Milano | Covid19 e la fase 2: il caos della ripresa

A breve ci troveremo nella “fase due”, la tanto agognata ripresa, che ci vedrà volenti e nolenti ad affrontare però una situazione mai sperimentata da nessun popolo della terra dopo una grave pandemia.

Le nuove disposizioni prevederanno infatti l’avvio alla quasi libertà di circolazione, ma con delle nuove regole alle quali dovremo aderire, senza batter ciglio. Una su tutte il distanziamento tra le persone, ma anche quella di indossare, in pubblico, mascherine sanitarie, sino a contrordine.

Innanzitutto il trasporto pubblico sarà messo in sicurezza e disinfettato con frequenza. Poi Bus, tram e metropolitane, ad esempio, dovranno prevedere un numero di accessi limitati e all’interno di ogni vagone dovrà essere garantito il distanziamento dei passeggeri: si sta pensando a disegnare sui pavimenti delle carrozze dei cerchi per indicare visivamente la distanza di sicurezza da rispettare.

Il Sindaco Beppe Sala ieri ha fatto l’esempio della stazione di Cadorna, uno degli snodi più trafficati della città. Uno di quelli che verranno messi più a dura prova vista la connessione con le ferrovie Nord. «Entravano 6 mila persone all’ora ogni mattina. Con le misure che ci indicano ne potremo far transitare il 25 per cento, quindi 1.500: 75 alla volta. Dobbiamo trovare delle formule». Quelle a cui sta lavorando Atm, come negli esempi qui di seguito.

Perciò meno utilizzo dei mezzi pubblici, significherà più utilizzo di mezzi privati. Un bel problema, perché senza una buona pianificazione, ci troveremo la città congestionata. Come abbiamo visto, per contenere il numero di auto in circolazione e limitare il possibile aumento dell’inquinamento atmosferico cittadino, il Comune sta progettando di incentivare l’uso delle biciclette, con l’aiuto della Regione Lombardia e del Governo creando anche piste ciclabili.

Ancora oggi la ‘fase due’, col virus in circolazione, è piena di incognite. Bisognerebbe rimodulare i flussi lavorativi, scaglionando e diluendo il fatidico orario di punta per evitare affollamenti sui mezzi pubblici. Quanto si andrà avanti col lavoro agile (smart working o lavoro da casa)?

Come verrà gestito il flusso di persone e come verranno controllate?

Quindi uno dei problemi sarà proprio quello dell’entrata in città di migliaia di autovetture, sicuramente sarà impensabile che tutti a queste condizioni, utilizzino treni e mezzi ATM. Tutte queste vetture in arrivo in città o che si muoveranno in essa, dove potranno trovare il parcheggio ad esempio? Qualcuno suggerisce di “creare” nuovi parcheggi ipotizzando l’uso degli ex scali ferroviari (Farini e Porta Romana) e in maniera gratuita.

Mentre altra questione sarà quella della ristorazione, la quale prima o poi, dopo la fine di maggio, se tutto andrà bene, potrà riaprire. Il Sindaco ha affermato che il Comune potrebbe pensare di consentire, in un’ottica di ampliamento degli spazi pubblici, come i marciapiedi più larghi o la creazione di piazze pedonali, ai ristoranti e bar di poter mettere tavolini all’esterno per “recuperare i coperti” che vengono cancellati dal distanziamento obbligatorio, su questo spazio, almeno per ora «non pagheranno la Cosap».

Tavolini però, che potrebbero occupare spazi riservati alle auto parcheggiate. Bell’idea, peccato che vada a cozzare con la precedente, quella di più spazi dove parcheggiare una vettura.

Qui di seguito degli esempi attivati all’estero.

Nel giro di due mesi, Milano, che era diventata modello italiano di città internazionale, dove gli scambi tra le persone erano globali, creative, produttive e turistiche, si è trovata (come il resto del mondo) ad affrontare un bel problema sopratutto sociale e economico.
Alla capitale economica d’Italia serve un piano B e in fretta.

 È online il documento ‘Milano 2020’ redatto dall’Amministrazione comunale con lo scopo di elaborare una strategia per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria. Il documento espone alcune azioni immediate o da programmare per la gestione della “nuova normalità”. È un documento aperto alle osservazioni e ai contributi di tutta la città.

