Milano | Cinisello Balsamo – L’hub alle porte della Brianza

 

Da venerdì scorso  i cittadini di Cinisello Balsamo possono conoscere nel dettaglio il Piano di intervento integrato Bettola. Fino a domenica 22 aprile 2018 è possibile infatti, scoprire nel dettaglio e guardare da vicino l’hub intermodale e il futuro centro polifunzionale costituito da aree commerciali, direzionali, di intrattenimento e servizi, grazie ad un originale allestimento in 3D e un video in realtà virtuale che è stato realizzato all’interno del Centro culturale Il Pertini.

Si tratta di un investimenti per 80 milioni di euro, il grande nodo di interscambio per il nuovo capolinea della M1 e lo snodo di transito della M5 con 2.500 posti auto, “una nuova piazza pubblica della mobilità con una stazione degli autobus che ospiterà 18 linee” e una bicistazione con tanto di ciclofficina: ecco che cosa sarà il nuovo hub di Bettola a Cinisello Balsamo, alle porte di Monza, l’intervento sarà fondamentale anche per il futuro prolungamento della metropolitana lilla a Monza.

Il Piano di intervento integrato Bettola affacciato su viale Lombardia lungo la statale 36 è stato presentato ufficialemente venerdì 23 marzo dalla giunta di Cinisello con la presenza dell’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli.

Il rendering in 3D di “CiniselloHub“, che si può vedere in rete, mostra la cittadella che sarà creata alle porte di Monza e che di fatto diventerà la porta nord di accesso alla città metropolitana di Milano grazie all’arrivo anche delle due linee della metropolitana linea M1 e M5 e alle altre linee che lo collegheranno col resto dell’hinterland milanese, potrà rivelarsi un intervento degno di una città allargata quale è Milano.

E’ il disegno del piano di rigenerazione urbana dell’area Bettola di Cinisello Balsamo, frutto della collaborazione tra pubblico e privato che ha unito il comune di Cinisello Balsamo a quelli di di Milano e Monza, la Regione Lombardia, la Città Metropolitana, MM spa e i diversi enti gestori delle autostrade.

Un grande nodo di interscambio a servizio del capolinea della metropolitana con un maxi-parcheggio da 2500 posti auto e una stazione degli autobus che ospiterà 18 linee. Poi un centro commerciale, bar, ristoranti, centri di attività culturali, un cinema multisala e addirittura un planetario.

Il progetto prevede anche un nuovo modello di valorizzazione delle aree verdi con un investimento di 16 milioni di euro destinati all’acquisizione da parte del Comune di nuove aree oggi private nel Parco del Grugnotorto, che sarà collegato all’Hub con una pista ciclabile di 4,5 chilometri.
“Si tratta di un’occasione unica di riqualificazione e di rilancio di un’area che è strategica per tutto il Nord Milano”, ha spiegato la sindaca di Cinisello Balsamo, Siria Trezzi, “che avrà anche una ricaduta occupazionale per il nostro territorio di oltre 1000 posti di lavoro”.
“Il nuovo capolinea della M1 sarà in servizio a metà 2020”, ha sottolineato l’assessore alla Mobilità e Ambiente del comune di Milano, Marco Granelli. “I cittadini potranno così lasciare l’auto alle porte della Città metropolitana, utilizzare due linee della metropolitana, oppure raggiungere da casa la metropolitana in bici o in autobus, aiutando così l’area metropolitana milanese a combattere la congestione e l’inquinamento dell’aria”.

Le immagini di seguito sono tratte dal video in 3D.

Queste sono le palazzine del futuro centro direzionale Bettola, abbastanza carine e moderne, anche se, vista la posizione al centro di un importante crocevia di trasporti e di facile accesso, ci saremmo aspettati qualcosa di più risonante, magari un piccolo centro con due o tre grattacieli di 20/30 piani.

Ecco le immagini delle stazioni dei vari trasporti che opereranno in questo punto.

