospedale triste’).
Insomma, meglio un tentativo di integrazione che le distruzioni cieche che spesso si vedono, ma la strada da percorrere in questo caso è ancora lunga. Spero solo che interventi del genere non siano troppo diffusi, perché la città ha già vissuto troppi danni al proprio patrimonio architettonico, soprattutto quello residenziale di fine Ottocento.
È stato realizzato un progetto avveniristico, devo ammettere che non sarebbe male estendere l’idea a tutte quelle opere dove demoliscono lo storico e costruiscono edificio avveniristici, in questo modo lo storico viene rivaluta, in fondo non abbiamo scoperto nulla ma cerchiamo di copiare quanto realizzato!!!