A partire da lunedì 27 aprile sarà possibile inviare il proprio contributo al testo attraverso il sito del Comune. La raccolta continuerà per tutto il mese di maggio. Il documento aggiornato sarà quindi reso disponibile e commentabile in modo permanente in un ambiente collaborativo, per garantire il suo aggiornamento dinamico a fronte degli scenari in continua evoluzione.

Milano 2020. Strategia di adattamento – Documento aperto al contributo della città

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

28 commenti su “Milano | Covid19 e la fase 2: il caos della ripresa”

  1. avrei mantenuto il lockdown dalle 6 alle 10 del mattino feriale, ci si muove solo per necessità, niente auto in area B e C, semafori spenti, mezzi pubblici che non perdono tempo come fanno sempre per inefficienza di gestione (mancanza asservimento semaforico e poche corsie riservate), quindi molte più corse con le stesse risorse. Dopo le 10, finita l’ora di punta si tenta la normalità.Nel pomeriggio tra le 17 e 19 nuovo stop auto, ancora spenti i semafori e recupero capacità di trasporto dalla migliore velocità commerciale.
    Invece avremo tram e bus ulteriormente svuotati perchè saranno completamente imballati nel traffico automobilistico, con auto parcheggiate ovunque e inquinamento alle stelle..

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  2. E finalmente vedremo cosa sapra’ fare il ns sindaco, dopo che per due mesi ha fatto polemiche un giorno sì e l’altro pure, dicendo tutto e il contrario di tutto.

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    • Ahaha e certo a voi va bene la gestione criminale della Regione. Almeno il Sindaco si è attivato per sopperire alle mancanze di Fontana & co.

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      • Forse se anzichè fare il controcanto da pierino ad ogni decisione giusta o sbagliata che fosse della Regione, avesse lavorato sul piano della mobilità fase 2….eravamo più contenti.

        Perchè non chiude al traffico privato le vie dove passano i tram per dare priorità ai mezzi pubblici per non farli diventare un carnaio come prima?

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  3. Non capisco come l’idea dei tavolini cozzi con il trovare più parcheggi per le auto dato che il Sindaco ha già detto che sta provando a trovare un accordo con i proprietari dei parcheggi interrati, che in questo periodo sono vuoti, per riuscire a far parcheggiare le automobili.

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      • Va beh lei deve essere il solito poveraccio che non sa da che parte attaccarsi e quindi tira ancora in mezzo gli spritz. Si faccia una vita, è patetico.

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          • Speriamo che Wf abbia quasi finito i minuti del parental control sul telefonino, così fino a domani non torna 😉

          • Non vorrei essere al pksto di un vecchietto mandato a morire in una Rsa perché le direttive di regione Lombardia li obbligavano a inserire un malato di Covid e a fare strage…

            Non Cè proprio nente da ridere.
            Se voi ridete perché la gente muore state male nel cervello.

            Adesso ridete.

          • Infatti chi rideva iniziando il post con “Ahaha” dava una sua (opinabile) opinione sulla “gestione criminale della Lombardia”. Vedremo più avanti chi ha fatto e chi specula e basta. Chi non fa non sbaglia. Di certo non c’e’ Niente da ridere e come al solito Wf non hai capito un cazzo

          • Giusto x informare quell’imbecille di Wf: la regione non può obbligare nessuna Rsa a prendere malati. Questo ricordando a ‘sto imbecille che in tutte le Rsa d’europa ci sono stati decessi in massa. Ma nessuno – eccetto in Italia per opera dei topi rossi- si è fatta polemica politica.
            Oltretutto l’avete fatta a coerente alternata, visto che siete dei minorati. Infatti il tasso di mortalità nelle Rsa dell’Emilia, tanto per vitare una regione a lui cara, è stato maggiore.
            Non ti dico di parlare di cose che conosci, perché tu non conosci proprio una mazza. Ma se proprio vuoi dire la tua, caro WF, cerca di collegare le sinaspsi.
            Pagliaccio

          • Coglione.
            Vallo a dire ai parenti dei morti nelle Rsa.

            La Lombardia è la regione con più morti al mondo dopo la Cina.

