Un altro pezzo della storia di Milano ha tolto il disturbo dopo anni di abbandono, creando un suggestivo vuoto e aprendo nuove e inaspettate visuali. Ecco una sequenza di foto che documentano la demolizione dell’ex “Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle arti grafiche” di piazzale Occhialini (Città Studi). Al suo posto sorgerà un moderno edificio residenziale di ultima generazione: Armonia19.
Foto Matteo Pacini.
Prima fase, ultimi giorni di “vita” del moderno edificio e dell’ala più “vecchia” in via Mangiagalli 18. Dicembre 2019
Seconda fase, comincia la demolizione a febbraio 2020.
Terza fase: preparazione del terreno dopo la demolizione conclusa nel mese di maggio 2020. Per due mesi anche questo cantiere ha subito il blocco a causa della pandemia da Covid19.
Matteo Pacini – Umbro di origine, a Milano da quasi un decennio, si divide tra la curatela di mostre d’arte contemporanea e lo studio del territorio. Specializzato in fotografia e Archeologia Industriale, si occupa di catalogazione di siti in via di riqualificazione, con lo scopo di salvaguardare la memoria delle loro forme e funzioni originali. Vive e lavora fra Foligno e Milano
Il BN in queste foto ci sta bene. Ci saro’ passato davanti centinaia di volte quando frequentavo l’universita’ proprio li’ accanto. In un romanzo di Besola/Ferrari/Gallone veniva citato perche’ mi sembra di ricordare che nella storia non c’era di meglio che un istituto di grafica per stamparci i soldi falsi
L’ignoranza gioca questi scherzi…
Era stato voluto da Angelo Rizzoli, l’Editore, per aiutare i Martinit, da cui proveniva….
E non insegnavano a stampare soldi falsi, ma a capire la Divina Commedia e molto altro.
Che forse non ha insegnato a te molto. Giacchè Dante era anche uno psicologo antelitteram…
E lo dico con un diploma in disciplina terapeutica oggi, dopo una vita nel mondo grafico e altri settori…
Mio padre ci insegnò anche, qualche anno per passione di insegnare la stampa ai ragazzi, avendo avuto prima di diventare un dirigente di alto livello, e con cui lavorai anche, una tipografia dove siamo nati in prov di Modena, e io ne feci 5 lì…. (non con lui) …E non stampavamo soldi falsi…
Ho cominciato la mi vita scolastica nel novello Istituto Rizzoli nel 1956 a 11anni. Questo edificio, armonicamente adagiato tra le villette della minuscola piazza Occhialini, è stato la mia seconda casa fino al diploma di Perito Grafico nel 1965. Una scuola severa e molto formativa che apriva nuovi orizzonti professionali a giovani di belle speranze. Indimenticabile passato che ha creato legami tra “rizzolini” che durano tutt’ora. Per caso, una mattina, mi sono trovato da quelle parti ed è stato un colpo al cuore vedere una parte di me in demolizione. Adesso si impone un palazzo di squadrate fattezze ma io vedo sempre e solo la mia scuola. Mi vedo bambino timoroso il primo giorno e giovanotto felice al diploma. Tanta bella e giovane vita che sopravvive, nell’animo, alle ruspe dei tempi nuovi.
Giovanni Sagletti
Ho cominciato la mi vita scolastica nel novello Istituto Rizzoli nel 1956 a 11anni. Questo edificio, armonicamente adagiato tra le villette della minuscola piazza Occhialini, è stato la mia seconda casa fino al diploma di Perito Grafico nel 1965. Una scuola severa e molto formativa che apriva nuovi orizzonti professionali a giovani di belle speranze. Indimenticabile passato che ha creato legami tra “rizzolini” che durano tutt’ora. Per caso, una mattina, mi sono trovato da quelle parti ed è stato un colpo al cuore vedere una parte di me in demolizione. Adesso si impone un palazzo di squadrate fattezze ma io vedo sempre e solo la mia scuola. Mi vedo bambino timoroso il primo giorno e giovanotto felice al diploma. Tanta bella e giovane vita che sopravvive, nell’animo, alle ruspe dei tempi nuovi.
Giovanni Sagletti
Perdona Giovanni, sono Lamberto Lodi… ti ricordi di me?
Eravamo forse persino nella stessa classe al Rizzoli… dico forse perchè ero amico poi nella vita anche di Viganò, che era più avanti nel corso, e di un altro in classe a fianco…. Ricordi Ravazzani, che aveva una tipografia in via Pontaccio? il prof Gottardello? di cui mio padre era amico insegnando stampa, più alle serali e poco al diurno… e lui mi potava a casa in motorino, e mi mandò poi dei lavori decenni dopo quando aprii una legatoria con macchine grafiche. Il preside allora era Micheli… Prof di francese Pozzi…. una disgraziata, un po’ nevrotica, anzi parecchio (conosco psicologia…, a cui mi sono dedicato da una ventina d’anni) e con la quale vissi una storia sgradevole per sue fisime, ritenendomi responsabile di scherzi fatti da altri quando io ero persino assente, che mi fecero abbandonare la scuola, ma c’erano motivi, che non dico qui, troppo lunghi…
Se ti facesse piacere scambiare qualche ricordo condividerei volentieri, non ti ho trovato su Facebook. indirizzo langoberto@gmai.com
Anch’io sono triste a vedere queste foto…. come Giovanni Saglietti qui sopra, entrai a 11 anni, e dopo 5 abbandonai, con mio padre che insegnava stampa come seconda attività, del resto similmente ad altri prof allora, tutti inseriti nel mondo grafico industriale…
Quanti ricordi…..
Ero stato in via Botticelli anni fa, e lo trovai chiuso, ma ancora integro… ora un colpo al cuore….
Sono la figlia di Serpini Angelo, Direttore del serale all’Istituto Rizzoli, e anche colui che contribuì alla stesura dei programmi-base per le varie ‘arti tipografiche’, quando, all’inizio, nulla di tutto ciò esisteva, riordinando in forma organica le competenze dei vari Istruttori dei corsi, che, appunto, venivano dal ‘mondo grafico industriale’. Conoscevo, almeno di nome, molti di coloro che, insegnanti o dirigenti, gravitarono su quella Scuola. Di alcuni ebbi l’occasione di conoscerli anche di persona. Ora sto riordinando le tante testimonianze che mi sono rimaste di mio padre per passarle alle mie figlie (ricerche, articoli, pubblicazioni,.. per molti dei quali collaborai con le mie traduzioni di testi stranieri).
Mi é piaciuto sentire i bei ricordi, di quella scuola, da suoi ex-allievi.
Maria Vittoria Serpini