Milano | Tre Torri – Ecco la nuova porta di accesso a CityLife

Aria, luce, verde e spazi aperti: un progetto pensato per le persone e per la città. Lo studio internazionale BIG – BJARKE INGELS GROUP firma il nuovo progetto.

Milano, 15 novembre 2019 — CityLife ha presentato oggi il nuovo progetto che segna l’avvio della fase di completamento del quartiere: un grande portale di accesso a CityLife lungo l’asse Domodossola piazza Tre Torri.
Selezionato a seguito di una gara internazionale fra importanti studi di progettazione e architettura, il progetto è stato realizzato dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group.

Il progetto prevede la realizzazione di due edifici, uniti da una copertura a portico che, incorniciando le tre torri esistenti senza competere con queste in altezza, definirà un nuovo portale di accesso a CityLife da nord, attraverso un’estesa area verde che andrà ad arricchire ulteriormente la vivibilità del quartiere e costituirà un nuovo elemento di restituzione alla città di Milano.

Un progetto pensato per le persone, che crea una interconnessione tra gli spazi privati e quelli pubblici. La copertura non sarà semplicemente un elemento di collegamento strutturale tra i due edifici ma andrà a definire uno spazio pubblico coperto arricchito da arredo urbano e da spazi verdi, fruibile tutto l’anno.

L’intervento architettonico è stato pensato per essere permeabile e integrarsi appieno nel quartiere, partendo dallo spazio e dal contesto esistente. La nuova porta di CityLife si integra con le aree urbane, le strade e la viabilità esistente, creando un continuum tra il quartiere e la città.

Il nuovo edificio si svilupperà su una superficie (SLP) di 53.500 metri quadri, per una lunghezza di oltre 200 metri, con una caratteristica struttura a portico che nel suo punto più stretto avrà una larghezza di 18 metri.
I piani dell’edificio, con soffitti alti 3 metri per consentire l’accesso di una grande quantità di luce naturale grazie ad una facciata continua, caratterizzata da trasparenza e luminosità, si affacceranno sia sulla città che
su due ampi cortili privati. Nella parte più alta, gli edifici saranno infine completati da terrazze a cascata adibite a spazi polifunzionali con uno spettacolare panorama.
L’edificio sarà destinato ad uso uffici: a valle del progetto esecutivo, si prevede che i lavori inizieranno nel corso del 2021 e si concluderanno nel 2023.

In parallelo con la costruzione dell’ultimo lotto residenziale su via Spinola, il completamento di CityLife, che diventa così uno dei principali business districts in Europa, in un insieme articolato e bilanciato di funzioni pubbliche e private fra residenze, uffici, negozi e aree verdi.
Dalla sua nascita ad oggi, CityLife si è affermata come una delle principali “nuove centralità urbane” di Milano, un quartiere caratterizzato da sostenibilità, qualità della vita e servizi, uno dei maggiori esempi in Italia di rinnovamento e di rigenerazione urbana.

Il progetto dello studio danese BIG-Bjarke Ingels Group è stato presentato nel corso di una conferenza stampa da Armando Borghi, Amministratore Delegato di CityLife, Aldo Marzocco, Amministratore Delegato di Generali Real Estate SpA e Presidente di CityLife e Bjarke Ingels, Founding partner di BIG-Bjarke Ingels Group, con la partecipazione di Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali.

Armando Borghi, Amministratore Delegato di CityLife, ha dichiarato:

“Con CityLife ci siamo posti un obiettivo ambizioso che pensiamo di aver raggiunto, quello di rigenerare è riqualificare l’area della Fiera di Milano che
abbiamo restituito integralmente alla città in una forma completamente rinnovata e fruibile da tutti. Il progetto dello studio BIG va a completare l’area con una soluzione in linea con i nostri valori e obiettivi, un progetto che abbiamo sposato sin da subito. Il building aggiungerà un nuovo elemento alla definizione di CityLife, un progetto pensato per le persone e per la città di Milano che oggi è un un’area all’avanguardia, caratterizzata da elevati standard di sostenibilità, divenuta esempio italiano in grado di competere con i maggiori progetti di rigenerazione d’Europa.”

