Dopo lo stop dei cantieri dovuto al lockdown degli ultimi mesi, riparte di cantiere del Cento Commerciale Milanord2
È ripartito il cantiere per la costruzione di Milanord2: già da lunedì 4 maggio sono ricominciati i lavori di edificazione del progetto di Cinisello Balsamo, interrotti per l’emergenza Covid-19.
Prosegue con il mega investimento, proprio e dei tenant, che nel complesso supererà il miliardo di euro e dimostra nei fatti che Milanord2 è una realtà che avanza concretamente mentre altri sono in fase di discussione, come sta capitando per Westfield a Segrate.
Già realizzati realizzati gli scavi, le demolizioni parziali del vecchio centro commerciale, la nuova viabilità pubblica e l’avanzamento del cantiere della metropolitana inclusa la stazione sottostante il progetto. E mentre si parte con l’edificazione vera e propria, sono partite le operazioni di posizionamento degli spazi sul mercato.
Milanord2 conta di diventare una nuova“Destinazione”: e nelle intenzioni degli investitori (Galleria Cinisello S.r.l, joint venture al 50% fra il Gruppo LSGI Italia e la società Ceetrus,) si prevede un’architettura piuttosto azzardata e spettacolare, 100.000 mq di offerta retail, 10.000 mq di food & beverage, 20.000 mq di leisure coperto, 41.000 mq di leisure a cielo aperto e accesso libero, entertainment giochi e tecnologie innovative al servizio dei visitatori-
L’elemento distintivo ed assolutamente innovativo di Milanord2 sarà Sky Plaza, un’area di 41.000 mq interamente dedicata ad attività ludiche, sportive e di intrattenimento che si svilupperà sulla copertura del complesso che normalmente viene occupata da impianti e macchinari. A Milanord2 la copertura sarà parte integrante del progetto e si prevedere che vivrà al ritmo delle stagioni con spettacoli all’aperto, specchi d’acqua per l’estate e piste di pattinaggio per l’inverno e occasioni di ristoro.
Il Centro Commerciale sarà anche nodo di interscambio in termini di trasporti: qui da anni è in costruzione il nuovo capolinea della linea 1 della metropolitana milanese, Monza Bettola, che dovrebbe aprirsi per il 2021-22 (un bel po’ in ritardo). Inoltre saranno realizzate: una stazione di autobus; una bicistazione coperta di oltre 800mq collegata ad un parcheggio di interscambio da 1500 posti auto, oltre a percorsi ciclopedonali.
Spero che fallisca questo centro commerciale, andate nei negozi di quartiere.
Che spreco enorme…
Esatto…citta’ e paesi moribondi, con desolazione e abbandono…e mancanza di contatti umano e controllo sociale….e centri commerciali da paese trogrodito con mega security e livello di anonimita’ totale….urbanistica questa gran sconosciuta….
Mi auguro che possa fallire ( anche se è brutto da dire per chi ci investe quattrini ). Già prima era un progetto antistorico, ora ancora di più. Bisogna investire nei negozi di quartiere.
Che evitabile orrore. Mi chiedo quando arriverà il momento in cui la classe politica locale capirà che megastrutture di questo tipo vanno lasciate nei ricordi di un passato abbastanza infelice.
Questo spazio si è già dimostrato fallimentare più volte e un progetto nuovo, aperto alle novità del futuro – e non schiavo di un consumismo cieco- avrebbe potuto ridonargli vita, magari in linea con l’apertura della nuova fermata della metropolitana…
In questo periodo costruire questo megacentro forse non è il caso e non lo era nemmeno al momento del progetto. Inoltre ha ragione quello che dice che bisogna incentivare i piccoli negozi di quartiere che danno lavoro a tante famiglie. È effettivamente una spreco di risorse economiche e di suolo.
Cinisello è già circondato da centri commerciali. Questo nuovo complesso congestionera’ ulteriormente la zona. Tutti a riversarsi li… Bastava metro con parcheggi e pista ciclabile! E intanto i negozi di quartiere chiudono. Se non ci fossero stati loro ora chi supportava la situazione? La grande distribuzione non riusciva a consegnare a casa.
un vero schifo! fateci un parco pubblico e non pensate sempre a speculare. Mi auguro anch’io che non riusciate a portare a termine questo squallido progetto.
Verrebbero creati posti di lavoro aleatori e di sfruttamento altro che opportunità. Semmai l’opportunità, per chi costruirà, di straguadagnare a scapito del territorio e delle persone.