Milano | Solari – La Domus Adele di Ponti, 85 anni e non dimostrarli

In viale Coni Zugna 29 si trova la Domus Adele di Gio’ Ponti, un piccolo gioiello architettonico che ha ben 85 anni (venne completata nel 1934) e che non li dimostra.

L’edificio ha una pianta a L ed è posto ad angolo tra le vie Coni Zugna e via Bragadino, in zona Solari/San Vittore.

L’edificio in questione presenta pianta a L e si sviluppa per sette piani fuori terra, compreso il pian terreno. Le facciate sono rivestite da mattonelle in klinker arancione e da uno zoccolo alto sino al primo piano in pietra lasciata grezza e non lucidata.

Ponti ha riservato particolare importanza al fatto che l’edificio si affacciasse, in parte, sul nuovo parco realizzato al posto dello scalo merci del vecchio macello di piazza Sant’Agostino, facendo in modo che ogni appartamento di godere della vista sul giardino, perciò escogitò il gioco dei vari corpi arretrati a scalinata man mano che si salisse con l’edificio.

Così abbiamo sul lato di via Bragadino, una serie di grandi balconi posti sull’angolo sino al quarto piano, oltre va scalettandosi fino alla gronda, lasciando spazio ad altre piccole terrazze. Mentre la porzione di prospetto su Viale Coni Zugna che non fa parte di questo gioco si smarca invece con un avanzamento di pochi centimetri della facciata in corrispondenza dell’ingresso e della portineria. Al quinto piano spiccano due ampie finestre poste dove sotto si trovano i balconi ad angolo, che concludono il volume. Le finestre, ampie per i locali di soggiorno, diventano normali per le altre stanze, mentre le porte-finestra per accedere ai balconi sono caratterizzate da una profonda apertura ad arco a tutto sesto che ne caratterizzano l’aspetto.

La casa si compone di appartamenti piccoli, di due, tre locali, riuniti come in un fusto di 4 piani su cui si innestano con variazioni del volume appartamenti più grandi e attici. 

Con la casa tipica di Viale Coni Zugna, Ponti introduce il tema dell’edificio residenziale composito, un tema su cui tornerà spesso in tutta la sua carriera.

Da: Case Milanesi 1923 ‑ 1973, di Orsina Simona Pierini & Alessandro Isastia.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Solari – La Domus Adele di Ponti, 85 anni e non dimostrarli”

  1. Grazie. L’innovazione delle case tipiche, non solo domus adele, è soprattutto nella disposizione degli interni.
    Dal momento che passeggiare non si può, sarebbe bello, attingendo anche alla rivista Domus, proporre alcune architetture di interno.
    Ponti ha dato un apporto decisivo alla costruzione dell’idea stessa della casa italiana moderna.
    Da tempo stiamo subendo un’idea di casa tutta concepita altrove, con enormi finestre tipiche di luoghi e non luminosi, terrazze che richiedono un clima adeguato per essere fruite continuativamente, luoghi di interno che non permettono per dimensioni e concezione di accogliere oggetti d’arte e di antiquariato che per moltissimo tempo sono stati la cifra dell’identificazione della casa italiana borghese.
    Ora che il coronavirus porta via anche molti nonni, depositari di questa cultura racchiusa in oggetti e spazi sopravvissuti ai secoli, ricordare che è possibile concepire abitazioni che non li escludano a priori non sarebbe male.
    Si potrebbe partire dalla riscoperta di Ponti.

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