            Grazie alle delibere dove “non si obbliga a prendere i malati ” ma si chiede di farlo…

            Imbecille.

            Neanche le loro responsabilità si prendono.
            E vogliono il federalismo.
            Poi quando ce l’hanno lo rifiutano per vigliaccheria.
            Cercano di non decidere nulla e quando lo fanno fanno cazzate.

            Poi quando si tratta di prendere decisioni…

            1. È colpa del governo che doveva lui istituire la zona rossa.
            2. È colpa delle Rsa che gli abbiamo chiesto di prendere i malati ma loro dovevano rifiutarsi

            Piove governo ladro.
            Armiamoci e partite…
            Le colpe sono sempre a scaricabarile…

            Buffoni al quadrato.
            Inadatti a gestire la Lombardia

            Vallo a dire ai parenti dei pazienti morti.
            Puoi candidare l’assessore alla sanità a sindaco di Milano.
            Aspetta che si raffreddano i letti dei morti prima…

            Pericolosi incapaci

          • In conto è dispiacersi x dei drammatici lutti. Un altro è fare come te, WF, che la metti sul piano politico. Tutto ciò mentre la Sanità lombarda è una delle poche in attivo e quella che eroga il servizio migliore.
            Sei un povero mentecatto, WF.
            E mi pare che molti altri lo abbiano notato

    • Il zsindavo vuole trovare un accordo x utilizzare i parcheggi inutilizzati tipo stadi e centri commerciali. Quelli privati a pagamento dono li appodta come prima. O ci siamo dimenticati in 2 mesi il traffico abituale di Milano e le difficoltà di parcheggio. O bastano 2 medi x dimenticare il mondo reale ? Che il sindaco ignora portando a 2 euro il biglietto atm e senza controlli x strada. Mai visto un vigile in giro. E si che le scuole sono chiuse e quindi sono liberi dal servizio davanti alle scuole, o ai mercati pure chiusi. Dove sono i vigili ? Che magari potrebbero controllare i rider che portano cibo a casa senza guanti e mascherine con borse sbattute x terra in condixioni igeniche pessime che nessuno controlla. Neanche Fontana. Mah, contraddizioni della vita

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  4. Bisogna sfruttare questa occasione per togliere auto e moto da marciapiedi e aiuole e riempire i parcheggi sotterranei.
    Anche ciclabili ma vere e sicure.
    Se non si vorrà fare le nozze coi fichi secchi potremmo addirittura uscirne migliorati.

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  5. Ma hanno fatto le prove in metro se con le mani uno arriva al corrimano stando al centro del vagone in piedi dove ci sono i seganli “stai qui”? Qualcuno che è all’estero o in cina, per es. a whan, ci può dire cosa stanno facendo lì sui mezzi pubblici, o se anche questo non è il solito “trattamento” riservato solo ai milanesi?

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  6. Concordo. Abbiamo davanti una opportunità epocale.
    Non puoi uscirne fuori col tristerrimo progettino malfatto come quelli che abbiam visto per Buenos Aires e Viale Monza.

    Dal Sindaco vorrei meno interviste con la polemicuccia passivo-aggressiva con la Regione o il Governo e più lavoro serio coi tecnici per favore.

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      • Ma chi il sindaco che ha atteso al 04/03 per sospendere l’area B facendoci prendere ammassati all’ora di punta i mezzi pubblici? quello che la riattiverà il 03/05 ? stai parlando di quel sindaco?

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  7. Un conto è dispiacersi x dei drammatici lutti. Un altro è fare come te, WF, che la metti sul piano politico. Tutto ciò mentre la Sanità lombarda è una delle poche in attivo e quella che eroga il servizio migliore.
    Sei un povero mentecatto, WF.
    E mi pare che molti altri lo abbiano notato

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    • Noi tutti abbiamo notato l’incapacità assassina di questa giunta e di questo modello.

      Vai a raccontare l’eccellenza ai parenti dei morti va.

      È responsabilità POLITICA di ci governa ADESSO le scelte di mandare i malati di covid nelle Rsa…

      Quindi si è politica.

      Con questi assessori dobbiamo grattarci le palle se siamo ancora vivi…

      La sanità in attivo sui cadaveri dei pazienti morti.

      Certo che è politica. Sei troppo limitato per arrivarci?

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