Per il centro commerciale (l’ennesimo nel territorio milanese) che va a sostituire il vecchio Auchan e lo trasforma completamente, ingrandendolo, dobbiamo dire che è stata preferita una veste un po’ Las Vegas con il look neoclassico, forse poco consono al XXI Secolo.

grazie agli oneri di urbanizzazione Cinisello Balsamo si rifà bella, con il riassetto di piazza Gramsci, piazza Italia e il parco del Grugnotorto.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Cinisello Balsamo – L’hub alle porte della Brianza”

  1. “E’ il disegno del piano di rigenerazione urbana dell’area Bettola di Cinisello Balsamo, frutto della collaborazione tra pubblico e privato che ha unito il comune di Cinisello Balsamo a quelli di di Milano e Monza, la Regione Lombardia, la Città Metropolitana, MM spa e i diversi enti gestori delle autostrade.”

    Non capisco perchè nell’articolo si cita solo e per ben due volte
    l’assessore Granelli, ultimo arrivato che non c’entra nulla con il progetto.
    Tant’è che nella foto sta giocando col telefonino.
    Ma si sa, per tagliare nastri altrui…

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  2. La posizione è senz’altro strategia ed è bene che venga sfruttata (peccato la mancanza di un piano per realizzare qualche fermata intermedia tra Sesto e Monza per le linee S). Operazione interessante.
    Lo stile architettonico è invece raccapricciante (le colonne neo classiche e i pennacchi sono di una pacchianeria rara), materiali e colori kitsch. Peccato. Era sperabile che operazioni come quelle di Scalo Milano o del Centro Commerciale di Arese potessero fare da esempio quanto a qualità architettonica.

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  3. Ormai su urbanfile cè gente che sa solo lamentarsi di ogni cosa.

    È ha pure da ridire su un progetto strategico per la mobilità pendolare dalla zona a più alta intensità di spostamenti tra area urbana e hinterland in Italia ( è forse se la gioca anche in Europa).

    Ogni occasione per lamentarsi.
    La qualità degli interventi è scaduta nella critica sterile e mai produttiva.

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    • Non direi. L’Intervento di Anonimo delle 16.07 è pertinente sia per quanto riguarda il valore strategico del progetto dal punto di vista logistico-trasportistico, sia nella critica allo stile da Dubai de’ noantri scelto per il centro commerciale.

      Che non solo è brutto in sé (come avrebbe detto un certo mio professore, se l’architettura è un linguaggio, questo è dialetto…), ma è anche totalmente fuori contesto, dato che in zona non c’è niente, ma proprio niente di storico che al limite, ma proprio al limite, avrebbe potuto giustificare la scelta di costruire “in stile”. Le altre costruzioni in zona sono capannoni industriali, qualche palazzina per uffici anni 80 a parallelepipedo prefabbricato e qualche condominio anni 70.

      Anonimo ha ragione anche sulle fermate ferroviarie intermedie, una soluzione economica e di buon senso di cui si discute da almeno 25 anni, ma che non si fa perché evidentemente ci sono altri interessi.

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    • Wf, come al solito sbagli a confonderti.
      Nessuno ha avuto da ridire sul progetto strategico per la mobilità
      interurbana, anzi.
      Poi tra la gente che su urbanfile sa solo lamentarsi di ogni cosa tu sia in prima fila

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  4. Nonostante non ve ne sia traccia nelle immagini, in cuor mio spero che verrà realizzato un asse che unisca Via Moro a Via Corelli (Calderara).

    Costruendo questo tratto, penso che non solo migliorerebbe l’accessibilità dei quartieri Bellaria e Campo dei Fiori dalla A52, ma si alleggerirebbe il traffico lungo la Strada Valassina tra Cusano e Niguarda.

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  5. A proposito di mobilità, speriamo si ricordino di inserire nelle opere di urbanizzazione una connessione ciclabile tra la ciclabile di monza sopra tunnel e la ciclabile lungo viale fulvio testi a cinisello.
    praticamente è impossibile andare da milano a monza in bicicletta, per la mancanza di poche centinaia di metri di connessione.

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