Aldo Mazzocco, Amministratore Delegato di Generali Real Estate e Presidente di CityLife, ha dichiarato:

“Abbiamo fatto un po’ fatica a decidere tra sei bellissime proposte progettuali, ma pensiamo di aver scelto un bel progetto, equilibrato, moderno e complementare al resto del compendio CityLife. Abbiamo ora l’opportunità di realizzare un altro edificio di grande qualità immobiliare da inserire nel nostro portafoglio europeo e globale di core assets altamente sostenibili, che già ci vede presenti nelle più importanti città del mondo”

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

39 commenti su “Milano | Tre Torri – Ecco la nuova porta di accesso a CityLife”

    • Sono affascinato dalle linee del complesso. Probabilmente la tecnologia all’avanguardia e gli spazi per il pubblico danno valore a questo progetto ma quello che vedo nei rendering mi lascia perplessi. La monumentalità del volume dell’edificio soffoca lo slancio verticale dei grattacieli nella prospettiva da Domodossola e si impone con un po’ di prepotenza sull’intorno. Mi tengo la possibilità di ricredermi

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  1. Nasce pressappoco nel punto dove avrebbe dovuto esserci il Museo di Arte Contemporanea (e forse sfruttando la sua volumetria).

    Bello è bello. Simbolico, direi pure.

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    • Bellissimo e bellissime forme… Se proprio devo trovare qualche cosa di negativo:il cladding non è molto originle x me … e poi spero non faccia risultare i 3 di citylife un po’ più bassi almeno dalla visuale Domodossola.

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    • Caro Leonardo, in che senso tamarro, puoi spiegarti meglio? Io lo trovo elegantissimo, una Elbphilarmonie in miniatura che sposa architettura e urbanistica, individuando con personalità l’accesso principale (e lo sviluppo futuro dei quartieri) verso Domodossola-Sempione. Anche il costo molto contenuto rispetto ad un grattacielo è un esempio di sobrietà rispetto alla superficie offerta ad uffici.
      Cari saluti

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  2. Adesso però manca un vero museo di arte contemporanea come quello proposto da Libeskind. Serve anche un pò di culutura! Per il resto niente da dire. Progetto validissimo. Avanti così!

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  3. Caro Leonardo, in che senso tamarro, puoi spiegarti meglio? Io lo trovo elegantissimo, una Elbphilarmonie in miniatura che sposa architettura e urbanistica, individuando con personalità l’accesso principale (e lo sviluppo futuro dei quartieri) verso Domodossola-Sempione. Anche il costo molto contenuto rispetto ad un grattacielo è un esempio di sobrietà rispetto alla superficie offerta ad uffici.
    Cari saluti

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  4. Sono contentissimo che ci sarà un edificio di Big in città, e devo dire che mi piace abbastanza. Sobrio e tagliato su misura per Milano anche se io preferisco altre sue opere più visionarie.

    E condivido questa soluzione “bassa” a un quarto grattacielo che avrebbe rovinato la composizione delle tre torri…

    Ora sì, servirebbe decisamente un museo di arte contemporanea, magari realizzato da Gehry!

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  5. “Un progetto pensato per le persone”. Bene, mi fa piacere.
    Qualcuno pensava che fosse stato progettato per gli animali? Per i gatti? Per i cavalli da tiro?

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  6. Sembra interessante, spero che nella progettazione esecutiva e riduzione costi la splendida catenaria, che si estende anche sopra agli edifici (gli edifici sono gradonati sotto di essa, se interpreto correttamente le foto) non venga banalizzata.

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  7. Forme molto da rendering di architettura digital show….speriamo in una progettazione e realizzazione all’altezza delle 3 torri…non solo sensazionale ma realisticamente bello e vivibile…

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