A Porta Romana, in Corso Lodi 17, una deliziosa palazzina di due livelli (piano rialzato e primo piano), in stile eclettico in un ibrido neo-barocco e Liberty del primo Novecento, è stata recentemente interessata da un intervento di addizione per un nuovo livello abitativo, un sopralzo.
Dobbiamo dire che l’intervento non è poi male, ha salvaguardato l’aspetto originario dell’edificio aggiungendo un piano con discrezione.
Però volevamo dire comunque una cosa, se proprio si deve salvaguardare lo stile dell’edificio, perché la nuova gronda non è stata distaccata dalla finestra con un cornicione? Perché in pratica la gronda si appoggia direttamente sulla finestra, dando l’impressione che l’ultimo piano sia stato schiacciato o tagliato di netto.
Ma alzarlo in linea con gli altri edifici non era possibile? (chiedo a livello normativo, non strutturale)
Il problema strutturale è strettamente connesso alla normativa. Essa impone in caso di sopralzo la verifica della resistenza delle fondazioni con alcune formule. Raddoppiare l’altezza significa raddoppiare il carico gravante alla base e la normativa te lo impedisce.
Ma il nuovo appartamento che hanno creato é alto mezzo metro??
Non mi tornano le altezze a guardare le finestre…
la prima foto è il prima…devi guardare le altre
Appunto…
Se guardi il prima e il dopo non capisco come mai il soffito del “prima” combacia con la base della fiestra del “dopo”…
A meno che non hanno abbassato tutte le solette e tutti i soffitti del 1° piano…
Perchè la finestra ha il “ghirigoro” che va oltre la soletta.
Guarda piano terra: è lo stesso discorso.
Questo progetto l’avevo sviluppato con studio dove lavoravo. Abbiamo demolito ed abbassato il piano sottotetto esistente, la quota massima di gronda era quella approvata da paesaggio e comune pertanto la struttura di copertura l’abbiamo dovuta adattare secondo quanto comandato dall’architettonico.